G-Factor
G-FACTOR - G. Lucariello su "NM": "Napoli, clima rovente, calma e gesso"
26.02.2022 14:37 di Napoli Magazine

NAPOLI - Calma e gesso, Spalletti alla sbarra: il clima e rovente e può diventare incandescente se un po’ tutti non rimettono i piedi per terra. La realtà l’abbiamo vista e rivista più volte, le immagini della “sfuriata” catalana hanno provocato depressioni e infiniti malumori: tutti contro tutti e soprattutto contro Spalletti che lui stesso si è responsabilmente assunto il suo ruolo primario: “Sono io l’allenatore e le colpe in prima battuta sono mie”, d’accordo, ma non basta tuttavia mostrare spavaldamente il petto in fuori per riportare un po’ di serenità nell’ambiente e un po’ di tranquillità alla squadra, tranquillità di cui gli azzurri hanno necessariamente bisogno, e in tutta fretta. E’ una corsa contro il tempo: disperazione, sogni infranti e cuore a pezzi, la speranza è che gli azzurri tra ieri e oggi riescano ad innestare di botto le contromisure per rinforzare fortemente i muscoli, rigonfiare le gomme scariche e curare il mal di testa provocato dagli incursori del Barça. Spalletti non si sottrae il processo, scrupoloso e profondamente sincero ed onesto lo farà verso se stesso, addossandosi errori ed anche gli strafalcioni degli azzurri: è imputato soprattutto per la costruzione sballata del gioco dal basso che ha ripetutamente aperto il fianco nella difesa napoletana. Ma c’è di più, il mister dovrà spiegare un po’ quale e perché il piano strategico offensivo non ha funzionato: Osimhen ha delle caratteristiche che andavano sfruttate e che invece il gioco da dietro non ha favorito il suo impegno e impiego. Facciamo attenzione, alla gente non piace ascoltare frottole, d’accordo, ma bisogna anche evitare di perdere la testa, cosa che porta a distruggere quanto di buono è stato fatto. Secondo autorevoli intenditori del pallone il Napoli è e resta un fortissimo e autorevole candidato al successo finale. Attenzione, però: bisogna sbrigarsi per riportare la pace sociale in famiglia, pace che al momento negli ambienti della torcida esasperata non c’è. Attenzione anche ad altri particolari: Spalletti è uno che non le manda a dire, le dice lui stesso senza alcuna riserva e riguardo nei confronti di chicchessia e non avrà affatto apprezzato quella bordata di fischi indirizzata a Lorenzo Insigne. La disfatta del Napoli porta le firme di tutti e non soltanto del capitano al quale chissà cosa si vuole addebitare: ha scelta un’altra strada così come l’ha scelta De Laurentiis, il quale come di consueto – per specifiche necessità di bilancio – ha ignorato le esigenze tecniche dell’organico che andava rinforzato. Chissà cosa ne ha realmente pensato Spalletti. A proposito di conti c’è da tener presente la Lazio dell’ex comandante Sarri, è in agguato. La sua squadra è in crescendo e si annuncia battaglia. Per fermare i biancocelesti e Immobile ci vuole però un altro Napoli. Non quello visto di scena a Cagliari e giovedì sera al Maradona, ricacciato senza onore dall’Europa League dal Barcellona.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

ULTIMISSIME G-FACTOR
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
G-FACTOR - G. Lucariello su "NM": "Napoli, clima rovente, calma e gesso"

di Napoli Magazine

26/02/2024 - 14:37

NAPOLI - Calma e gesso, Spalletti alla sbarra: il clima e rovente e può diventare incandescente se un po’ tutti non rimettono i piedi per terra. La realtà l’abbiamo vista e rivista più volte, le immagini della “sfuriata” catalana hanno provocato depressioni e infiniti malumori: tutti contro tutti e soprattutto contro Spalletti che lui stesso si è responsabilmente assunto il suo ruolo primario: “Sono io l’allenatore e le colpe in prima battuta sono mie”, d’accordo, ma non basta tuttavia mostrare spavaldamente il petto in fuori per riportare un po’ di serenità nell’ambiente e un po’ di tranquillità alla squadra, tranquillità di cui gli azzurri hanno necessariamente bisogno, e in tutta fretta. E’ una corsa contro il tempo: disperazione, sogni infranti e cuore a pezzi, la speranza è che gli azzurri tra ieri e oggi riescano ad innestare di botto le contromisure per rinforzare fortemente i muscoli, rigonfiare le gomme scariche e curare il mal di testa provocato dagli incursori del Barça. Spalletti non si sottrae il processo, scrupoloso e profondamente sincero ed onesto lo farà verso se stesso, addossandosi errori ed anche gli strafalcioni degli azzurri: è imputato soprattutto per la costruzione sballata del gioco dal basso che ha ripetutamente aperto il fianco nella difesa napoletana. Ma c’è di più, il mister dovrà spiegare un po’ quale e perché il piano strategico offensivo non ha funzionato: Osimhen ha delle caratteristiche che andavano sfruttate e che invece il gioco da dietro non ha favorito il suo impegno e impiego. Facciamo attenzione, alla gente non piace ascoltare frottole, d’accordo, ma bisogna anche evitare di perdere la testa, cosa che porta a distruggere quanto di buono è stato fatto. Secondo autorevoli intenditori del pallone il Napoli è e resta un fortissimo e autorevole candidato al successo finale. Attenzione, però: bisogna sbrigarsi per riportare la pace sociale in famiglia, pace che al momento negli ambienti della torcida esasperata non c’è. Attenzione anche ad altri particolari: Spalletti è uno che non le manda a dire, le dice lui stesso senza alcuna riserva e riguardo nei confronti di chicchessia e non avrà affatto apprezzato quella bordata di fischi indirizzata a Lorenzo Insigne. La disfatta del Napoli porta le firme di tutti e non soltanto del capitano al quale chissà cosa si vuole addebitare: ha scelta un’altra strada così come l’ha scelta De Laurentiis, il quale come di consueto – per specifiche necessità di bilancio – ha ignorato le esigenze tecniche dell’organico che andava rinforzato. Chissà cosa ne ha realmente pensato Spalletti. A proposito di conti c’è da tener presente la Lazio dell’ex comandante Sarri, è in agguato. La sua squadra è in crescendo e si annuncia battaglia. Per fermare i biancocelesti e Immobile ci vuole però un altro Napoli. Non quello visto di scena a Cagliari e giovedì sera al Maradona, ricacciato senza onore dall’Europa League dal Barcellona.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com