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G-FACTOR - G. Lucariello su "NM": "Napoli, don Aurelio mostra i muscoli"
11.06.2022 22:29 di Napoli Magazine

NAPOLI - Don Aurelio mostra i muscoli e ricorre al braccio di ferro per imporre e finalizzare i suoi progetti e i suoi propositi. Il piano più importante e di maggiore rilievo, come si sa, è quello di abbassare il monte ingaggi, per non compromettere la bontà del bilancio e per tenere ordinati i conti. E non ammette deroghe il patron, che sta affrontando a muso duro e con fermezza le situazioni più particolari e importanti relative all’amministrazione del club e che riguardano soprattutto i rinnovi. Aurelio detto e fatto, il presidente non transige su numeri e cifre, tanto che sta rischiando di perdere alcuni azzurri parecchio importanti: Ospina, ad esempio, che è sparito dagli orizzonti societari e non ha risposto al club che gli ha prospettato un rinnovo a cifre inferiori a quelle richieste dal portiere titolare, prediletto da Spalletti. Se ne farà una ragione il mister toscano che dovrà dirottare la sua scelta su Meret, anche lui sulle soglie del rinnovo. Insomma Ospina è in partenza, considerando il suo eloquente silenzio. Ai ferri corti per il rinnovo del contratto è arrivato Fabian Ruiz, legato al Napoli fino al termine della prossima stagione: il patron gli ha offerto un nuovo impegno che l’interessato ha rifiutato, vuol dire che è considerato in lista di sbarco e che se non verrà ceduto in questa sessione di calciomercato, il centrocampista si libererà a parametro zero a giugno del 2023, con una perdita secca per il club di Castel Volturno. In realtà si prospetta un caso quasi simile a quello Milik che fu messo fuori squadra per dissapori di tali livelli. Un’altra pagina è quella che riguarda Koulibaly che ha rifiutato l’offerta della Juve, ma che potrebbe lasciare il Napoli per il Psg o per il Chelsea per una quarantina di milioni, quotazione fissata dal club per dare via libera al senegalese. E anche in questo caso Spalletti masticherebbe amaro, così come successe ad Ancelotti per l’addio di Hamsik. Ne beneficiarono le casse del club in cui confluirono quindici milioni versati dai cinesi, ma venne comunque a mancare un giocatore chiave nella squadra azzurra. C’è poi il capitolo Mertens ancora aperto: si aspetta la parola fine, ma con quale conclusione? In giro il malumore della tifoseria è diffusa. Non è un mistero: c’è chi parteggia per don Aurelio e chi è contro il patron. Non si può tuttavia negare che la presenza del club sul mercato si fa sentire, mentre affiorano anche i malumori di Politano e di Demme, e quelli presunti di Zielinski e di Lozano che non è ancora rientrato a Napoli. C’è infatti bisogno di verificare se qualcosa gli passa per la testa o se sarà felice di continuare a giocare in maglia azzurra. In entrata è arcinoto l’arrivo del georgiano Kvaratskhelia (per pareggiare l’uscita di Insigne) e dell’uruguagio mancino Olivera. E’ da cancellare intanto il nome di Bernardeschi dai taccuini mentre è da aggiungere quello di Deulofeu che piace un sacco a Spalletti, sembra. Domanda: che Napoli verrà fuori, punterà davvero allo scudetto come ha profetizzato De Laurentiis? E’ ancora troppo presto per dirlo e per crederci.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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G-FACTOR - G. Lucariello su "NM": "Napoli, don Aurelio mostra i muscoli"

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11/06/2024 - 22:29

NAPOLI - Don Aurelio mostra i muscoli e ricorre al braccio di ferro per imporre e finalizzare i suoi progetti e i suoi propositi. Il piano più importante e di maggiore rilievo, come si sa, è quello di abbassare il monte ingaggi, per non compromettere la bontà del bilancio e per tenere ordinati i conti. E non ammette deroghe il patron, che sta affrontando a muso duro e con fermezza le situazioni più particolari e importanti relative all’amministrazione del club e che riguardano soprattutto i rinnovi. Aurelio detto e fatto, il presidente non transige su numeri e cifre, tanto che sta rischiando di perdere alcuni azzurri parecchio importanti: Ospina, ad esempio, che è sparito dagli orizzonti societari e non ha risposto al club che gli ha prospettato un rinnovo a cifre inferiori a quelle richieste dal portiere titolare, prediletto da Spalletti. Se ne farà una ragione il mister toscano che dovrà dirottare la sua scelta su Meret, anche lui sulle soglie del rinnovo. Insomma Ospina è in partenza, considerando il suo eloquente silenzio. Ai ferri corti per il rinnovo del contratto è arrivato Fabian Ruiz, legato al Napoli fino al termine della prossima stagione: il patron gli ha offerto un nuovo impegno che l’interessato ha rifiutato, vuol dire che è considerato in lista di sbarco e che se non verrà ceduto in questa sessione di calciomercato, il centrocampista si libererà a parametro zero a giugno del 2023, con una perdita secca per il club di Castel Volturno. In realtà si prospetta un caso quasi simile a quello Milik che fu messo fuori squadra per dissapori di tali livelli. Un’altra pagina è quella che riguarda Koulibaly che ha rifiutato l’offerta della Juve, ma che potrebbe lasciare il Napoli per il Psg o per il Chelsea per una quarantina di milioni, quotazione fissata dal club per dare via libera al senegalese. E anche in questo caso Spalletti masticherebbe amaro, così come successe ad Ancelotti per l’addio di Hamsik. Ne beneficiarono le casse del club in cui confluirono quindici milioni versati dai cinesi, ma venne comunque a mancare un giocatore chiave nella squadra azzurra. C’è poi il capitolo Mertens ancora aperto: si aspetta la parola fine, ma con quale conclusione? In giro il malumore della tifoseria è diffusa. Non è un mistero: c’è chi parteggia per don Aurelio e chi è contro il patron. Non si può tuttavia negare che la presenza del club sul mercato si fa sentire, mentre affiorano anche i malumori di Politano e di Demme, e quelli presunti di Zielinski e di Lozano che non è ancora rientrato a Napoli. C’è infatti bisogno di verificare se qualcosa gli passa per la testa o se sarà felice di continuare a giocare in maglia azzurra. In entrata è arcinoto l’arrivo del georgiano Kvaratskhelia (per pareggiare l’uscita di Insigne) e dell’uruguagio mancino Olivera. E’ da cancellare intanto il nome di Bernardeschi dai taccuini mentre è da aggiungere quello di Deulofeu che piace un sacco a Spalletti, sembra. Domanda: che Napoli verrà fuori, punterà davvero allo scudetto come ha profetizzato De Laurentiis? E’ ancora troppo presto per dirlo e per crederci.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

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