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RECITAL - Francesco Dillon in concerto per "I fiori Musicali-Viaggi in musica tra antico e moderno" a Napoli
25.09.2025 18:08 di Napoli Magazine
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Al Refettorio del Monastero di Regina Coeli, sito in Vico San Gaudioso, si conclude I fiori Musicali - Viaggi in musica tra antico e moderno, la rassega musicale giunta alla sua seconda edizione prodotta da Dissonanzen.

L’ultimo appuntamento è previsto domenica 28 settembre, alle ore 18, con un recital del grande violoncellista Francesco Dillon, tra i fondatori (nel 1993) del Quartetto Prometeo, formazione cameristica di riconosciuta fama internazionale e vincitrice di numerosi premi e riconoscimenti (Prague Spring 1998, ARD Münich, Bordeaux, “Leone d'argento” alla carriera Biennale Musica di Venezia 2012. Dillon, oltre a brani del periodo barocco, proporrà composizioni a lui dedicate di autori quali Daniele Ghisi, Charles Kwong, Thomas Larcher.

Un vero e proprio caleidoscopio di situazioni musicali e di stili differenti, un interessantissimo viaggio nel mondo del violoncello e delle sue infinite sfumature timbriche e ed espressive. I brani barocchi appartengono a un repertorio di confine tra la letteratura didattica e quella “da concerto”, trattandosi in tutti e tre i casi di brani che sondano le possibilità tecniche ed espressive dello strumento, trovando soluzioni spesso originalissime e, nello stesso tempo, anche di grande fascino musicale. Titolatissimi e già molto affermati i quattro compositori contemporanei presenti in scaletta. Charles Kwong, di Hong Kong, mescola nella sua esperienza estetica echi della musica tradizionale, i linguaggi contemporanei, la ricerca sul soundscape urbano con la creazione di musiche per installazioni site specific. Thomas Larcher, austriaco, una delle voci più originali del panorama europeo di oggi, muove la sua ricerca attorno alle potenzialità del sistema tonale, arricchito dalla conoscenza profonda dei linguaggi contemporanei. Daniele Ghisi, lombardo, classe 1984, sviluppa uno stile fortemente eclettico, in cui echi del puntilismo e minimalismo si fondono con influenze della musica elettronica e addirittura della pop music. Infine Kate Moore, australiana, è fortemente suggestionata dalle musiche del passato (il suo Stabat Mater del 2018 è una toccante polifonia a 5 voci femminili e percussioni). Il brano “Rebellion” guarda con evidente trasporto alle forme “ostinate” tipiche dell’età barocca.

È inoltre possibile visitare lo splendido luogo che fa da palcoscenico ai concerti grazie alla collaborazione con l’Associazione l’Atrio delle Trentatré ODV, che cura la visita guidata al Chiostro ed altri luoghi del sito artistico. 

Inoltre prosegue la rassegna Incontri Jazz, sempre organizzata da Dissonanzen in collaborazione con l’associazione Atrio delle Trentatré ODV, con la direzione artistica di Giulio Martino. Sabato 27 settembre, alle ore 21, nella Sala Maria Lorenza Longo, antico refettorio del Monastero delle Trentatré, ci sarà con un omaggio alla musica di Bad Powell e Lester Young con Giulio Martino al sassofono, Gabriella Romano alla voce, Luigi Lombardi al pianoforte, Antonio Mauriello al contrabbasso ed Elisabetta Saviano alla batteria.

Il concerto approfondisce il mondo di Round Midnight del regista francese Bertrand Tavernier, considerato uno dei film più belli sul jazz. Ispirato alla figura di Bud Powell e in parte di Lester Young il film rende omaggio al jazz e alla Parigi degli anni 50, accogliente ed ospitale nei confronti di musicisti emarginati dalla società americana. Vinse, tra i vari premi, l’Oscar per la migliore colonna sonora grazie al lavoro di Herbie Hancock. 

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RECITAL - Francesco Dillon in concerto per "I fiori Musicali-Viaggi in musica tra antico e moderno" a Napoli

di Napoli Magazine

25/09/2025 - 18:08

Al Refettorio del Monastero di Regina Coeli, sito in Vico San Gaudioso, si conclude I fiori Musicali - Viaggi in musica tra antico e moderno, la rassega musicale giunta alla sua seconda edizione prodotta da Dissonanzen.

L’ultimo appuntamento è previsto domenica 28 settembre, alle ore 18, con un recital del grande violoncellista Francesco Dillon, tra i fondatori (nel 1993) del Quartetto Prometeo, formazione cameristica di riconosciuta fama internazionale e vincitrice di numerosi premi e riconoscimenti (Prague Spring 1998, ARD Münich, Bordeaux, “Leone d'argento” alla carriera Biennale Musica di Venezia 2012. Dillon, oltre a brani del periodo barocco, proporrà composizioni a lui dedicate di autori quali Daniele Ghisi, Charles Kwong, Thomas Larcher.

Un vero e proprio caleidoscopio di situazioni musicali e di stili differenti, un interessantissimo viaggio nel mondo del violoncello e delle sue infinite sfumature timbriche e ed espressive. I brani barocchi appartengono a un repertorio di confine tra la letteratura didattica e quella “da concerto”, trattandosi in tutti e tre i casi di brani che sondano le possibilità tecniche ed espressive dello strumento, trovando soluzioni spesso originalissime e, nello stesso tempo, anche di grande fascino musicale. Titolatissimi e già molto affermati i quattro compositori contemporanei presenti in scaletta. Charles Kwong, di Hong Kong, mescola nella sua esperienza estetica echi della musica tradizionale, i linguaggi contemporanei, la ricerca sul soundscape urbano con la creazione di musiche per installazioni site specific. Thomas Larcher, austriaco, una delle voci più originali del panorama europeo di oggi, muove la sua ricerca attorno alle potenzialità del sistema tonale, arricchito dalla conoscenza profonda dei linguaggi contemporanei. Daniele Ghisi, lombardo, classe 1984, sviluppa uno stile fortemente eclettico, in cui echi del puntilismo e minimalismo si fondono con influenze della musica elettronica e addirittura della pop music. Infine Kate Moore, australiana, è fortemente suggestionata dalle musiche del passato (il suo Stabat Mater del 2018 è una toccante polifonia a 5 voci femminili e percussioni). Il brano “Rebellion” guarda con evidente trasporto alle forme “ostinate” tipiche dell’età barocca.

È inoltre possibile visitare lo splendido luogo che fa da palcoscenico ai concerti grazie alla collaborazione con l’Associazione l’Atrio delle Trentatré ODV, che cura la visita guidata al Chiostro ed altri luoghi del sito artistico. 

Inoltre prosegue la rassegna Incontri Jazz, sempre organizzata da Dissonanzen in collaborazione con l’associazione Atrio delle Trentatré ODV, con la direzione artistica di Giulio Martino. Sabato 27 settembre, alle ore 21, nella Sala Maria Lorenza Longo, antico refettorio del Monastero delle Trentatré, ci sarà con un omaggio alla musica di Bad Powell e Lester Young con Giulio Martino al sassofono, Gabriella Romano alla voce, Luigi Lombardi al pianoforte, Antonio Mauriello al contrabbasso ed Elisabetta Saviano alla batteria.

Il concerto approfondisce il mondo di Round Midnight del regista francese Bertrand Tavernier, considerato uno dei film più belli sul jazz. Ispirato alla figura di Bud Powell e in parte di Lester Young il film rende omaggio al jazz e alla Parigi degli anni 50, accogliente ed ospitale nei confronti di musicisti emarginati dalla società americana. Vinse, tra i vari premi, l’Oscar per la migliore colonna sonora grazie al lavoro di Herbie Hancock.