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MUSICA - Gianni Togni, "... e in quel momento..." Remix 2025, con i brani restaurati, bonus track e foto inedite
09.10.2025 13:40 di Napoli Magazine
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1980, inizia l’era del personal computer nel mondo e parte in TV il canale CNN All News negli Usa, in Italia è l’estate di Ustica e della strage alla stazione di Bologna, quell’anno si conclude con la morte di John Lennon, per mano di un pazzo a New York. A pochi giorni dall’inizio di quella primavera nelle radio comincia a farsi largo una canzone dal titolo semplice, evocativo, esoterico (se si vuole), si chiama “Luna” e racconta di un vagabondo che “guarda il mondo da un oblò” e da quell’incipit tutto cambia, soprattutto per il giovanissimo cantautore: Gianni Togni. Tempo poche settimane e la canzone diventerà l’hit dell’estate, pochi mesi e continuerà ad essere stabilmente al Top di tutte le classifiche, il tempo l’ha resa oggi un “evergreen”, una “senza tempo” tra le più celebrate.

“Luna” è contenuta nell’album dal titolo tra i più lunghi della discografia mondiale: “…e in quel momento, entrando in teatro vuoto, un pomeriggio vestito di bianco, mi tolgo la giacca, accendo le luci e sul palco m'invento”, così come altri due successi di quell’anno, “Maggie” e “Chissà se mi ritroverai”, canzoni che hanno vissuto molte vite, hanno attraversato il tempo per arrivare ad essere dei classici della canzone d’autore.

A 45 anni dalla sua pubblicazione, esce domani, venerdì 10 ottobre 2025, per Warner Music una speciale edizione celebrativa completamente restaurata dell’intero disco che ha consacrato Gianni Togni al grande pubblico, dal titolo “…e in quel momento…” Remix 2025, che contiene i brani remixati e rimasterizzati dai nastri originali: “Maggie”, “Luna”, “Una mia canzone”, “Chissà se mi ritroverai”, “È bello capirci (senza essere uguali)”, “Giardini in una tazza di tè”, “Pomeriggio maledetto” e “Voglia di cantare”.

«Cercavamo di descrivere la società che ci circondava, sia musicalmente che nelle liriche»racconta Gianni Togni. «Ragazze figlie dei figli dei fiori, da cui è nata “Maggie”, il ritratto onirico di un clochard che viveva tra i sotterranei della metropolitana, e arriva “Luna”, la rappresentazione dei miei inizi da cantautore in “Una mia canzone”, il primo amore giovanile ormai finito di “Chissà se mi ritroverai”, le nottate a parlare tra amici dove “È bello capirsi (senza essere uguali)”, i ricordi d’infanzia traslati e mischiati dentro “Giardini in una tazza di the” (che era anche il primo titolo che Proust aveva in mente per “Alla ricerca del tempo perduto”), le difficoltà interpersonali che s’incontrano quando ci rendiamo conto che stiamo diventando adulti in un “Pomeriggio maledetto”, il viaggio allegro e spensierato tra le strade serali della prima estate romana in “Voglia di cantare”. Così è nato il disco che, anche grazie alle “radio libere” di quegli anni, ha avuto un successo superiore a ogni aspettativa.»

Seconda pubblicazione della discografia di Togni, l’album rappresenta uno dei passaggi più significativi nella carriera del cantautore: è un equilibrio perfetto tra arrangiamenti sofisticati e una scrittura autentica, in grado di parlare e sorprendere ancora oggi, un disco che guida l’ascoltatore tra sogno e realtà, tra malinconia e desiderio, capace di raccontare un’intera generazione, con testi delicati ma intensi, il tutto firmato a quattro mani con Guido Morra. «Io e Guido, autore dei testi, ci siamo conosciuti in prima liceo e abbiamo iniziato a scrivere canzoni che poi io suonavo, con la chitarra acustica, la domenica pomeriggio al Folkstudio giovani. Non avevamo grandi sogni, solo la voglia di condividere le nostre passioni musicali e letterarie. Ma dopo un album nel 1975 e tre anni di concerti come apertura nei tour dei Pooh, accade qualcosa d’inatteso: nella tarda primavera del 1979 incontro il produttore Giancarlo Lucariello, disposto a rischiare sulle nostre capacità artistiche. Firmo il contratto con la CGD, compongo in piena libertà sul mio pianoforte verticale, passando pomeriggi interi tra studi di letteratura moderna per l’università, l’ascolto di tanti artisti folk-rock e prove dei testi da cantare.»

Quest’anno è stato come tornare in studio per ricominciare daccapo quell’album: il lavoro dietro al cofanetto celebrativo è stato complesso ed entusiasmante, e l’opera di restauro sonoro è avvenuta mediante l’uso combinato di tecniche analogiche e digitali, per dare nuova vita alle dinamiche originali senza alterarle. Dopo un attento e rispettoso restauro, senza l’aggiunta di nessun nuovo strumento, si può rivivere l’album scoprendo nell’ascolto particolari che, per vari motivi, erano rimasti nascosti. Il remix dell’album è stato realizzato aprendo le tracce originali delle registrazioni su nastro del 1979, incise negli studi della CGD di Milano. Le versioni alternative di quattro brani incluse nel cofanetto sono state realizzate eliminando le ritmiche originali e mettendo in risalto elementi strumentali registrati allora ma esclusi dal missaggio finale. Il risultato è un disco fedele all’originale ma, al tempo stesso, attualizzato con i nuovi effetti a disposizione.

«Guardare al mio passato artistico non è stata mai una priorità. Ho sempre preferito cercare di rimettermi in gioco adottando soluzioni musicali nuove da aggiungere al bagaglio musicale già acquisito nel tempo. Lavorare oggi a questo “…e in quel momento…” Remix 2025 mi ha regalato una maggiore conoscenza delle varie possibilità che riesce a offrire l’unione, mai banale, tra analogico e digitale, ma ho anche provato una grande soddisfazione personale nel rivivere emozioni indimenticabili quando la puntina del giradischi ha iniziato a scorrere tra i solchi del vinile 180gr., o il lettore CD a rimandare un suono dell’orchestra vera mai immaginato prima, il tutto mentre sfoglio il booklet a colori con le mie fotografie dell’epoca.»

Il cofanetto è composto da un LP, che include le otto tracce dell’album, e da un CD che - oltre alle stesse tracce - contiene anche “Luna” in spagnolo e le versioni alternative di quattro brani realizzate per questa occasione, per un totale di tredici brani. Il cofanetto è arricchito da un interessante booklet di 20 pagine con i testi dei brani e con foto dell’epoca, immagini inedite, digitalizzate dalle diapositive del tempo e a colori, che, come in un racconto visivo, offrono un ritratto dell’inizio della carriera di uno degli artisti più rappresentativi e amati del panorama italiano. Realizzate dal fratello Piero Togni, le foto rispecchiano la poetica e i costumi che hanno caratterizzato quell’inizio di decennio, offrendo anche a chi non l’ha vissuto un documento unico di un passato recente e artisticamente significativo. 

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MUSICA - Gianni Togni, "... e in quel momento..." Remix 2025, con i brani restaurati, bonus track e foto inedite

di Napoli Magazine

09/10/2025 - 13:40

1980, inizia l’era del personal computer nel mondo e parte in TV il canale CNN All News negli Usa, in Italia è l’estate di Ustica e della strage alla stazione di Bologna, quell’anno si conclude con la morte di John Lennon, per mano di un pazzo a New York. A pochi giorni dall’inizio di quella primavera nelle radio comincia a farsi largo una canzone dal titolo semplice, evocativo, esoterico (se si vuole), si chiama “Luna” e racconta di un vagabondo che “guarda il mondo da un oblò” e da quell’incipit tutto cambia, soprattutto per il giovanissimo cantautore: Gianni Togni. Tempo poche settimane e la canzone diventerà l’hit dell’estate, pochi mesi e continuerà ad essere stabilmente al Top di tutte le classifiche, il tempo l’ha resa oggi un “evergreen”, una “senza tempo” tra le più celebrate.

“Luna” è contenuta nell’album dal titolo tra i più lunghi della discografia mondiale: “…e in quel momento, entrando in teatro vuoto, un pomeriggio vestito di bianco, mi tolgo la giacca, accendo le luci e sul palco m'invento”, così come altri due successi di quell’anno, “Maggie” e “Chissà se mi ritroverai”, canzoni che hanno vissuto molte vite, hanno attraversato il tempo per arrivare ad essere dei classici della canzone d’autore.

A 45 anni dalla sua pubblicazione, esce domani, venerdì 10 ottobre 2025, per Warner Music una speciale edizione celebrativa completamente restaurata dell’intero disco che ha consacrato Gianni Togni al grande pubblico, dal titolo “…e in quel momento…” Remix 2025, che contiene i brani remixati e rimasterizzati dai nastri originali: “Maggie”, “Luna”, “Una mia canzone”, “Chissà se mi ritroverai”, “È bello capirci (senza essere uguali)”, “Giardini in una tazza di tè”, “Pomeriggio maledetto” e “Voglia di cantare”.

«Cercavamo di descrivere la società che ci circondava, sia musicalmente che nelle liriche»racconta Gianni Togni. «Ragazze figlie dei figli dei fiori, da cui è nata “Maggie”, il ritratto onirico di un clochard che viveva tra i sotterranei della metropolitana, e arriva “Luna”, la rappresentazione dei miei inizi da cantautore in “Una mia canzone”, il primo amore giovanile ormai finito di “Chissà se mi ritroverai”, le nottate a parlare tra amici dove “È bello capirsi (senza essere uguali)”, i ricordi d’infanzia traslati e mischiati dentro “Giardini in una tazza di the” (che era anche il primo titolo che Proust aveva in mente per “Alla ricerca del tempo perduto”), le difficoltà interpersonali che s’incontrano quando ci rendiamo conto che stiamo diventando adulti in un “Pomeriggio maledetto”, il viaggio allegro e spensierato tra le strade serali della prima estate romana in “Voglia di cantare”. Così è nato il disco che, anche grazie alle “radio libere” di quegli anni, ha avuto un successo superiore a ogni aspettativa.»

Seconda pubblicazione della discografia di Togni, l’album rappresenta uno dei passaggi più significativi nella carriera del cantautore: è un equilibrio perfetto tra arrangiamenti sofisticati e una scrittura autentica, in grado di parlare e sorprendere ancora oggi, un disco che guida l’ascoltatore tra sogno e realtà, tra malinconia e desiderio, capace di raccontare un’intera generazione, con testi delicati ma intensi, il tutto firmato a quattro mani con Guido Morra. «Io e Guido, autore dei testi, ci siamo conosciuti in prima liceo e abbiamo iniziato a scrivere canzoni che poi io suonavo, con la chitarra acustica, la domenica pomeriggio al Folkstudio giovani. Non avevamo grandi sogni, solo la voglia di condividere le nostre passioni musicali e letterarie. Ma dopo un album nel 1975 e tre anni di concerti come apertura nei tour dei Pooh, accade qualcosa d’inatteso: nella tarda primavera del 1979 incontro il produttore Giancarlo Lucariello, disposto a rischiare sulle nostre capacità artistiche. Firmo il contratto con la CGD, compongo in piena libertà sul mio pianoforte verticale, passando pomeriggi interi tra studi di letteratura moderna per l’università, l’ascolto di tanti artisti folk-rock e prove dei testi da cantare.»

Quest’anno è stato come tornare in studio per ricominciare daccapo quell’album: il lavoro dietro al cofanetto celebrativo è stato complesso ed entusiasmante, e l’opera di restauro sonoro è avvenuta mediante l’uso combinato di tecniche analogiche e digitali, per dare nuova vita alle dinamiche originali senza alterarle. Dopo un attento e rispettoso restauro, senza l’aggiunta di nessun nuovo strumento, si può rivivere l’album scoprendo nell’ascolto particolari che, per vari motivi, erano rimasti nascosti. Il remix dell’album è stato realizzato aprendo le tracce originali delle registrazioni su nastro del 1979, incise negli studi della CGD di Milano. Le versioni alternative di quattro brani incluse nel cofanetto sono state realizzate eliminando le ritmiche originali e mettendo in risalto elementi strumentali registrati allora ma esclusi dal missaggio finale. Il risultato è un disco fedele all’originale ma, al tempo stesso, attualizzato con i nuovi effetti a disposizione.

«Guardare al mio passato artistico non è stata mai una priorità. Ho sempre preferito cercare di rimettermi in gioco adottando soluzioni musicali nuove da aggiungere al bagaglio musicale già acquisito nel tempo. Lavorare oggi a questo “…e in quel momento…” Remix 2025 mi ha regalato una maggiore conoscenza delle varie possibilità che riesce a offrire l’unione, mai banale, tra analogico e digitale, ma ho anche provato una grande soddisfazione personale nel rivivere emozioni indimenticabili quando la puntina del giradischi ha iniziato a scorrere tra i solchi del vinile 180gr., o il lettore CD a rimandare un suono dell’orchestra vera mai immaginato prima, il tutto mentre sfoglio il booklet a colori con le mie fotografie dell’epoca.»

Il cofanetto è composto da un LP, che include le otto tracce dell’album, e da un CD che - oltre alle stesse tracce - contiene anche “Luna” in spagnolo e le versioni alternative di quattro brani realizzate per questa occasione, per un totale di tredici brani. Il cofanetto è arricchito da un interessante booklet di 20 pagine con i testi dei brani e con foto dell’epoca, immagini inedite, digitalizzate dalle diapositive del tempo e a colori, che, come in un racconto visivo, offrono un ritratto dell’inizio della carriera di uno degli artisti più rappresentativi e amati del panorama italiano. Realizzate dal fratello Piero Togni, le foto rispecchiano la poetica e i costumi che hanno caratterizzato quell’inizio di decennio, offrendo anche a chi non l’ha vissuto un documento unico di un passato recente e artisticamente significativo.