NAPOLI - Il Napoli resta in palio nella caccia a una nuova supremazia finale, questa volta nella competizione della Champions League. La vittoria sullo Shakhtar ha mostrato la duratura presenza di una squadra determinata e pronta nel far valere le proprie capacità. E' Il medesimo carattere che si riscontra nelle vicende del campionato: gli azzurri hanno portato in primo piano le proprie virtù calcistiche e le adoperano in scioltezza nel fare strada al proprio cammino agonistico: un cammino che va oltre ogni sintomo di cedimento, facendo sempre valere le capacità azzurre di gioco di fronte a ogni squadra avversaria. Anche l'incontro con la Shakhtar Donetsk ha avuto esito positivo, aprendo la via alla fase di Champions articolata su gironi. Un orizzonte importante, come una eco della positiva ascesa degli azzurri sui gradini più alti del campionato. Per la tifoseria, un'annata di rilievo, di speranze e di forte incitamento per la squadra azzurra. E l'orizzonte, con le sue legittime speranze, porta con sè anche altri stati d'animo legati ai ricordi di un altro Napoli, vitale e amato in tempi lontani. L'impegno degli azzurri di oggi, con i suoi risultati positivi, porta il ricordo di altri tempi e di protagonisti del Napoli che, come quello di oggi, riscaldava la tifoseria. Scorre il ricordo dei protagonisti di altri tempi, nomi scolpiti nel ricordo dei tifosi antichi e nuovi. A ricordarli, parlando di loro, ci vorrebbe un bel tempo. Ma qualche nome dei beniamini di allora porta con sè un dolce stato d'animo. Tra i tanti, ne sottolineo alcuni. Luciano Comaschi: gran difensore, chiamato dai tifosi 'O LIONE' . Bruno Pesaola, ala sinistra poi mezz'ala: ''Il Petisso ''. Eugen Viniej, difensore che non mancava di fare incursioni all'attacco. Beniamino Di Giacomo, interno destro, detto 'O BERSAGLIERE per le sue puntate in avanti. Beppe Bruscolotti, difensore che spesso andava all'attacco. Forte e deciso, i tifosi lo chiamavano ''Palo 'e fierro'' . E tanti altri...