Sarà una grande festa che unirà due popoli, quello napoletano e quello ucraino, l’evento “Incontro con l’Ucraina in Europa” in programma domenica 8 dicembre alle ore 15.30 al teatro Bolivar di Napoli (via Bartolomeo Caracciolo, 30 – Materdei), che ha già registrato il sold out. Un pomeriggio dedicato alla grande comunità ucraina presente a Napoli, con i tanti rifugiati accolti e supportati dall’associazione Dateci le Ali che ha promosso e organizzato l’iniziativa insieme al maestro Dmytro Khoma, con il patrocinio del Consiglio regionale della Campania, del Consolato Generale dell’Ucraina a Napoli e del Corpo Diplomatico Consolare di Napoli-Campania. La scaletta prevede due ospiti principali, la cantante partenopea Francesca Curti Giardina, accompagnata al piano dal maestro Guido Lanzotti, e il cantante ucraino Anatolii Gnatiuk. Insieme con loro sul palco si alterneranno Dmytro Khoma, Olha e Alina Vozna, vincitrici del festival della canzone ucraina Ukro 2024, il Coro Iocisto, Oksana Berezovska che presenterà le sue creazioni sartoriali nate in Italia dopo essere fuggita dalla guerra e aver lasciato il lavoro notarile, Iryna Postavska, Olena Chervinchuk, Volodymyr e Iryna Gleba, il Balletto Piccole Ali costituito dai bambini ucraini accolti da Dateci le Ali, Sevelii Berezovskyi, Elisabetta Obrezanova accompagnata al piano da Oksana Gavlitska e il giovane violinista Ivan Khoma. L’occasione permetterà alla Fondazione Giona, una delle tantissime realtà che contribuiscono alle attività dell’associazione Dateci le Ali, di donare un’ambulanza che verrà trasferita nei territori di guerra e porterà in Ucraina beni di prima necessità raccolti sul territorio partenopeo e che sarà benedetta al termine dello spettacolo di domenica all’esterno del teatro Bolivar. “Questa sarà la terza ambulanza che riusciremo a inviare in Ucraina – spiega Tania Genovese, presidente di Dateci le Ali -. Le prime due le abbiamo finanziate con le donazioni dei nostri tanti sostenitori e il supporto fondamentale dell’associazione Corpo Internazionale Humanitas, mentre in quest’occasione dobbiamo ringraziare la Fondazione Giona che ce l’ha donata per consentire il pronto soccorso pediatrico nei territori di guerra. E approfitteremo per inviare ulteriori aiuti, a partire dagli oltre 16mila euro di farmaci donati dall’associazione Farmaco per tutti, ai 100 cuscini donati da Ibim, alle attrezzature di Ortopedia Meridionale di Salvio Zungri, alle giacche donate dall’Ussi Campania oltre a tanti altri beni di prima necessità, anche grazie al supporto logistico della famiglia Tavassi”. Questo è l’aiuto concreto che da Napoli partirà subito dopo lo spettacolo verso i territori di guerra. Ma l’evento dell’8 dicembre ha anche un significato sociale più profondo: “Per quest’occasione tutte le comunità religiose di Napoli si sono unite in uno spirito di solidarietà – prosegue Tania Genovese -. Abbiamo messo da parte ogni differenza politica per un obiettivo comune: aiutare il popolo ucraino. E ci siamo riusciti anche grazie al supporto, economico e logistico, di tante aziende, scuole, chiese di ogni confessione e sostenitori privati che credono nel nostro lavoro che, devo dire purtroppo, va avanti da oltre mille giorni, quando è iniziata questa terribile guerra”.
di Napoli Magazine
04/12/2024 - 13:47
Sarà una grande festa che unirà due popoli, quello napoletano e quello ucraino, l’evento “Incontro con l’Ucraina in Europa” in programma domenica 8 dicembre alle ore 15.30 al teatro Bolivar di Napoli (via Bartolomeo Caracciolo, 30 – Materdei), che ha già registrato il sold out. Un pomeriggio dedicato alla grande comunità ucraina presente a Napoli, con i tanti rifugiati accolti e supportati dall’associazione Dateci le Ali che ha promosso e organizzato l’iniziativa insieme al maestro Dmytro Khoma, con il patrocinio del Consiglio regionale della Campania, del Consolato Generale dell’Ucraina a Napoli e del Corpo Diplomatico Consolare di Napoli-Campania. La scaletta prevede due ospiti principali, la cantante partenopea Francesca Curti Giardina, accompagnata al piano dal maestro Guido Lanzotti, e il cantante ucraino Anatolii Gnatiuk. Insieme con loro sul palco si alterneranno Dmytro Khoma, Olha e Alina Vozna, vincitrici del festival della canzone ucraina Ukro 2024, il Coro Iocisto, Oksana Berezovska che presenterà le sue creazioni sartoriali nate in Italia dopo essere fuggita dalla guerra e aver lasciato il lavoro notarile, Iryna Postavska, Olena Chervinchuk, Volodymyr e Iryna Gleba, il Balletto Piccole Ali costituito dai bambini ucraini accolti da Dateci le Ali, Sevelii Berezovskyi, Elisabetta Obrezanova accompagnata al piano da Oksana Gavlitska e il giovane violinista Ivan Khoma. L’occasione permetterà alla Fondazione Giona, una delle tantissime realtà che contribuiscono alle attività dell’associazione Dateci le Ali, di donare un’ambulanza che verrà trasferita nei territori di guerra e porterà in Ucraina beni di prima necessità raccolti sul territorio partenopeo e che sarà benedetta al termine dello spettacolo di domenica all’esterno del teatro Bolivar. “Questa sarà la terza ambulanza che riusciremo a inviare in Ucraina – spiega Tania Genovese, presidente di Dateci le Ali -. Le prime due le abbiamo finanziate con le donazioni dei nostri tanti sostenitori e il supporto fondamentale dell’associazione Corpo Internazionale Humanitas, mentre in quest’occasione dobbiamo ringraziare la Fondazione Giona che ce l’ha donata per consentire il pronto soccorso pediatrico nei territori di guerra. E approfitteremo per inviare ulteriori aiuti, a partire dagli oltre 16mila euro di farmaci donati dall’associazione Farmaco per tutti, ai 100 cuscini donati da Ibim, alle attrezzature di Ortopedia Meridionale di Salvio Zungri, alle giacche donate dall’Ussi Campania oltre a tanti altri beni di prima necessità, anche grazie al supporto logistico della famiglia Tavassi”. Questo è l’aiuto concreto che da Napoli partirà subito dopo lo spettacolo verso i territori di guerra. Ma l’evento dell’8 dicembre ha anche un significato sociale più profondo: “Per quest’occasione tutte le comunità religiose di Napoli si sono unite in uno spirito di solidarietà – prosegue Tania Genovese -. Abbiamo messo da parte ogni differenza politica per un obiettivo comune: aiutare il popolo ucraino. E ci siamo riusciti anche grazie al supporto, economico e logistico, di tante aziende, scuole, chiese di ogni confessione e sostenitori privati che credono nel nostro lavoro che, devo dire purtroppo, va avanti da oltre mille giorni, quando è iniziata questa terribile guerra”.