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MISTER Z - Napoli, Conte è tornato!
18.11.2025 10:00 di Napoli Magazine
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NAPOLI - Conte è tornato. Mancano i convocati nelle varie Nazionali (erano 11 in tutto ma sono rimasti in dieci dopo…l’abbandono di Anguissa) che raggiungeranno Castel Volturno tra oggi e domani. Dunque il gruppo al completo (o quasi…) si ricomporrà soltanto tre giorni prima della sfida all’Atalanta al Maradona che rappresenterà un momento forse decisivo nella stagione del Napoli, dopo ciò che è accaduto nell’ultima di campionato a Bologna, con lo scossone che l’allenatore ha dato alla squadra e all’ambiente. Tutti si domandano che cosa farà Conte, che atteggiamento manterrà nei confronti dei calciatori. A quanto pare già ieri avrebbe avuto un primo colloquio chiarificatore e (forse) motivazionale con coloro i quali, non essendo stati impegnati con le Nazionali, erano presenti a Castel Volturno. Ma il bello verrà soltanto quando la squadra sarà al completo. Ciò che ci si aspetta dall’allenatore in ogni caso è già chiaro ai tifosi i quali non vorrebbero in alcun modo che il bel giocattolo costruito l’anno scorso andasse in mille pezzi. Perché le cose si rimettano presto a posto c’è bisogno di un po’ di comprensione reciproca tra calciatori e tecnico. Non è che ci voglia molto per arrivare a questo risultato. A Conte si chiede soltanto un po’ di sano pragmatismo. De Laurentiis lo ha già abbondantemente blindato e questo non meraviglia perché è notorio che il presidente ha una fiducia incondizionata in un allenatore che ha lungamente cercato e fortemente inseguito e voluto a tutti i costi sulla panchina del Napoli. Però Conte deve anche cercare di mettersi nei panni dei calciatori – soprattutto di quelli della vecchia guardia – e provare a comprenderne le ragioni e i punti di vista. Allentare un po’ la morsa degli allenamenti, consentire loro di programmare di più e meglio il tempo libero non sembrano essere ostacoli insormontabili. Ai calciatori, d’altro canto, si chiede di comprendere e condividere, almeno fino alla fine della stagione, il modus operandi del tecnico e comportarsi in modo professionalmente impeccabile. A giugno, poi, se Conte dovesse decidere di rimanere ancora a Napoli per completare quel triennio del quale ha sempre parlato, sin dal primo momento del suo approdo a Napoli, ognuno potrà decidere che cosa fare, se continuare a indossare la maglia azzurra o se chiedere alla Società di essere ceduto per sopraggiunta…incompatibilità ambientale. Una voce in capitolo, in questa contrapposizione, dovrebbe averla anche lo staff tecnico al quale compete il compito di dire in maniera chiara e precisa se ci sia una correlazione diretta tra i ritmi di allenamento imposti da Conte e la valanga di infortuni muscolari che sta decimando la rosa. Se questo rapporto di consequenzialità davvero esistesse e fosse confermato dai sanitari della Società è evidente che Conte dovrebbe responsabilmente tenerne conto, modificando, anche solo in parte, le modalità di preparazione. Insomma dopo la deflagrazione della bomba scoppiata nel post Bologna-Napoli, la questione per il bene del Napoli potrebbe (e dovrebbe) risolversi facilmente con un chiarimento e una riappacificazione generale. Basterebbe poco. Ma è necessario che tutte le parti in causa vogliano davvero arrivare a una soluzione che stia bene a tutti e che, soprattutto, faccia la felicità della Società e dei tifosi.

Mario Zaccaria

Napoli Magazine

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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18/11/2025 - 10:00

NAPOLI - Conte è tornato. Mancano i convocati nelle varie Nazionali (erano 11 in tutto ma sono rimasti in dieci dopo…l’abbandono di Anguissa) che raggiungeranno Castel Volturno tra oggi e domani. Dunque il gruppo al completo (o quasi…) si ricomporrà soltanto tre giorni prima della sfida all’Atalanta al Maradona che rappresenterà un momento forse decisivo nella stagione del Napoli, dopo ciò che è accaduto nell’ultima di campionato a Bologna, con lo scossone che l’allenatore ha dato alla squadra e all’ambiente. Tutti si domandano che cosa farà Conte, che atteggiamento manterrà nei confronti dei calciatori. A quanto pare già ieri avrebbe avuto un primo colloquio chiarificatore e (forse) motivazionale con coloro i quali, non essendo stati impegnati con le Nazionali, erano presenti a Castel Volturno. Ma il bello verrà soltanto quando la squadra sarà al completo. Ciò che ci si aspetta dall’allenatore in ogni caso è già chiaro ai tifosi i quali non vorrebbero in alcun modo che il bel giocattolo costruito l’anno scorso andasse in mille pezzi. Perché le cose si rimettano presto a posto c’è bisogno di un po’ di comprensione reciproca tra calciatori e tecnico. Non è che ci voglia molto per arrivare a questo risultato. A Conte si chiede soltanto un po’ di sano pragmatismo. De Laurentiis lo ha già abbondantemente blindato e questo non meraviglia perché è notorio che il presidente ha una fiducia incondizionata in un allenatore che ha lungamente cercato e fortemente inseguito e voluto a tutti i costi sulla panchina del Napoli. Però Conte deve anche cercare di mettersi nei panni dei calciatori – soprattutto di quelli della vecchia guardia – e provare a comprenderne le ragioni e i punti di vista. Allentare un po’ la morsa degli allenamenti, consentire loro di programmare di più e meglio il tempo libero non sembrano essere ostacoli insormontabili. Ai calciatori, d’altro canto, si chiede di comprendere e condividere, almeno fino alla fine della stagione, il modus operandi del tecnico e comportarsi in modo professionalmente impeccabile. A giugno, poi, se Conte dovesse decidere di rimanere ancora a Napoli per completare quel triennio del quale ha sempre parlato, sin dal primo momento del suo approdo a Napoli, ognuno potrà decidere che cosa fare, se continuare a indossare la maglia azzurra o se chiedere alla Società di essere ceduto per sopraggiunta…incompatibilità ambientale. Una voce in capitolo, in questa contrapposizione, dovrebbe averla anche lo staff tecnico al quale compete il compito di dire in maniera chiara e precisa se ci sia una correlazione diretta tra i ritmi di allenamento imposti da Conte e la valanga di infortuni muscolari che sta decimando la rosa. Se questo rapporto di consequenzialità davvero esistesse e fosse confermato dai sanitari della Società è evidente che Conte dovrebbe responsabilmente tenerne conto, modificando, anche solo in parte, le modalità di preparazione. Insomma dopo la deflagrazione della bomba scoppiata nel post Bologna-Napoli, la questione per il bene del Napoli potrebbe (e dovrebbe) risolversi facilmente con un chiarimento e una riappacificazione generale. Basterebbe poco. Ma è necessario che tutte le parti in causa vogliano davvero arrivare a una soluzione che stia bene a tutti e che, soprattutto, faccia la felicità della Società e dei tifosi.

Mario Zaccaria

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