Il Napoli non sbaglia. La squadra di Antonio Conte a Torino con una prova convincente anche nella produzione offensiva (ma senza riuscire a raddoppiare) trova la decima vittoria in campionato, il nono clean sheet in quattordici giornate e non solo conserva la vetta della classifica ma allunga a +4 sulla Lazio (prima dello scontro diretto) e +6 sulla Juventus (in attesa anche dell'Atalanta). Uno scenario tutt'altro che scontato considerando che proprio a Torino, appena undici mesi fa, Antonio Conte in tribuna assisteva al 3-0 dei granata nel al punto più basso di un anno balordo sotto la gestione Mazzarri e con un Napoli ormai in confusione da ogni punto di vista. Non mancano i soliti discorsi sulla mentalità di Conte e le caratteristiche ormai consolidate del Napoli, considerando l'ultimo quarto d'ora alzando le barricate dopo non averla chiusa, ma l'1-0 di Torino è totalmente diverso dagli altri e - se già con la Roma i partenopei meritavano più gol - col Torino poteva finire in goleada senza la giornata di grazia di Milinkovic-Savic, migliore in campo ed autore di almeno quattro prodezze ad impedire il raddoppio del Napoli. Una produzione offensiva finora convincente a fronte di un'occasione incredibile per il Torino - con Coco da solo a porta spalancata dopo il gol del vantaggio - ma decisamente poco o nulla nella ripresa per la squadra di Vanoli. Difficile trovare un nuovo acquisto più incisivo. Già quattro reti (una in Coppa Italia) e due assist nonostante l'arrivo a fine mercato ed in pratica quattro partite saltate. A Torino altro gol pesantissimo, con stop e tiro immediato da centravanti, eppure l'ex United va valutato anche per tutto il resto, aggiungendo al gol una grande fase difensiva, quasi 13km percorsi anche stavolta, pericolosità sul gioco aereo in entrambe le aree e strappi continui a tutto campo. "Allo United non era protagonista, ma io lo conoscevo bene e siamo stati bravi e fortunati perchè ha accettato di venire dopo un decimo posto", le parole di Conte che scalpita e si rivolge già ad ADL: "Se dovessimo entrare in Europa, è una rosa da rafforzare ancora l'anno prossimo ed il presidente lo deve sapere".
di Napoli Magazine
02/12/2024 - 12:40
Il Napoli non sbaglia. La squadra di Antonio Conte a Torino con una prova convincente anche nella produzione offensiva (ma senza riuscire a raddoppiare) trova la decima vittoria in campionato, il nono clean sheet in quattordici giornate e non solo conserva la vetta della classifica ma allunga a +4 sulla Lazio (prima dello scontro diretto) e +6 sulla Juventus (in attesa anche dell'Atalanta). Uno scenario tutt'altro che scontato considerando che proprio a Torino, appena undici mesi fa, Antonio Conte in tribuna assisteva al 3-0 dei granata nel al punto più basso di un anno balordo sotto la gestione Mazzarri e con un Napoli ormai in confusione da ogni punto di vista. Non mancano i soliti discorsi sulla mentalità di Conte e le caratteristiche ormai consolidate del Napoli, considerando l'ultimo quarto d'ora alzando le barricate dopo non averla chiusa, ma l'1-0 di Torino è totalmente diverso dagli altri e - se già con la Roma i partenopei meritavano più gol - col Torino poteva finire in goleada senza la giornata di grazia di Milinkovic-Savic, migliore in campo ed autore di almeno quattro prodezze ad impedire il raddoppio del Napoli. Una produzione offensiva finora convincente a fronte di un'occasione incredibile per il Torino - con Coco da solo a porta spalancata dopo il gol del vantaggio - ma decisamente poco o nulla nella ripresa per la squadra di Vanoli. Difficile trovare un nuovo acquisto più incisivo. Già quattro reti (una in Coppa Italia) e due assist nonostante l'arrivo a fine mercato ed in pratica quattro partite saltate. A Torino altro gol pesantissimo, con stop e tiro immediato da centravanti, eppure l'ex United va valutato anche per tutto il resto, aggiungendo al gol una grande fase difensiva, quasi 13km percorsi anche stavolta, pericolosità sul gioco aereo in entrambe le aree e strappi continui a tutto campo. "Allo United non era protagonista, ma io lo conoscevo bene e siamo stati bravi e fortunati perchè ha accettato di venire dopo un decimo posto", le parole di Conte che scalpita e si rivolge già ad ADL: "Se dovessimo entrare in Europa, è una rosa da rafforzare ancora l'anno prossimo ed il presidente lo deve sapere".