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G-FACTOR - G. Lucariello su "NM": "Napoli, si fanno largo nuovi eroi"
29.10.2022 14:00 di Napoli Magazine

NAPOLI - Torna l’Uomo Mascherato nella macchina da guerra di Lucianone Spalletti: ancora applausi al giustiziere della Roma che a sua volta ritrova il Napoli del Cholito Simeone – il goleadeor di Coppa - e della roccia Ostigard, reduce della vittoria in Champions nella squadra dei record in Europa e in Italia. Beh, l’identificazione dell’Uomo Mascherato-Osimhen l’ha inventata il Conte Mollichelli, il nobile collega dell’antica redazione del “Roma” di via Marina: vecchi tempi di una gloriosa gioventù giornalistica e straordinario compagno di gioco sui campi di calcio, con la casacca della Redazione dell’antica testata napoletana. Quello di Mollichelli è tra l’altro suo un ultimo fortunato pregevole lavoro sui giorni di Diego Armando Maradona a Siviglia. Con lui condividiamo attualmente l’impegno per la prestigiosa testata giornalistica di NapoliMagazine, su cui si curano e si illustrano le recenti imprese di questa favolosa stagione azzurra. Beh, diciamola tutta e intanto guardiamo lontano. È appena il caso di dire “non c’è due senza tre” e tocchiamo ferro alla maniera napoletana, d’altra parte la scaramanzia è buona regola sulle rive della città in riva al Golfo ed è uno dei denominatori di casa nostra, soprattutto nel mondo del football: in altre parole è il caso di ricordare che in tantissimi abbiamo vissuto due scudetti e le imprese del più grande giocatore dei tutti i tempi. Quella pagina indimenticabile è stata voltata, appartiene alla grande storia azzurra, ma ora come ora è il caso di vivere una nuova straordinaria avventura nella stagione che si è aperta e che sta andando avanti in maniera trionfale. Oggi sono altri i nuovi eroi azzurri per quelli della Torcida delle nuove generazioni. Restano indimenticabili gli anni di Maradona, naturalmente, ma sull’altare degli onori si stanno facendo largo a forti spallate gente come Victor Osimhen – l’Uomo Mascherato – e Kvaratskhelia, ma anche altri forti calibri della caratura di Kim, Anguissa, Lobotka, Raspadori, Simeone e perché no pure di Politano, Lozano, Mario Rui, Juan Jesus, Olivera, Ndombele e il capitano Di Lorenzo, insieme con alcuni giovanotti di primissimo piano, del calibro di Gaetano, Zerbin e Zanoli: è insomma l’intero spogliatoio che si è accollato l’impresa che negli ultimissimi anni è sfuggita tra le mani e che ora il Napoli insegue adesso con rinnovate speranze e capacità. E se c’è un segreto o un denominatore di questa squadra che sta facendo sognare i tifosi azzurri e gli addetti ai lavori della nostra storia patria calcistica, beh, non è difficile indicare il condottiero di questa straordinaria avventura, Luciano Spalletti, detto il “Filosofo”, un po’ fumantino come tutti i toscani ma con una sola idea per la testa, vincere tutto quello che si rende possibile. E all’indomani della splendida vittoria-allenamento con i Rangers scozzesi, ecco che Spalletti indica e promuove un altro impegno da non sottovalutare, quel fastidioso Sassuolo che talvolta riesce a pungere. E non deve succedere, anche perché in vista c’è il Liverpool in Champions, e bisogna chiudere in bellezza il girone di qualificazione degli azzurri.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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di Napoli Magazine

29/10/2024 - 14:00

NAPOLI - Torna l’Uomo Mascherato nella macchina da guerra di Lucianone Spalletti: ancora applausi al giustiziere della Roma che a sua volta ritrova il Napoli del Cholito Simeone – il goleadeor di Coppa - e della roccia Ostigard, reduce della vittoria in Champions nella squadra dei record in Europa e in Italia. Beh, l’identificazione dell’Uomo Mascherato-Osimhen l’ha inventata il Conte Mollichelli, il nobile collega dell’antica redazione del “Roma” di via Marina: vecchi tempi di una gloriosa gioventù giornalistica e straordinario compagno di gioco sui campi di calcio, con la casacca della Redazione dell’antica testata napoletana. Quello di Mollichelli è tra l’altro suo un ultimo fortunato pregevole lavoro sui giorni di Diego Armando Maradona a Siviglia. Con lui condividiamo attualmente l’impegno per la prestigiosa testata giornalistica di NapoliMagazine, su cui si curano e si illustrano le recenti imprese di questa favolosa stagione azzurra. Beh, diciamola tutta e intanto guardiamo lontano. È appena il caso di dire “non c’è due senza tre” e tocchiamo ferro alla maniera napoletana, d’altra parte la scaramanzia è buona regola sulle rive della città in riva al Golfo ed è uno dei denominatori di casa nostra, soprattutto nel mondo del football: in altre parole è il caso di ricordare che in tantissimi abbiamo vissuto due scudetti e le imprese del più grande giocatore dei tutti i tempi. Quella pagina indimenticabile è stata voltata, appartiene alla grande storia azzurra, ma ora come ora è il caso di vivere una nuova straordinaria avventura nella stagione che si è aperta e che sta andando avanti in maniera trionfale. Oggi sono altri i nuovi eroi azzurri per quelli della Torcida delle nuove generazioni. Restano indimenticabili gli anni di Maradona, naturalmente, ma sull’altare degli onori si stanno facendo largo a forti spallate gente come Victor Osimhen – l’Uomo Mascherato – e Kvaratskhelia, ma anche altri forti calibri della caratura di Kim, Anguissa, Lobotka, Raspadori, Simeone e perché no pure di Politano, Lozano, Mario Rui, Juan Jesus, Olivera, Ndombele e il capitano Di Lorenzo, insieme con alcuni giovanotti di primissimo piano, del calibro di Gaetano, Zerbin e Zanoli: è insomma l’intero spogliatoio che si è accollato l’impresa che negli ultimissimi anni è sfuggita tra le mani e che ora il Napoli insegue adesso con rinnovate speranze e capacità. E se c’è un segreto o un denominatore di questa squadra che sta facendo sognare i tifosi azzurri e gli addetti ai lavori della nostra storia patria calcistica, beh, non è difficile indicare il condottiero di questa straordinaria avventura, Luciano Spalletti, detto il “Filosofo”, un po’ fumantino come tutti i toscani ma con una sola idea per la testa, vincere tutto quello che si rende possibile. E all’indomani della splendida vittoria-allenamento con i Rangers scozzesi, ecco che Spalletti indica e promuove un altro impegno da non sottovalutare, quel fastidioso Sassuolo che talvolta riesce a pungere. E non deve succedere, anche perché in vista c’è il Liverpool in Champions, e bisogna chiudere in bellezza il girone di qualificazione degli azzurri.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

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