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G-FACTOR - G. Lucariello su "NM": "Nessuno come Napoli e il Napoli"
30.04.2023 13:00 di Napoli Magazine

NAPOLI - L’attesa, l’apoteosi. Batticuore e brividi di gioia nell’infinita cavalcata azzurra, alle soglie del trionfo. Emozioni forti e vigorose tali da strappare lacrime incontrollabili nella volata finale. Tutti pronti e tutti forti gli azzurri alimentati dal credo del Timoniere toscano per essere pronti a tutto e con tutte le forze possibili in un campionato a detta di Spalletti “costruito per la città e per i nostri tifosi”. Già, la città della Sirena mobilitata e scatenata nell’affetto da libro cuore per una squadra che unica al mondo in tale straordinario rapporto si identifica nella città e che scambievolmente ed a sua volta, si identifica nella squadra del cuore: nessuno come Napoli, nessuno come il Napoli. Il trionfo ad un passo, mentre in maniera piuttosto scomposta e sgradevole c’è chi smanaccia, protesta e punta i piedi per presunti danneggiamenti provocati dallo scivolo della partita riprogrammata per il primo pomeriggio di oggi, nella paternità l’ironia di un nobile cognome “Napoli” da riscrivere rimodellandolo nella sua radice e nella denominazione attribuita al primo cittadino della città che con la sua squadra si sta felicemente battendo per una posizione di sempre più maggiore rispetto e capacità. E non c’era bisogno di alzare la voce sul versante opposto: insomma un intervento inopportuno, giacchè anche grazie al protettore dei granata - Giano bifronte - la Salernitana se la sta cavando nel migliore dei modi attraverso risultati importanti alla guida di Paulo Sousa. Spalletti intanto gira agli azzurri le consuete raccomandazioni: “Riusciremo a fare la nostra partita”, una voce rassicurante e protettiva quella del tecnico toscano che approfondisce: “Sarà una partita difficilissima, ci tocca scalare ancora qualche altra montagna rocciosa”, nella volata finale la massima applicazione. In pratica il mister azzurro pretende una pedalata allo sprint, malgrado il vantaggio abissale del quale gode la squadra della città in riva al Golfo. Insomma azzurri sulla bike da corsa in prossimità del traguardo finale, ormai a portata di mano. Insomma è un momento storico, un’impresa ormai prossima alla sua realizzazione grazie ad una sfrenata andatura che non ha precedenti nella storia del calcio italiano. Guarda un po’ che ci tocca sentire però. Col veleno alla bocca Allegri e Sarri, purtroppo per loro, con pensieri e parole maldestramente irriverenti sperano e profetizzano un capitombolo nei prossimi campioni d’Italia. La storia tuttavia insegna: Napoli ha più di venti secoli sulle spalle e come se non bastasse possiede e vanta le magiche capacità della scaramanzia. Prendetela come volete ma è un capitolo della nostra cultura popolare, cioè a dire “Scio’ scio’ ciucciuvè…”, Spalletti invece si difende così: “Ci metteremo anche le forze che non abbiamo…”, tanto meglio, tanto di guadagnato. La festa può esplodere nel tardo pomeriggio: se tutto va bene il Napoli sarà campione d’Italia per la terza volta e a tempo di record, dopo 33 anni dall'ultima volta.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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di Napoli Magazine

30/04/2024 - 13:00

NAPOLI - L’attesa, l’apoteosi. Batticuore e brividi di gioia nell’infinita cavalcata azzurra, alle soglie del trionfo. Emozioni forti e vigorose tali da strappare lacrime incontrollabili nella volata finale. Tutti pronti e tutti forti gli azzurri alimentati dal credo del Timoniere toscano per essere pronti a tutto e con tutte le forze possibili in un campionato a detta di Spalletti “costruito per la città e per i nostri tifosi”. Già, la città della Sirena mobilitata e scatenata nell’affetto da libro cuore per una squadra che unica al mondo in tale straordinario rapporto si identifica nella città e che scambievolmente ed a sua volta, si identifica nella squadra del cuore: nessuno come Napoli, nessuno come il Napoli. Il trionfo ad un passo, mentre in maniera piuttosto scomposta e sgradevole c’è chi smanaccia, protesta e punta i piedi per presunti danneggiamenti provocati dallo scivolo della partita riprogrammata per il primo pomeriggio di oggi, nella paternità l’ironia di un nobile cognome “Napoli” da riscrivere rimodellandolo nella sua radice e nella denominazione attribuita al primo cittadino della città che con la sua squadra si sta felicemente battendo per una posizione di sempre più maggiore rispetto e capacità. E non c’era bisogno di alzare la voce sul versante opposto: insomma un intervento inopportuno, giacchè anche grazie al protettore dei granata - Giano bifronte - la Salernitana se la sta cavando nel migliore dei modi attraverso risultati importanti alla guida di Paulo Sousa. Spalletti intanto gira agli azzurri le consuete raccomandazioni: “Riusciremo a fare la nostra partita”, una voce rassicurante e protettiva quella del tecnico toscano che approfondisce: “Sarà una partita difficilissima, ci tocca scalare ancora qualche altra montagna rocciosa”, nella volata finale la massima applicazione. In pratica il mister azzurro pretende una pedalata allo sprint, malgrado il vantaggio abissale del quale gode la squadra della città in riva al Golfo. Insomma azzurri sulla bike da corsa in prossimità del traguardo finale, ormai a portata di mano. Insomma è un momento storico, un’impresa ormai prossima alla sua realizzazione grazie ad una sfrenata andatura che non ha precedenti nella storia del calcio italiano. Guarda un po’ che ci tocca sentire però. Col veleno alla bocca Allegri e Sarri, purtroppo per loro, con pensieri e parole maldestramente irriverenti sperano e profetizzano un capitombolo nei prossimi campioni d’Italia. La storia tuttavia insegna: Napoli ha più di venti secoli sulle spalle e come se non bastasse possiede e vanta le magiche capacità della scaramanzia. Prendetela come volete ma è un capitolo della nostra cultura popolare, cioè a dire “Scio’ scio’ ciucciuvè…”, Spalletti invece si difende così: “Ci metteremo anche le forze che non abbiamo…”, tanto meglio, tanto di guadagnato. La festa può esplodere nel tardo pomeriggio: se tutto va bene il Napoli sarà campione d’Italia per la terza volta e a tempo di record, dopo 33 anni dall'ultima volta.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

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