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GAZZETTA - Napoli, dopo la sosta due vittorie per 1-0, si fa tanta fatica a concretizzare
27.10.2024 09:33 di Napoli Magazine

La Gazzetta dello Sport ha analizzato le ultime due vittorie del Napoli in campionato contro Empoli e Lecce: "Dopo la sosta la capolista ha vinto due volte per 1-0 segnando da palla inattiva (rigore in Toscana, su azione d’angolo ieri) e soprattutto dimostrando una certa difficoltà a concretizzare e costruire occasioni pulite. Spingi di qua e prova di là, alla fine il Lecce ha ceduto ma è servito il quindicesimo corner per sbloccare la partita che ha ribadito la scarsa condizione di Lukaku e la necessità di tempo per far crescere le riserve schierate per causa di forza maggiore (Gilmour al posto dell’infortunato Lobotka) o per scelta (Ngonge e Neres in modo che Politano e Kvaratskhelia potessero rifiatare). Proprio i giocatori più tecnici hanno dato un apporto limitato in una gara che, contro un avversario logicamente chiuso, richiedeva l’uso del dribbling come apriscatole. Solo raramente gli azzurri hanno vinto l’uno contro uno: il numero dei corner dimostra che le azioni sulle fasce venivano disinnescate prima che si trasformassero in palle-gol e quello delle ammonizioni (due ed entrambe dopo il gol decisivo) segnala che i giallorossi non sono quasi mai andati in difficoltà per proteggere Falcone".

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GAZZETTA - Napoli, dopo la sosta due vittorie per 1-0, si fa tanta fatica a concretizzare

di Napoli Magazine

27/10/2024 - 09:33

La Gazzetta dello Sport ha analizzato le ultime due vittorie del Napoli in campionato contro Empoli e Lecce: "Dopo la sosta la capolista ha vinto due volte per 1-0 segnando da palla inattiva (rigore in Toscana, su azione d’angolo ieri) e soprattutto dimostrando una certa difficoltà a concretizzare e costruire occasioni pulite. Spingi di qua e prova di là, alla fine il Lecce ha ceduto ma è servito il quindicesimo corner per sbloccare la partita che ha ribadito la scarsa condizione di Lukaku e la necessità di tempo per far crescere le riserve schierate per causa di forza maggiore (Gilmour al posto dell’infortunato Lobotka) o per scelta (Ngonge e Neres in modo che Politano e Kvaratskhelia potessero rifiatare). Proprio i giocatori più tecnici hanno dato un apporto limitato in una gara che, contro un avversario logicamente chiuso, richiedeva l’uso del dribbling come apriscatole. Solo raramente gli azzurri hanno vinto l’uno contro uno: il numero dei corner dimostra che le azioni sulle fasce venivano disinnescate prima che si trasformassero in palle-gol e quello delle ammonizioni (due ed entrambe dopo il gol decisivo) segnala che i giallorossi non sono quasi mai andati in difficoltà per proteggere Falcone".