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G-FACTOR - G. Lucariello su "NM": "Napoli, non ci sono altre scelte"
19.03.2022 14:24 di Napoli Magazine

NAPOLI - Mettiamola così, non ci sono altre scelte: “Napoli con la rabbia in corpo” ed a qualsiasi costo, altrimenti il grande sogno svanisce. A proposito, non sarà più di moda ma quando ci vuole ci vuole: d’altra parte per noi napoletani la scaramanzia l’abbiamo nel sangue. E visto che tutto il mondo, o quasi, pronostica lo scudetto al Napoli, a questo punto ci tocca ricorrere all’infallibile cerimoniale anti-jettatura con le varie opzioni (corni, sale doppio, cornetti rossi ecc., ecc.) da fondere alla forza e alle qualità della squadra del cuore e alle sopraffine soluzioni tecnico-tattiche del timoniere toscano. Nove tappe al termine ma ciò che ci interessa più da vicino è la sfida con l’Udinese. E’ questa la partita da risolvere e da vincere, diversamente non se ne fa niente. E proprio per questo a casa nostra, oggi, nel Tempio di Maradona, la squadra del cuore dovrà rafforzare il sogno che hanno nella testa gli azzurri, l’allenatore, la Torcida e l’intera città: Koulibaly e tutti gli altri si battono per realizzare questa impresa. E anche e soprattutto Lorenzo Insigne che resta un giocatore di lusinghiere caratteristiche tecniche, utile e preziosissimo in questo entusiasmante incandescente finale di campionato, prima di separarsi dal Napoli. Tocca scendere nei dettagli: è incredibile e inaccettabile la diversità dei punti di vista sul capitano che lascerà la sua maglietta con doloroso rammarico sulla strada di una nuova dimensione professionale. Tra l’altro serve viaggiare tutti insieme e non lacerati da opinioni sciaguratamente difformi. Proprio per questo è necessario puntualizzare che la corsa scudetto – e lo sappiamo tutti – andrà avanti sino in fondo e non si concluderà oggi come oggi con lo scontro con i friulani, squadra quadrata, tosta fisicamente, fornita di ottime individualità e in grado di procurare grattacapi a chiunque con Beto, Deulofeu devastanti e qualcun altro dei contropiedisti da lanciare negli spazi. Difatti Spalletti diffida, in settimana ha badato e curato tutti i particolari all’interno e all’esterno, nell’ambiente squadra e nella tifoseria, il classico uomo in più che avrà il suo peso soprattutto nelle partite al “Maradona”, dove il Napoli talvolta è inciampato. Stavolta però il clima è totalmente diverso rispetto allo stadio deserto a causa dei vuoti determinati dalla pandemia: adesso il Tempio di Fuorigrotta ribolle di travolgente entusiasmo che alimenta la tifoseria, ed anche la squadra. Altri problemi non ce ne sono: Spalletti è convinto delle scelte che ha già deciso - e che tiene segrete - nell’ottica delle esigenze tecnico-tattiche. La difesa è inamovibile. Sempre top-secret le altre scelte tra centrocampo e la trequarti. Lobotka e Anguissa sono comunque presenze obbligate. Non a caso si discute di Zielinski, una supposizione: in forse Fabian Ruiz, possibile anche il rientro di Insigne e in concorrenza tra di loro Politano e Lozano, per un posto sul lungolinea di destra. E Mertens?, mistero. In avanti c’è Osimhen a caccia di gol. Tutto qui, cosa vogliamo di più?...

 

 

Gianfranco Lucariello

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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G-FACTOR - G. Lucariello su "NM": "Napoli, non ci sono altre scelte"

di Napoli Magazine

19/03/2024 - 14:24

NAPOLI - Mettiamola così, non ci sono altre scelte: “Napoli con la rabbia in corpo” ed a qualsiasi costo, altrimenti il grande sogno svanisce. A proposito, non sarà più di moda ma quando ci vuole ci vuole: d’altra parte per noi napoletani la scaramanzia l’abbiamo nel sangue. E visto che tutto il mondo, o quasi, pronostica lo scudetto al Napoli, a questo punto ci tocca ricorrere all’infallibile cerimoniale anti-jettatura con le varie opzioni (corni, sale doppio, cornetti rossi ecc., ecc.) da fondere alla forza e alle qualità della squadra del cuore e alle sopraffine soluzioni tecnico-tattiche del timoniere toscano. Nove tappe al termine ma ciò che ci interessa più da vicino è la sfida con l’Udinese. E’ questa la partita da risolvere e da vincere, diversamente non se ne fa niente. E proprio per questo a casa nostra, oggi, nel Tempio di Maradona, la squadra del cuore dovrà rafforzare il sogno che hanno nella testa gli azzurri, l’allenatore, la Torcida e l’intera città: Koulibaly e tutti gli altri si battono per realizzare questa impresa. E anche e soprattutto Lorenzo Insigne che resta un giocatore di lusinghiere caratteristiche tecniche, utile e preziosissimo in questo entusiasmante incandescente finale di campionato, prima di separarsi dal Napoli. Tocca scendere nei dettagli: è incredibile e inaccettabile la diversità dei punti di vista sul capitano che lascerà la sua maglietta con doloroso rammarico sulla strada di una nuova dimensione professionale. Tra l’altro serve viaggiare tutti insieme e non lacerati da opinioni sciaguratamente difformi. Proprio per questo è necessario puntualizzare che la corsa scudetto – e lo sappiamo tutti – andrà avanti sino in fondo e non si concluderà oggi come oggi con lo scontro con i friulani, squadra quadrata, tosta fisicamente, fornita di ottime individualità e in grado di procurare grattacapi a chiunque con Beto, Deulofeu devastanti e qualcun altro dei contropiedisti da lanciare negli spazi. Difatti Spalletti diffida, in settimana ha badato e curato tutti i particolari all’interno e all’esterno, nell’ambiente squadra e nella tifoseria, il classico uomo in più che avrà il suo peso soprattutto nelle partite al “Maradona”, dove il Napoli talvolta è inciampato. Stavolta però il clima è totalmente diverso rispetto allo stadio deserto a causa dei vuoti determinati dalla pandemia: adesso il Tempio di Fuorigrotta ribolle di travolgente entusiasmo che alimenta la tifoseria, ed anche la squadra. Altri problemi non ce ne sono: Spalletti è convinto delle scelte che ha già deciso - e che tiene segrete - nell’ottica delle esigenze tecnico-tattiche. La difesa è inamovibile. Sempre top-secret le altre scelte tra centrocampo e la trequarti. Lobotka e Anguissa sono comunque presenze obbligate. Non a caso si discute di Zielinski, una supposizione: in forse Fabian Ruiz, possibile anche il rientro di Insigne e in concorrenza tra di loro Politano e Lozano, per un posto sul lungolinea di destra. E Mertens?, mistero. In avanti c’è Osimhen a caccia di gol. Tutto qui, cosa vogliamo di più?...

 

 

Gianfranco Lucariello

 

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