NAPOLI – Garcia sì o Garcia no, di qui non si scappa, dentro o fuori. Il dilemma tormenta il Napoli e Napoli: il fronte del dissenso del Monsieur in panchina alimenta e contagia l’ambiente e soprattutto avvelena in prima persona l’anima del comandante a capo del vapore azzurro. Siamo a questo punto. D’altra parte il patron riflette anche sui conti e quel pareggio con il l’Union Berlino è costato al Napoli una bella cifretta per un mancato introito. E con i soldi non si scherza. Ma è nell’insieme che si approssima la soluzione finale. Insomma i conti bisogna farli anche con l’Empoli: in realtà questa partita, alla portata degli azzurri, ha il sapore e il senso dell’ultima spiaggia per l’allenatore francese. Si gioca a mezzogiorno e qualcosa in più in ordine di tempo. Ma il senso è proprio questo: sarà un “Mezzogiorno di fuoco” per Garcia? Dipenderà unicamente dal risultato il destino dell’allenatore che spessissimo ha lasciato interdetto mezzo mondo: soprattutto in partita Garcia è talvolta apparso confuso e indeciso sul da farsi, soprattutto sulle tematiche tecnico-tattiche da far adottare e praticare alla squadra, slegata tra i reparti e incapace di far fronte a situazioni di grande pericolo, da se stessa create. Un altro discutibile capitolo, al di là delle scelte in prima battuta: discutibili quelle delle sostituzioni senza senso, nel particolare quelle operate negli ultimissimi istanti delle partite, in maniere piuttosto cervellotiche. Perdonate il francesismo: in tutto questo “bailamme”, cioè di confusione enorme, di esagerata baraonda, all’orario di punta al “Maradona” sbarca l’Empoli con la denunciata e programmata intenzione di guadagnare qualcosa di buono. I toscanacci del presidente Corsi non l’avrebbero mai immaginato. Appare quindi logica l’apprensione che pervade il “padre spirituale” del club azzurro: nemmeno lui mai avrebbe ritenuto di ritrovarsi sulla soglia di una inderogabile decisione, quella di voltare pagina nella guida di un team che, appena cinque mesi fa con acclamato riconosciuto straordinario merito, ha vinto lo scudetto. Cosa da pazzi!
Gianfranco Lucariello
Napoli Magazine
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
di Napoli Magazine
12/11/2023 - 11:00
NAPOLI – Garcia sì o Garcia no, di qui non si scappa, dentro o fuori. Il dilemma tormenta il Napoli e Napoli: il fronte del dissenso del Monsieur in panchina alimenta e contagia l’ambiente e soprattutto avvelena in prima persona l’anima del comandante a capo del vapore azzurro. Siamo a questo punto. D’altra parte il patron riflette anche sui conti e quel pareggio con il l’Union Berlino è costato al Napoli una bella cifretta per un mancato introito. E con i soldi non si scherza. Ma è nell’insieme che si approssima la soluzione finale. Insomma i conti bisogna farli anche con l’Empoli: in realtà questa partita, alla portata degli azzurri, ha il sapore e il senso dell’ultima spiaggia per l’allenatore francese. Si gioca a mezzogiorno e qualcosa in più in ordine di tempo. Ma il senso è proprio questo: sarà un “Mezzogiorno di fuoco” per Garcia? Dipenderà unicamente dal risultato il destino dell’allenatore che spessissimo ha lasciato interdetto mezzo mondo: soprattutto in partita Garcia è talvolta apparso confuso e indeciso sul da farsi, soprattutto sulle tematiche tecnico-tattiche da far adottare e praticare alla squadra, slegata tra i reparti e incapace di far fronte a situazioni di grande pericolo, da se stessa create. Un altro discutibile capitolo, al di là delle scelte in prima battuta: discutibili quelle delle sostituzioni senza senso, nel particolare quelle operate negli ultimissimi istanti delle partite, in maniere piuttosto cervellotiche. Perdonate il francesismo: in tutto questo “bailamme”, cioè di confusione enorme, di esagerata baraonda, all’orario di punta al “Maradona” sbarca l’Empoli con la denunciata e programmata intenzione di guadagnare qualcosa di buono. I toscanacci del presidente Corsi non l’avrebbero mai immaginato. Appare quindi logica l’apprensione che pervade il “padre spirituale” del club azzurro: nemmeno lui mai avrebbe ritenuto di ritrovarsi sulla soglia di una inderogabile decisione, quella di voltare pagina nella guida di un team che, appena cinque mesi fa con acclamato riconosciuto straordinario merito, ha vinto lo scudetto. Cosa da pazzi!
Gianfranco Lucariello
Napoli Magazine
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