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G-FACTOR - G. Lucariello scrive su "NM": "Il refrain di Edy Reja sempre attuale"
25.08.2018 18:25 di Napoli Magazine

NAPOLI - Tutti contro tutti. Nell’infernale sarabanda c’è di tutto, dagli striscioni, agli insulti, alle offese reciproche sparacchiate ad alzo zero, alle assurde prese di posizione tra siluri verbali e comunicati, una guerriglia aperta e insopportabile. Tifosi ai ferri corti tra loro e contro o pro-De Laurentiis. ADL contro chi lo contesta. Il presidente contro de Magistris e de Magistris contro di lui. Un macello, roba da far drizzare i capelli sulla testa, una baruffa, ci si perdoni l’espressione piuttosto forte, ma tale per dare il senso reale di ciò che sta accadendo nella città in riva al Golfo. Chissà cosa ne pensa davvero il placido e sereno Ancelotti che mai e poi mai avrebbe immaginato di ritrovarsi in un clima così arroventato del quale ne può approfittare la concorrenza, pur se il pluridecorato timoniere azzurro e la squadra sono al di fuori di questa interminabile lotta. Sarebbe il caso di darsi una grossa regolata a tutti i livelli, con una grossa apertura alla pace da parte dei vari contendenti. Insomma se a tutti interessa la squadra del cuore, è il caso di bloccare le operazioni di guerriglia visto che il Napoli è impegnato in una durissima partita col Milan e in una stagione in cui si punta di nuovo al massimo obiettivo. Dunque, stop alle contestazioni, basta agli insulti poco pudicamente espressi in pubblico e stop alla guerra fratricida tra lo stato maggiore del Napoli e le istituzioni cittadine. Per fortuna Ancelotti e la squadra sono con i piedi per terra e badano al sodo, ma di certo alla lunga faranno fatica a guardare solo in avanti ed a restare isolati all’interno di un ambiente al momento in fibrillazione. E’ il caso di badare al calcio giocato e magari di fronte agli impegni che attendono gli azzurri, di rispolverare una vecchia felice colorita fortunata espressione in napoletano di Edy Reja, una scaramanzia irrinunciabile che il tecnico friulano amava ripetere nell’immediata vigilia di ogni partita, durante la straordinaria lunga cavalcata del Napoli dalla serie C all’Europa: “Amma vencere!”, “a prescindere” come diceva Totò, e guai a saltare questo appuntamento, Reja ne faceva un dramma. A qualcuno non piace? Perdonate la "licenza poetica": e chi se ne frega!

 

 

Gianfranco Lucariello

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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G-FACTOR - G. Lucariello scrive su "NM": "Il refrain di Edy Reja sempre attuale"

di Napoli Magazine

25/08/2024 - 18:25

NAPOLI - Tutti contro tutti. Nell’infernale sarabanda c’è di tutto, dagli striscioni, agli insulti, alle offese reciproche sparacchiate ad alzo zero, alle assurde prese di posizione tra siluri verbali e comunicati, una guerriglia aperta e insopportabile. Tifosi ai ferri corti tra loro e contro o pro-De Laurentiis. ADL contro chi lo contesta. Il presidente contro de Magistris e de Magistris contro di lui. Un macello, roba da far drizzare i capelli sulla testa, una baruffa, ci si perdoni l’espressione piuttosto forte, ma tale per dare il senso reale di ciò che sta accadendo nella città in riva al Golfo. Chissà cosa ne pensa davvero il placido e sereno Ancelotti che mai e poi mai avrebbe immaginato di ritrovarsi in un clima così arroventato del quale ne può approfittare la concorrenza, pur se il pluridecorato timoniere azzurro e la squadra sono al di fuori di questa interminabile lotta. Sarebbe il caso di darsi una grossa regolata a tutti i livelli, con una grossa apertura alla pace da parte dei vari contendenti. Insomma se a tutti interessa la squadra del cuore, è il caso di bloccare le operazioni di guerriglia visto che il Napoli è impegnato in una durissima partita col Milan e in una stagione in cui si punta di nuovo al massimo obiettivo. Dunque, stop alle contestazioni, basta agli insulti poco pudicamente espressi in pubblico e stop alla guerra fratricida tra lo stato maggiore del Napoli e le istituzioni cittadine. Per fortuna Ancelotti e la squadra sono con i piedi per terra e badano al sodo, ma di certo alla lunga faranno fatica a guardare solo in avanti ed a restare isolati all’interno di un ambiente al momento in fibrillazione. E’ il caso di badare al calcio giocato e magari di fronte agli impegni che attendono gli azzurri, di rispolverare una vecchia felice colorita fortunata espressione in napoletano di Edy Reja, una scaramanzia irrinunciabile che il tecnico friulano amava ripetere nell’immediata vigilia di ogni partita, durante la straordinaria lunga cavalcata del Napoli dalla serie C all’Europa: “Amma vencere!”, “a prescindere” come diceva Totò, e guai a saltare questo appuntamento, Reja ne faceva un dramma. A qualcuno non piace? Perdonate la "licenza poetica": e chi se ne frega!

 

 

Gianfranco Lucariello

 

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