La Classe 24/25 del corso annuale del Centro di Fotografia Indipendente debutta con la mostra «La mia Prima». Cinque gli autori in esposizione che hanno affrontato il fotoreportage, fotografia analogica, sviluppo e stampa in camera oscura per raccontare legami familiari, distacchi emotivi e fisici, la ricerca di se stessi e del proprio territorio. Una ricerca artistica realizzata con i docenti Mario Spada, Luca Anzani, Biagio Ippolito, Angelo Raffaele Turetta, Roberta Fuorvia, Mattia Tarantino, Massimo Velo, Guglielmo Verrienti, Salvatore Pastore, Gaetano Ippolito, Giuseppe Riccardi e Alessia Della Ragione, con cui gli allievi hanno portato avanti un percorso approfondito nella fotografia durato un anno.
Vernissage giovedì 9 ottobre alle 19, durante il quale il CFI proporrà il consueto Open Day che permetterà di usufruire di uno sconto di 100 euro sul corso annuale di fotografia analogica e digitale dell’anno accademico 2024/2025. La mostra «La mia Prima» sarà visitabile fino al 23 ottobre ed è a ingresso gratuito.
In esposizione:
Sagome di ricordi – Angelo Annunziata
Mare libero – Flavia Bravetti
Obsolescenza organica – Debora De Bartolo
Espiazione – Gemma Forgione
Dove sono le mie radici? – Assia Trincone
I LAVORI
«Sagome di ricordi» è il progetto di Angelo Annunziata dedicato alla nonna, colpita da demenza senile, e alla sovrapposizione di ricordi sfocati non più cadenzati dal tempo ma da oggetti che fermano la memoria. Assia Trincone con «Dove sono le mie radici?» ha creato un diario materno dove luoghi e spazi diventano connessioni emotive. La morte si fa metafora della ricerca di se stessi con «Obsolescenza organica» di Debora De Bartolo, mentre in «Espiazione», Gemma Forgione si è liberata dei fardelli del suo passato affrontando il tema dei disturbi alimentari. Infine, Flavia Bravetti con «Mare libero» ha scandagliato temi sociali in cui l'uomo cerca l’equilibrio con il mare e il proprio territorio.
di Napoli Magazine
08/10/2025 - 15:26
La Classe 24/25 del corso annuale del Centro di Fotografia Indipendente debutta con la mostra «La mia Prima». Cinque gli autori in esposizione che hanno affrontato il fotoreportage, fotografia analogica, sviluppo e stampa in camera oscura per raccontare legami familiari, distacchi emotivi e fisici, la ricerca di se stessi e del proprio territorio. Una ricerca artistica realizzata con i docenti Mario Spada, Luca Anzani, Biagio Ippolito, Angelo Raffaele Turetta, Roberta Fuorvia, Mattia Tarantino, Massimo Velo, Guglielmo Verrienti, Salvatore Pastore, Gaetano Ippolito, Giuseppe Riccardi e Alessia Della Ragione, con cui gli allievi hanno portato avanti un percorso approfondito nella fotografia durato un anno.
Vernissage giovedì 9 ottobre alle 19, durante il quale il CFI proporrà il consueto Open Day che permetterà di usufruire di uno sconto di 100 euro sul corso annuale di fotografia analogica e digitale dell’anno accademico 2024/2025. La mostra «La mia Prima» sarà visitabile fino al 23 ottobre ed è a ingresso gratuito.
In esposizione:
Sagome di ricordi – Angelo Annunziata
Mare libero – Flavia Bravetti
Obsolescenza organica – Debora De Bartolo
Espiazione – Gemma Forgione
Dove sono le mie radici? – Assia Trincone
I LAVORI
«Sagome di ricordi» è il progetto di Angelo Annunziata dedicato alla nonna, colpita da demenza senile, e alla sovrapposizione di ricordi sfocati non più cadenzati dal tempo ma da oggetti che fermano la memoria. Assia Trincone con «Dove sono le mie radici?» ha creato un diario materno dove luoghi e spazi diventano connessioni emotive. La morte si fa metafora della ricerca di se stessi con «Obsolescenza organica» di Debora De Bartolo, mentre in «Espiazione», Gemma Forgione si è liberata dei fardelli del suo passato affrontando il tema dei disturbi alimentari. Infine, Flavia Bravetti con «Mare libero» ha scandagliato temi sociali in cui l'uomo cerca l’equilibrio con il mare e il proprio territorio.