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G-FACTOR - Lucariello su "NM": "Napoli, punto e accapo, si ricomincia"
25.02.2024 13:54 di Napoli Magazine

NAPOLI – Punto e accapo, si ricomincia. Don Aurelio l’ultima sua mossa stavolta l’ha improntata e impostata ricorrendo ad una decisione di ragionevole saggezza. Fermi tutti, ci pensa lui, il patron. E’ una mossa giusta?, sembra di sì, a quanto pare. De Laurentiis ha accantonato i suoi impreparati consigliori per aprire un nuovo corso: sul pezzo c’è Calzona, scelta che chiude due pagine amare (Garcia e Mazzarri) e ne apre un’altra carica di convinzioni e di buone intenzioni. In Champions si è rivisto il Napoli che nella seconda parte della gara si è risvegliato dalla sonnolenza iniziale mettendo alle corde il grande avversario, il Barcellona, buon segno. Insomma si riscrive la storia ma c’è qualcun altro che ha manovrato abilmente nel girare la nuova prima pagina. Diamo merito a chi merita, è sceso in campo un amico che di più non si può, un amico per la pelle che nel momento del massimo disastro si è precipitato a soccorrere il capintesta e una squadra allo sbando pur decorata dall’ultimo scudetto, il terzo della serie: meritevole la prima pagina a lui dedicata, Marek Hamsik, l’antico capitano di quel Napoli che scalò l’Europa, proprio lui il fine suggeritore, anche lui sofferente a causa delle dolorosissime sbandate subite dalla squadra campione d’Italia, sprofondata nelle zone anonime e depresse. Un nome trascritto per Aurelio?, Ciccio Calzona, poche chiacchiere tanta sostanza. Di sostanza e di spessore le prime lezioni con il nuovo mister che dopo la “prima” contro il Barcellona, dopo appena un giorno e mezzo al timone di comando, rieccolo a ragionare di calcio altrettanto vero con gli azzurri. La nuova pagina girata a tambur battente, aprendo i capitoli all’ordine del giorno per rendere funzionanti tutti i reparti, dall’impaurita difesa al centrocampo lento e stucchevole, a quella prima linea che in trasferta è a secco di gol da cinque mesi, insomma tre giorni da mandare tutto a memoria, dal mercoledì in Champions ad oggi quando il Napoli affronta in trasferta un Cagliari disperato per la classifica e dilaniato da estenuanti esasperazioni. Sarà un primo banco di prova della squadra Campione d’Italia che tenterà di risalire la china della classifica per portarsi in zona Champions: è la speranza estrema per centrare un obiettivo (quarto o quinto posto) ritenuto difficilissimo a causa di una serie di squadre che concorrono spietate a passo di corsa. Insomma si sbarca a Cagliari per il tutto per tutto, ma sarà cosi fino alla fine della stagione. D’accordo, sarà un’impresa, un’impresa che Calzona vuole tentare. Avrà il vantaggio della presenza di Osimhen che ha scaldato i muscoli nel suo ritorno al Maradona, centrando la porta del Barcellona, tanto meglio. Da contraltare la rabbia e l’amarezza di Kvaratskhelia, manifestate in maniera incontrollata e sgradevole per la sua sostituzione l’altra sera in Champios, così non va bene: la disciplina professionale va osservata anche e soprattutto dai grandi calciatori, del calibro del georgiano. Ma tocca adesso di attenzionare maggiormente il Cagliari del vecchio maestro Claudio Ranieri, un ex della panchina azzurra che adesso si gioca il posto. Il Napoli tuttavia non avrà riguardi: in Sardegna per vincere, lo suggerisce e lo impone sul posto di comando Calzona.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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G-FACTOR - Lucariello su "NM": "Napoli, punto e accapo, si ricomincia"

di Napoli Magazine

25/02/2024 - 13:54

NAPOLI – Punto e accapo, si ricomincia. Don Aurelio l’ultima sua mossa stavolta l’ha improntata e impostata ricorrendo ad una decisione di ragionevole saggezza. Fermi tutti, ci pensa lui, il patron. E’ una mossa giusta?, sembra di sì, a quanto pare. De Laurentiis ha accantonato i suoi impreparati consigliori per aprire un nuovo corso: sul pezzo c’è Calzona, scelta che chiude due pagine amare (Garcia e Mazzarri) e ne apre un’altra carica di convinzioni e di buone intenzioni. In Champions si è rivisto il Napoli che nella seconda parte della gara si è risvegliato dalla sonnolenza iniziale mettendo alle corde il grande avversario, il Barcellona, buon segno. Insomma si riscrive la storia ma c’è qualcun altro che ha manovrato abilmente nel girare la nuova prima pagina. Diamo merito a chi merita, è sceso in campo un amico che di più non si può, un amico per la pelle che nel momento del massimo disastro si è precipitato a soccorrere il capintesta e una squadra allo sbando pur decorata dall’ultimo scudetto, il terzo della serie: meritevole la prima pagina a lui dedicata, Marek Hamsik, l’antico capitano di quel Napoli che scalò l’Europa, proprio lui il fine suggeritore, anche lui sofferente a causa delle dolorosissime sbandate subite dalla squadra campione d’Italia, sprofondata nelle zone anonime e depresse. Un nome trascritto per Aurelio?, Ciccio Calzona, poche chiacchiere tanta sostanza. Di sostanza e di spessore le prime lezioni con il nuovo mister che dopo la “prima” contro il Barcellona, dopo appena un giorno e mezzo al timone di comando, rieccolo a ragionare di calcio altrettanto vero con gli azzurri. La nuova pagina girata a tambur battente, aprendo i capitoli all’ordine del giorno per rendere funzionanti tutti i reparti, dall’impaurita difesa al centrocampo lento e stucchevole, a quella prima linea che in trasferta è a secco di gol da cinque mesi, insomma tre giorni da mandare tutto a memoria, dal mercoledì in Champions ad oggi quando il Napoli affronta in trasferta un Cagliari disperato per la classifica e dilaniato da estenuanti esasperazioni. Sarà un primo banco di prova della squadra Campione d’Italia che tenterà di risalire la china della classifica per portarsi in zona Champions: è la speranza estrema per centrare un obiettivo (quarto o quinto posto) ritenuto difficilissimo a causa di una serie di squadre che concorrono spietate a passo di corsa. Insomma si sbarca a Cagliari per il tutto per tutto, ma sarà cosi fino alla fine della stagione. D’accordo, sarà un’impresa, un’impresa che Calzona vuole tentare. Avrà il vantaggio della presenza di Osimhen che ha scaldato i muscoli nel suo ritorno al Maradona, centrando la porta del Barcellona, tanto meglio. Da contraltare la rabbia e l’amarezza di Kvaratskhelia, manifestate in maniera incontrollata e sgradevole per la sua sostituzione l’altra sera in Champios, così non va bene: la disciplina professionale va osservata anche e soprattutto dai grandi calciatori, del calibro del georgiano. Ma tocca adesso di attenzionare maggiormente il Cagliari del vecchio maestro Claudio Ranieri, un ex della panchina azzurra che adesso si gioca il posto. Il Napoli tuttavia non avrà riguardi: in Sardegna per vincere, lo suggerisce e lo impone sul posto di comando Calzona.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

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