NAPOLI - Mondo Napoli: adesso o mai più, c’è un grande sogno nella testa, un sogno che impedisce alla gente azzurra di distrarsi su altri fronti. D’accordo, c’è la Nazionale a tener banco giacchè il team di Mancini si batte per accedere alla Final Four della Nations League 2023, ma non si può impedire di pensare a quello che ci frulla maggiormente nella testa e nel cuore. L’azzurro Napoli ha d’altronde contagiato anche i più riottosi, a quelli che per un motivo o per altro si erano staccati dalla squadra del cuore, gente in cui sono riesplosi il sentimento, l’affetto e la passione. Fatto sta che non si pensa ad altro e senza nessuna riserva ed alcuna scaramanzia. Già lo scudetto, quella parola non è più vietata, anzi, circola liberamente tra quelli che hanno l’azzurro addosso come seconda pelle. Ne sono convinti addetti ai lavori, opinionisti, ex calciatori, tecnici, allenatori, dirigenti e quanti di loro masticano calcio a tutti i livelli. Complimenti e consensi si sprecano in questa prima parte di stagione in cui il nuovo Napoli si è elevato e si sta esprimendo al massimo possibile trainato nella guida di Spalletti, che ha tra l’altro fatto nascere nella squadra ricostruita dai vertici del club voglia di vincere e di dare battaglia contro chiunque, evviva. I nomi?, tutti quelli della rosa, azzurri di maggiore militanza e quelli delle nuove leve come Raspadori, Kim e Kvaratskhelia, “l’impronunciabile” che in coppia con Jack ricostruisce e ricompone nel calcio italiano, su fronti diversi a livello internazionale, ma naturalmente soprattutto nel Napoli, l’antico tandem dei “gemelli del gol”, di antica memoria granata. Insomma il ben di dio, ciò è quanto ci fa riflettere e sognare nell’immediato futuro e sulla lunga distanza. E’ così, CantaNapoli, ma va anche detto, ripromesso e sottolineato che sarà il caso di restare coi piedi saldamente per terra, quando alla fine della prossima settimana si tornerà sul terreno di gioco per riprendere la battaglia. Al Napoli primo in classifica toccherà consolidare la posizione e i propositi, ribadendo le capacità della squadra del cuore contro qualsiasi avversario, sul fronte interno e sul fronte internazionale. E c’è da scommettere che un Napoli vincente provocherà anche forti scossoni, gelosie e tensioni. Proprio quello che in passato capitò anche alla squadra di Maradona nella stagione dello scudetto storico. Lo disse Diego, e non si sbagliava: “Adesso che vinciamo non siamo più simpatici…”, tanto peggio per tutti.
Gianfranco Lucariello
Napoli Magazine
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
di Napoli Magazine
25/09/2022 - 23:41
NAPOLI - Mondo Napoli: adesso o mai più, c’è un grande sogno nella testa, un sogno che impedisce alla gente azzurra di distrarsi su altri fronti. D’accordo, c’è la Nazionale a tener banco giacchè il team di Mancini si batte per accedere alla Final Four della Nations League 2023, ma non si può impedire di pensare a quello che ci frulla maggiormente nella testa e nel cuore. L’azzurro Napoli ha d’altronde contagiato anche i più riottosi, a quelli che per un motivo o per altro si erano staccati dalla squadra del cuore, gente in cui sono riesplosi il sentimento, l’affetto e la passione. Fatto sta che non si pensa ad altro e senza nessuna riserva ed alcuna scaramanzia. Già lo scudetto, quella parola non è più vietata, anzi, circola liberamente tra quelli che hanno l’azzurro addosso come seconda pelle. Ne sono convinti addetti ai lavori, opinionisti, ex calciatori, tecnici, allenatori, dirigenti e quanti di loro masticano calcio a tutti i livelli. Complimenti e consensi si sprecano in questa prima parte di stagione in cui il nuovo Napoli si è elevato e si sta esprimendo al massimo possibile trainato nella guida di Spalletti, che ha tra l’altro fatto nascere nella squadra ricostruita dai vertici del club voglia di vincere e di dare battaglia contro chiunque, evviva. I nomi?, tutti quelli della rosa, azzurri di maggiore militanza e quelli delle nuove leve come Raspadori, Kim e Kvaratskhelia, “l’impronunciabile” che in coppia con Jack ricostruisce e ricompone nel calcio italiano, su fronti diversi a livello internazionale, ma naturalmente soprattutto nel Napoli, l’antico tandem dei “gemelli del gol”, di antica memoria granata. Insomma il ben di dio, ciò è quanto ci fa riflettere e sognare nell’immediato futuro e sulla lunga distanza. E’ così, CantaNapoli, ma va anche detto, ripromesso e sottolineato che sarà il caso di restare coi piedi saldamente per terra, quando alla fine della prossima settimana si tornerà sul terreno di gioco per riprendere la battaglia. Al Napoli primo in classifica toccherà consolidare la posizione e i propositi, ribadendo le capacità della squadra del cuore contro qualsiasi avversario, sul fronte interno e sul fronte internazionale. E c’è da scommettere che un Napoli vincente provocherà anche forti scossoni, gelosie e tensioni. Proprio quello che in passato capitò anche alla squadra di Maradona nella stagione dello scudetto storico. Lo disse Diego, e non si sbagliava: “Adesso che vinciamo non siamo più simpatici…”, tanto peggio per tutti.
Gianfranco Lucariello
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