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G-FACTOR - G. Lucariello su "NM": "Napoli, il timoniere Spalletti non vuole rischiare a nessun livello"
25.02.2023 16:05 di Napoli Magazine

NAPOLI - Allarme su tutta la linea: lo ha fatto squillare Spalletti nell’immediata vigilia della partita con l’Empoli, una squadra… malvagia che talvolta ne combina di tutti i colori, e nella circostanza il timoniere toscano non vuole rischiare a nessun livello, malgrado il distacco che la squadra del cuore vanta in classifica e che tiene a distanza chi ancora è speranzoso in qualche insuccesso azzurro. Tiè tiè, la scaramanzia dovuta. A conti fatti non è comunque da tralasciare il discorso del condottiero del club di Castel Volturno: il “filosofo” azzurro, insaziabile e mai domo, vive il suo momento travestito da eroe napoletano nella stagione del più che probabile e possibile trionfo, il nuovo Masaniello. Insomma c’è lui in prima linea nella guida della squadra nel cuore spargendo certezze, speranze, qualche timore, e battaglieri propositi: guai a lasciarsi andare, guai nel ritenere di aver soddisfatto l’ardente sete che deve portare ai grandi traguardi. Spalletti è fatto così, nella sua tesi non deflette: un passo alla volta, senza esitazioni. C’è adesso un nuovo capitolo da rielaborare di botto: dopo la Champions riecco il campionato contro l’Empoli in una partita che Spalletti ritiene “delicatissima contro giocatori fortissimi”. Un modo come un altro per scuotere le gambe e le coscienze in un gioco di parole necessario per smuovere le acque dopo l’allucinante trionfo di Francoforte. Insomma tocca riprendersi dalle gioie e dagli entusiasmi senza barcollare, visto che la Champions in Germania può aver provocato il gran capogiro a un bel po’ di gente. E non è il caso. Insomma c’è da rimettere i piedi per terra, toccando un tasto delicato che può rappresentare un punto debole da evitare, qui nella città in riva al Golfo: “L’euforia non può e non deve portare alla presunzione”, con toni pacati ma intransigenti la dovuta raccomandazione nel riprendere le armi per dare battaglia ad un Empoli che nella scorsa stagione l’ha combinata grossa, passando dal due a zero del Napoli al tre a due per i toscani. Ecco il malessere che Lucianone si porta ancora dentro: “La scorsa stagione ci ha distrutto il lavoro di un anno intero”, si mangia tuttora le dita delle mani il mister azzurro che invita i suoi giocatori a non commettere il minimo errore, come capitò nella partita precedente nella trasferta ad Empoli e nel contempo sottolinea come l’euforia può compromettere il grande viaggio della squadra del cuore: “Già, l’euforia: non deve portare alla presunzione”. Non molla Spalletti che ricalca il ruolo e la parte di Bianchi nel viaggio che portò al Napoli il primo scudetto, quello storico: un martello don Ottavio. E giusto per capire in maniera ancora più esplicita, giova prospettare un aspetto nient’affatto secondario: i suoi calciatori non immaginano la fortuna che vantano nel portare addosso le maglie del colore del cielo e del mare di Napoli. Tutto qui. E niente scaramanzie: “Vogliamo vincere!”, parole e musica di Luciano Spalletti.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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NAPOLI - Allarme su tutta la linea: lo ha fatto squillare Spalletti nell’immediata vigilia della partita con l’Empoli, una squadra… malvagia che talvolta ne combina di tutti i colori, e nella circostanza il timoniere toscano non vuole rischiare a nessun livello, malgrado il distacco che la squadra del cuore vanta in classifica e che tiene a distanza chi ancora è speranzoso in qualche insuccesso azzurro. Tiè tiè, la scaramanzia dovuta. A conti fatti non è comunque da tralasciare il discorso del condottiero del club di Castel Volturno: il “filosofo” azzurro, insaziabile e mai domo, vive il suo momento travestito da eroe napoletano nella stagione del più che probabile e possibile trionfo, il nuovo Masaniello. Insomma c’è lui in prima linea nella guida della squadra nel cuore spargendo certezze, speranze, qualche timore, e battaglieri propositi: guai a lasciarsi andare, guai nel ritenere di aver soddisfatto l’ardente sete che deve portare ai grandi traguardi. Spalletti è fatto così, nella sua tesi non deflette: un passo alla volta, senza esitazioni. C’è adesso un nuovo capitolo da rielaborare di botto: dopo la Champions riecco il campionato contro l’Empoli in una partita che Spalletti ritiene “delicatissima contro giocatori fortissimi”. Un modo come un altro per scuotere le gambe e le coscienze in un gioco di parole necessario per smuovere le acque dopo l’allucinante trionfo di Francoforte. Insomma tocca riprendersi dalle gioie e dagli entusiasmi senza barcollare, visto che la Champions in Germania può aver provocato il gran capogiro a un bel po’ di gente. E non è il caso. Insomma c’è da rimettere i piedi per terra, toccando un tasto delicato che può rappresentare un punto debole da evitare, qui nella città in riva al Golfo: “L’euforia non può e non deve portare alla presunzione”, con toni pacati ma intransigenti la dovuta raccomandazione nel riprendere le armi per dare battaglia ad un Empoli che nella scorsa stagione l’ha combinata grossa, passando dal due a zero del Napoli al tre a due per i toscani. Ecco il malessere che Lucianone si porta ancora dentro: “La scorsa stagione ci ha distrutto il lavoro di un anno intero”, si mangia tuttora le dita delle mani il mister azzurro che invita i suoi giocatori a non commettere il minimo errore, come capitò nella partita precedente nella trasferta ad Empoli e nel contempo sottolinea come l’euforia può compromettere il grande viaggio della squadra del cuore: “Già, l’euforia: non deve portare alla presunzione”. Non molla Spalletti che ricalca il ruolo e la parte di Bianchi nel viaggio che portò al Napoli il primo scudetto, quello storico: un martello don Ottavio. E giusto per capire in maniera ancora più esplicita, giova prospettare un aspetto nient’affatto secondario: i suoi calciatori non immaginano la fortuna che vantano nel portare addosso le maglie del colore del cielo e del mare di Napoli. Tutto qui. E niente scaramanzie: “Vogliamo vincere!”, parole e musica di Luciano Spalletti.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

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