Calcio
JUVENTUS - Pogba: "Pronto a tagliarmi lo stipendio per giocare qui, parlerò con Thiago Motta"
16.10.2024 20:37 di Napoli Magazine

Paul Pogba, centrocampista della Juventus, ha parlato a ESPN soffermandosi sul suo futuro, annunciando come sia pronto a tagliarsi lo stipendio pur di giocare con i bianconeri.

Queste le sue parole: “L’amore dei tifosi non è mai mancato. Con i tesserati della Juve non potevo avere contatti per questioni legali. Tanti compagni del passato e attuali mi hanno sempre sostenuto. Cuadrado mi chiamava ogni due giorni e mi faceva sempre ridere. Dybala mi ha mandato molti messaggi. E poi Vlahovic, McKennie, Weah, Kean… Non me ne aspettavo così tanti, anche perché ognuno di noi ha i propri problemi nella vita quotidiana”.

A marzo può tornare in campo: ha già parlato con Thiago Motta?  “Non ho avuto modo di vederlo e parlarci, ma arriverà questo momento. Io penso di tornare pronto per allenarmi e giocare con la Juve. Io adesso sono un giocatore nella Juve. Nella mia testa c’è soltanto questo oggi. Non decido io, se Motta mi chiamasse sarei onorato. Io voglio tornare. Io sono disposto a rinunciare anche a dei soldi pur di giocare ancora nella Juve”.

“Sarà un nuovo Pogba: più affamato, più saggio e più forte. Mi sono allenato da solo con i preparatori in questo anno e sono pronto a tornare alla normalità nel 2025. Ho soltanto un desiderio, giocare a calcio”.

Chi vincerà la Champions? “Spero la Juve. Ha un 1% di possibilità, come tutte le squadre”.

Se ripensa all’ultimo anno, ha temuto di cadere in depressione come è capitato ad altri giocatori? “È stato un anno molto difficile, la cosa che mi ha fatto più male è stato passare tutti i giorni davanti allo stadio e alla Continassa per accompagnare i mie figli a scuola senza poter entrare ad allenarmi o giocare con la Juventus. Mi sono sentito come un leone in gabbia. A un certo punto volevo andare via dall’Italia con la famiglia perché mi faceva troppo male al cuore questa situazione”.

A distanza di mesi e dopo tutta questa vicenda, ha capito il motivo che l’ha spinta ad assumere l’integratore incriminato?  “La cosa sbagliata è stata quella di non riguardare quello che mi ha dato un professionista. Ripeto: un professionista. Io come tanti giocatori ho un cuoco, un preparatore e un fisioterapista personale, è sempre stato così anche Manchester. Non è una questione di leggere meglio l’etichetta, me lo aveva dato un professionista fuori dal club. Ma non ripeterò la stessa cosa, questo è sicuro”.

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JUVENTUS - Pogba: "Pronto a tagliarmi lo stipendio per giocare qui, parlerò con Thiago Motta"

di Napoli Magazine

16/10/2024 - 20:37

Paul Pogba, centrocampista della Juventus, ha parlato a ESPN soffermandosi sul suo futuro, annunciando come sia pronto a tagliarsi lo stipendio pur di giocare con i bianconeri.

Queste le sue parole: “L’amore dei tifosi non è mai mancato. Con i tesserati della Juve non potevo avere contatti per questioni legali. Tanti compagni del passato e attuali mi hanno sempre sostenuto. Cuadrado mi chiamava ogni due giorni e mi faceva sempre ridere. Dybala mi ha mandato molti messaggi. E poi Vlahovic, McKennie, Weah, Kean… Non me ne aspettavo così tanti, anche perché ognuno di noi ha i propri problemi nella vita quotidiana”.

A marzo può tornare in campo: ha già parlato con Thiago Motta?  “Non ho avuto modo di vederlo e parlarci, ma arriverà questo momento. Io penso di tornare pronto per allenarmi e giocare con la Juve. Io adesso sono un giocatore nella Juve. Nella mia testa c’è soltanto questo oggi. Non decido io, se Motta mi chiamasse sarei onorato. Io voglio tornare. Io sono disposto a rinunciare anche a dei soldi pur di giocare ancora nella Juve”.

“Sarà un nuovo Pogba: più affamato, più saggio e più forte. Mi sono allenato da solo con i preparatori in questo anno e sono pronto a tornare alla normalità nel 2025. Ho soltanto un desiderio, giocare a calcio”.

Chi vincerà la Champions? “Spero la Juve. Ha un 1% di possibilità, come tutte le squadre”.

Se ripensa all’ultimo anno, ha temuto di cadere in depressione come è capitato ad altri giocatori? “È stato un anno molto difficile, la cosa che mi ha fatto più male è stato passare tutti i giorni davanti allo stadio e alla Continassa per accompagnare i mie figli a scuola senza poter entrare ad allenarmi o giocare con la Juventus. Mi sono sentito come un leone in gabbia. A un certo punto volevo andare via dall’Italia con la famiglia perché mi faceva troppo male al cuore questa situazione”.

A distanza di mesi e dopo tutta questa vicenda, ha capito il motivo che l’ha spinta ad assumere l’integratore incriminato?  “La cosa sbagliata è stata quella di non riguardare quello che mi ha dato un professionista. Ripeto: un professionista. Io come tanti giocatori ho un cuoco, un preparatore e un fisioterapista personale, è sempre stato così anche Manchester. Non è una questione di leggere meglio l’etichetta, me lo aveva dato un professionista fuori dal club. Ma non ripeterò la stessa cosa, questo è sicuro”.