NAPOLI - Il match di cartello della 32esima giornata di serie A, che vedeva opposte Milan e Napoli in una partita decisiva per l'assegnazione della seconda piazza in campionato, si conclude con un 1 a 1. Il Napoli esce indenne da "San Siro". Esame Milan abbondantemente superato per gli azzurri, che nel finale si rammaricano per non aver portato a casa l'intera posta in palio. Parte contratta la formazione di Mazzarri, che preferisce Britos a Gamberini e fa sedere ancora una volta in panchina Gokhan Inler, a vantaggio di Blerim Dzemaili. Il tecnico del Milan, Massimiliano Allegri, lancia a sorpresa in campo Robinho preferendolo ad El Shaarawy, piazza Giampaolo Pazzini al centro dell'attacco, in un tridente in cui è schierato anche Kevin Prince Boateng. Al 33' è il Milan a passare in vantaggio: Robinho confeziona un servizio centrale per Pazzini che viene anticipato da Britos, la palla finisce nei piedi di Mathieu Flamini che, con la freddezza giusta, trova un sinistro preciso su cui De Sanctis non può arrivare. Il Napoli ha una reazione d'orgoglio. Zuniga, defilato sulla sinistra, pesca l'inserimento di Marek Hamsik che senza guardare, s'avvede della corsa di Goran Pandev: il macedone è servito con classe e precisione, a lui il compito di siglare il gol del pareggio, battendo con facilità Christian Abbiati. L'inerzia della partita si capovolge a favore dei partenopei. Nella ripresa il Napoli riparte sottotono: gli azzurri hanno la marcia in più ma non la innescano, incappano in un una serie di errori dettati dalla fretta e dall' imprecisione, ma salvaguardano il risultato con grande padronanza e maestria. La squadra che un tempo si intimidiva nelle serate che contavano, è oggi gruppo maturo e coeso, consapevole della propria forza e specchio fedele di quel Mazzarri che ha saputo dare un'identita' ben precisa alla sua formazione. Non si è accontentato il Napoli, ma la ricerca del gol vittoria non è stata veemente quanto quella seguita all'immeritato svantaggio, un Napoli che comunque vive un processo di crescita continuo e costante che lo proietta a livelli molto alti e ambiziosi.
Cinzia Profita
Napoli Magazine
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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di Napoli Magazine
17/04/2013 - 09:00
NAPOLI - Il match di cartello della 32esima giornata di serie A, che vedeva opposte Milan e Napoli in una partita decisiva per l'assegnazione della seconda piazza in campionato, si conclude con un 1 a 1. Il Napoli esce indenne da "San Siro". Esame Milan abbondantemente superato per gli azzurri, che nel finale si rammaricano per non aver portato a casa l'intera posta in palio. Parte contratta la formazione di Mazzarri, che preferisce Britos a Gamberini e fa sedere ancora una volta in panchina Gokhan Inler, a vantaggio di Blerim Dzemaili. Il tecnico del Milan, Massimiliano Allegri, lancia a sorpresa in campo Robinho preferendolo ad El Shaarawy, piazza Giampaolo Pazzini al centro dell'attacco, in un tridente in cui è schierato anche Kevin Prince Boateng. Al 33' è il Milan a passare in vantaggio: Robinho confeziona un servizio centrale per Pazzini che viene anticipato da Britos, la palla finisce nei piedi di Mathieu Flamini che, con la freddezza giusta, trova un sinistro preciso su cui De Sanctis non può arrivare. Il Napoli ha una reazione d'orgoglio. Zuniga, defilato sulla sinistra, pesca l'inserimento di Marek Hamsik che senza guardare, s'avvede della corsa di Goran Pandev: il macedone è servito con classe e precisione, a lui il compito di siglare il gol del pareggio, battendo con facilità Christian Abbiati. L'inerzia della partita si capovolge a favore dei partenopei. Nella ripresa il Napoli riparte sottotono: gli azzurri hanno la marcia in più ma non la innescano, incappano in un una serie di errori dettati dalla fretta e dall' imprecisione, ma salvaguardano il risultato con grande padronanza e maestria. La squadra che un tempo si intimidiva nelle serate che contavano, è oggi gruppo maturo e coeso, consapevole della propria forza e specchio fedele di quel Mazzarri che ha saputo dare un'identita' ben precisa alla sua formazione. Non si è accontentato il Napoli, ma la ricerca del gol vittoria non è stata veemente quanto quella seguita all'immeritato svantaggio, un Napoli che comunque vive un processo di crescita continuo e costante che lo proietta a livelli molto alti e ambiziosi.
Cinzia Profita
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