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L'OPINIONE - Viviani: "Okafor ha qualità importanti e può diventare utile per il Napoli"
07.02.2025 11:40 di Napoli Magazine

A "1 Football Club", programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Fabio Viviani, allenatore dell’Hatta Club, ex Udinese e Napoli:

Tornando sulla conferenza di Manna, in cui ha parlato delle difficoltà nel trattare con gli arabi. Mister, lei conosce bene questo contesto, avendo allenato molto all’estero. Quali sono le difficoltà nel trattare con il mondo arabo, soprattutto negli ultimi giorni, quando si parlava di deroghe e dei rischi che il Napoli non ha voluto correre?

"La difficoltà più grande è legata alla loro cultura: amano trattare su qualsiasi dettaglio e poi magari il giorno dopo tornare sui loro passi. È come se si ricominciasse da capo: si pensa di essere arrivati a un punto della trattativa, invece loro fanno uno o due passi indietro e si riparte. Questo rende tutto molto complicato, soprattutto quando c'è una scadenza imminente da rispettare. Ad esempio, per una squadra impegnata in Champions League, gestire trattative di questo tipo diventa ancora più difficile".

L’Inter, ieri, è sembrata quasi sorpresa dall'atteggiamento della Fiorentina. Pensa che i giocatori nerazzurri non se l'aspettassero? 

"Probabilmente sì. Non è che una squadra solida come l’Inter possa essere colta di sorpresa, ma la partita forse non era programmata nella loro testa con quell'intensità. Inoltre, la Fiorentina aveva dovuto fare a meno di molti elementi della rosa per le regole del calciomercato, quindi aveva una motivazione extra. La prestazione dell’Inter è stata diversa dalle abitudini degli ultimi due o tre anni, non tanto per il risultato, ma per l’atteggiamento in campo. Il campionato resta aperto, perché l'Inter è ancora la squadra più forte come rosa. Però gli impegni in Champions possono incidere sulla gestione delle energie. Stanno dimostrando che, ogni tanto, qualche partita in campionato viene affrontata con meno intensità perché, magari, la testa è alla Champions League. Forse hanno un obiettivo prioritario e si percepisce che la Champions League sia il traguardo più importante per loro. Questo potrebbe aver influito sulla prestazione di ieri".

Quindi, un po' di superficialità in campionato e una maggiore concentrazione sulla Champions? 

"Sì, stanno dimostrando che ogni tanto qualche partita in campionato viene giocata con meno intensità. Ieri si è visto soprattutto a livello mentale".

Lei è stato anche al Milan: cosa può dare Okafor al Napoli? 

"Sicuramente è un giocatore con qualità importanti. Tuttavia, inserirsi nei meccanismi di una squadra allenata da Antonio Conte non è semplice. Dal punto di vista fisico, dovrà affrontare un periodo di adattamento, perché Conte richiede un’intensità di preparazione molto elevata, diversa rispetto ad altri allenatori. Se supera questa fase, potrà dimostrare le sue qualità e diventare utile alla squadra".

Se fosse Antonio Conte e le vendessero Kvaratskhelia sostituendolo con Okafor, sarebbe arrabbiato? 

"Non potrei farci molto... Certo, me la prenderei, perché Kvaratskhelia è un giocatore che ha dato tantissimo al Napoli. Però le dinamiche di mercato vanno accettate, come ha detto anche il direttore. Conte, però, non vuole giocatori che giochino a metà: lui pretende il massimo da tutti".

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L'OPINIONE - Viviani: "Okafor ha qualità importanti e può diventare utile per il Napoli"

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07/02/2025 - 11:40

A "1 Football Club", programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Fabio Viviani, allenatore dell’Hatta Club, ex Udinese e Napoli:

Tornando sulla conferenza di Manna, in cui ha parlato delle difficoltà nel trattare con gli arabi. Mister, lei conosce bene questo contesto, avendo allenato molto all’estero. Quali sono le difficoltà nel trattare con il mondo arabo, soprattutto negli ultimi giorni, quando si parlava di deroghe e dei rischi che il Napoli non ha voluto correre?

"La difficoltà più grande è legata alla loro cultura: amano trattare su qualsiasi dettaglio e poi magari il giorno dopo tornare sui loro passi. È come se si ricominciasse da capo: si pensa di essere arrivati a un punto della trattativa, invece loro fanno uno o due passi indietro e si riparte. Questo rende tutto molto complicato, soprattutto quando c'è una scadenza imminente da rispettare. Ad esempio, per una squadra impegnata in Champions League, gestire trattative di questo tipo diventa ancora più difficile".

L’Inter, ieri, è sembrata quasi sorpresa dall'atteggiamento della Fiorentina. Pensa che i giocatori nerazzurri non se l'aspettassero? 

"Probabilmente sì. Non è che una squadra solida come l’Inter possa essere colta di sorpresa, ma la partita forse non era programmata nella loro testa con quell'intensità. Inoltre, la Fiorentina aveva dovuto fare a meno di molti elementi della rosa per le regole del calciomercato, quindi aveva una motivazione extra. La prestazione dell’Inter è stata diversa dalle abitudini degli ultimi due o tre anni, non tanto per il risultato, ma per l’atteggiamento in campo. Il campionato resta aperto, perché l'Inter è ancora la squadra più forte come rosa. Però gli impegni in Champions possono incidere sulla gestione delle energie. Stanno dimostrando che, ogni tanto, qualche partita in campionato viene affrontata con meno intensità perché, magari, la testa è alla Champions League. Forse hanno un obiettivo prioritario e si percepisce che la Champions League sia il traguardo più importante per loro. Questo potrebbe aver influito sulla prestazione di ieri".

Quindi, un po' di superficialità in campionato e una maggiore concentrazione sulla Champions? 

"Sì, stanno dimostrando che ogni tanto qualche partita in campionato viene giocata con meno intensità. Ieri si è visto soprattutto a livello mentale".

Lei è stato anche al Milan: cosa può dare Okafor al Napoli? 

"Sicuramente è un giocatore con qualità importanti. Tuttavia, inserirsi nei meccanismi di una squadra allenata da Antonio Conte non è semplice. Dal punto di vista fisico, dovrà affrontare un periodo di adattamento, perché Conte richiede un’intensità di preparazione molto elevata, diversa rispetto ad altri allenatori. Se supera questa fase, potrà dimostrare le sue qualità e diventare utile alla squadra".

Se fosse Antonio Conte e le vendessero Kvaratskhelia sostituendolo con Okafor, sarebbe arrabbiato? 

"Non potrei farci molto... Certo, me la prenderei, perché Kvaratskhelia è un giocatore che ha dato tantissimo al Napoli. Però le dinamiche di mercato vanno accettate, come ha detto anche il direttore. Conte, però, non vuole giocatori che giochino a metà: lui pretende il massimo da tutti".