Mister Z
MR Z - Il peso delle responsabilità
12.04.2022 23:25 di Napoli Magazine

NAPOLI - Spalletti non vuole sentirselo dire. L’animo fragile della squadra, lo spirito molle che in troppi momenti del campionato – soprattutto in quelli decisivi – hanno condizionato i suoi calciatori fino a costringerli alla resa, sono cose che non vede. Anzi respinge con caparbietà, ogni volta che ne sente parlare, qualsiasi riferimento a un gruppo condizionato da fattori caratteriali. Eppure il problema esiste e non può più essere nascosto. La sconfitta con la Fiorentina ha messo definitivamente in chiaro che la carenza c’è ed è strutturale. Ogni volta che il peso della responsabilità per un risultato importante da conseguire si affaccia sul terreno di gioco, la squadra si ammoscia, le gambe tremano, il cervello si offusca. E poi c’è un chiaro ed evidente problema di natura atletica. Anche in questo caso Spalletti respinge qualsiasi riferimento a una condizione fisica carente dei suoi uomini. Sostiene di vederli bene in allenamento e si fa forza con talune reazioni anche fisiche positive in finali di partite vinte qua e là. Intanto la prova di alcuni azzurri nella gara di domenica con la Fiorentina ha davvero impressionato. E in maniera negativa. Zielinski e Ruiz sono sembrati piantati sul terreno di gioco, privi di riserve di energia. Forse – ma del senno del poi sono piene le fosse – sarebbe stato meglio tenerli a riposo, utilizzando al loro posto Demme ed Elmas, vista l’indisponibilità per squalifica di Anguissa. Insomma al Napoli sembrano mancare alcuni elementi di base importanti per pensare che la squadra possa continuare a combattere fino in fondo con Inter e Milan per la conquista dello scudetto. Certo, vincendo le rimanenti sei partite, uno spazio teorico potrebbe pur esserci. Ma il dubbio che questa squadra, con i problemi che si ritrova, possa essere capace di infilare sei successi di fila da qui alla fine del campionato, c’è tutto. Una prima risposta l’avremo già il lunedì in Albis. Con la Roma, ancora una volta al Maradona – stadio violato quest’anno ben otto volte, cinque in campionato e tre nelle Coppe – si giocherà un match senza più appelli. Se non si vince si abbandona definitivamente ogni sogno di gloria.

 


Mario Zaccaria

 

Napoli Magazine 

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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12/04/2024 - 23:25

NAPOLI - Spalletti non vuole sentirselo dire. L’animo fragile della squadra, lo spirito molle che in troppi momenti del campionato – soprattutto in quelli decisivi – hanno condizionato i suoi calciatori fino a costringerli alla resa, sono cose che non vede. Anzi respinge con caparbietà, ogni volta che ne sente parlare, qualsiasi riferimento a un gruppo condizionato da fattori caratteriali. Eppure il problema esiste e non può più essere nascosto. La sconfitta con la Fiorentina ha messo definitivamente in chiaro che la carenza c’è ed è strutturale. Ogni volta che il peso della responsabilità per un risultato importante da conseguire si affaccia sul terreno di gioco, la squadra si ammoscia, le gambe tremano, il cervello si offusca. E poi c’è un chiaro ed evidente problema di natura atletica. Anche in questo caso Spalletti respinge qualsiasi riferimento a una condizione fisica carente dei suoi uomini. Sostiene di vederli bene in allenamento e si fa forza con talune reazioni anche fisiche positive in finali di partite vinte qua e là. Intanto la prova di alcuni azzurri nella gara di domenica con la Fiorentina ha davvero impressionato. E in maniera negativa. Zielinski e Ruiz sono sembrati piantati sul terreno di gioco, privi di riserve di energia. Forse – ma del senno del poi sono piene le fosse – sarebbe stato meglio tenerli a riposo, utilizzando al loro posto Demme ed Elmas, vista l’indisponibilità per squalifica di Anguissa. Insomma al Napoli sembrano mancare alcuni elementi di base importanti per pensare che la squadra possa continuare a combattere fino in fondo con Inter e Milan per la conquista dello scudetto. Certo, vincendo le rimanenti sei partite, uno spazio teorico potrebbe pur esserci. Ma il dubbio che questa squadra, con i problemi che si ritrova, possa essere capace di infilare sei successi di fila da qui alla fine del campionato, c’è tutto. Una prima risposta l’avremo già il lunedì in Albis. Con la Roma, ancora una volta al Maradona – stadio violato quest’anno ben otto volte, cinque in campionato e tre nelle Coppe – si giocherà un match senza più appelli. Se non si vince si abbandona definitivamente ogni sogno di gloria.

 


Mario Zaccaria

 

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