M' 'o vveco io
SHOW TIME di GINO RIVIECCIO: "Che cazz' ha passato 'o Napule?"
17.09.2014 20:27 di Napoli Magazine

NAPOLI - Quali sono i mali del Napoli? Come si cura questa improvvisa e inaspettata involuzione? Perché la squadra non cresce più? Si tratta di un preoccupante rachitismo al quale sono  interessati anche scienziati di fama internazionale. Scopriamo con l’aiuto di esperti le probabili cause.



Higuainite. Colpisce molto i giocatori spagnoli che dopo un campionato prestigioso, davanti alle tentazioni dei grandi club europei e ai gusti  delle fidanzate, cominciano a esser presi da abulia, astenia, svogliatezza e affaticamento. I primi sintomi sono una repentina raccolta di cartellini gialli susseguenti a plateali reazioni  contro tutti, (persino contro i cartelloni pubblicitari) e interesse costante verso mete quali Parigi (in particolare verso il quartiere Saint Germain) o Monaco di Baviera in concomitanza con l’Oktoberfest. La cura più efficace consiste nell’accarezzamento del conto in banca e nella infusione di coccole contrattuali. La malattia può durare dalle 3 alle 5 settimane. Se il problema dovesse persistere è opportuno consultare il procuratore più vicino.



Il 4-2-3-1. E’ considerato un virus peggiore dell’ebola. Si è molto sviluppato  in alcuni paesi europei, in particolare in Spagna e in Gran Bretagna. In Italia ci sono state alcune minacce con Luciano Spalletti. L’unico vaccino in commercio è la riproduzione dei filmati del Milan di Nereo Rocco, del Napoli di Mazzarri, del Galatasaray di Terim. Proprio in settimana sul lungomare è previsto un convegno a metà tra il calcio e l’erotismo, dal tema: “Uno solo davanti da dietro tutti quanti“. Hanno già dato la loro adesione il prof. Otto Von Burger dell’Università di Stoccarda, Il prof. Hugo Samuel Echevarria docente in malattie psichiatriche all’Ospedale di Santiago, Bortolo Mutti, Andrea Agostinelli e la pornostar Camelia Roth di Budapest.



La sindrome di Marek. Scoperta nel lontano 2007 dal prof. Pierpaolo Marino, infettivologo di grande esperienza, volgarmente conosciuta come “che cazz’ ha passato chist’?“, la sindrome ha origine slovacche. Secondo gli studiosi si  sarebbe invece sviluppata con l’arrivo degli spagnoli. Può colpire fino a 28 anni di età. Quando il ragazzo non sente più la  fiducia dell’ambiente circostante, va in depressione. Salutare la collocazione a ridosso delle punte, la respirazione di area di rigore e le iniezioni di adrenalina della tifoseria. Come Sansone, la scuola di pediatria del Prof. Lobadwosky consiglia di tornare al taglio di capelli tradizionale per riacquistare la forza perduta.



Mertensosi. E’ molto analoga alla Sosite. Proposta nel passato da Edy Reja e che si traduceva nella sistematica sostituzione di Calaiò col Pampa Sosa, la Mertensosi di cui sofffre Benitez scatta sempre verso il quindicesimo della ripresa, in particolare quando Insigne con l’ennesimo tiro a giro comincia a colpire senza pietà i fotografi del palo sinistro della porta. Probabilmente il trainer, preoccupato per le denunce derivanti dalle varie Canon, Nikon e altri teleobiettivi, richiama l’asso di Frattamaggiore in panchina. Probabili controindicazioni: mano destra alzata del sostituito con conseguente epiteto in dialetto napoletano.



Maglite. Contamina le squadre che interessate solo ad assecondare le bulimie degli sponsor, cambiano maglia ogni partita. Una volta esisteva solo quella azzurra, al massimo in trasferta si giocava in bianco. Dopo la tenuta gialla, la celeste uruguaiana e quella mimetica, col Chievo è arrivata la maglietta in jeans. Si prevedono prossimamente la maglia  coi graffiti (ogni giocatore deciderà cosa scrivervi sopra), la divisa pornografica (con immagini di tettone molto utili per gli stop di petto), la maglia di Violetta e la maglia della salute quando si giocherà a Praga e Bratislava.



Reinite. Da non confondersi con la rinite che infiamma la mucosa nasale, la Reinite è la sindrome da Pepe Reina, ed è di natura allergica, nel senso che il presidente per i soliti motivi di bilancio è allergico a sfondare il tetto degli ingaggi. La Reinite è pericolosissima perché si basa su amnesie, smemoratezza, mancanza di concentrazione, labirintite. Colpisce i laterali, gli esterni e i centrali. Si manifesta in alcuni mesi tra cui Maggio e soprattutto abbassa le difese: non solo immunitarie.





Gino Rivieccio



Napoli Magazine



Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com


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17/09/2024 - 20:27

NAPOLI - Quali sono i mali del Napoli? Come si cura questa improvvisa e inaspettata involuzione? Perché la squadra non cresce più? Si tratta di un preoccupante rachitismo al quale sono  interessati anche scienziati di fama internazionale. Scopriamo con l’aiuto di esperti le probabili cause.



Higuainite. Colpisce molto i giocatori spagnoli che dopo un campionato prestigioso, davanti alle tentazioni dei grandi club europei e ai gusti  delle fidanzate, cominciano a esser presi da abulia, astenia, svogliatezza e affaticamento. I primi sintomi sono una repentina raccolta di cartellini gialli susseguenti a plateali reazioni  contro tutti, (persino contro i cartelloni pubblicitari) e interesse costante verso mete quali Parigi (in particolare verso il quartiere Saint Germain) o Monaco di Baviera in concomitanza con l’Oktoberfest. La cura più efficace consiste nell’accarezzamento del conto in banca e nella infusione di coccole contrattuali. La malattia può durare dalle 3 alle 5 settimane. Se il problema dovesse persistere è opportuno consultare il procuratore più vicino.



Il 4-2-3-1. E’ considerato un virus peggiore dell’ebola. Si è molto sviluppato  in alcuni paesi europei, in particolare in Spagna e in Gran Bretagna. In Italia ci sono state alcune minacce con Luciano Spalletti. L’unico vaccino in commercio è la riproduzione dei filmati del Milan di Nereo Rocco, del Napoli di Mazzarri, del Galatasaray di Terim. Proprio in settimana sul lungomare è previsto un convegno a metà tra il calcio e l’erotismo, dal tema: “Uno solo davanti da dietro tutti quanti“. Hanno già dato la loro adesione il prof. Otto Von Burger dell’Università di Stoccarda, Il prof. Hugo Samuel Echevarria docente in malattie psichiatriche all’Ospedale di Santiago, Bortolo Mutti, Andrea Agostinelli e la pornostar Camelia Roth di Budapest.



La sindrome di Marek. Scoperta nel lontano 2007 dal prof. Pierpaolo Marino, infettivologo di grande esperienza, volgarmente conosciuta come “che cazz’ ha passato chist’?“, la sindrome ha origine slovacche. Secondo gli studiosi si  sarebbe invece sviluppata con l’arrivo degli spagnoli. Può colpire fino a 28 anni di età. Quando il ragazzo non sente più la  fiducia dell’ambiente circostante, va in depressione. Salutare la collocazione a ridosso delle punte, la respirazione di area di rigore e le iniezioni di adrenalina della tifoseria. Come Sansone, la scuola di pediatria del Prof. Lobadwosky consiglia di tornare al taglio di capelli tradizionale per riacquistare la forza perduta.



Mertensosi. E’ molto analoga alla Sosite. Proposta nel passato da Edy Reja e che si traduceva nella sistematica sostituzione di Calaiò col Pampa Sosa, la Mertensosi di cui sofffre Benitez scatta sempre verso il quindicesimo della ripresa, in particolare quando Insigne con l’ennesimo tiro a giro comincia a colpire senza pietà i fotografi del palo sinistro della porta. Probabilmente il trainer, preoccupato per le denunce derivanti dalle varie Canon, Nikon e altri teleobiettivi, richiama l’asso di Frattamaggiore in panchina. Probabili controindicazioni: mano destra alzata del sostituito con conseguente epiteto in dialetto napoletano.



Maglite. Contamina le squadre che interessate solo ad assecondare le bulimie degli sponsor, cambiano maglia ogni partita. Una volta esisteva solo quella azzurra, al massimo in trasferta si giocava in bianco. Dopo la tenuta gialla, la celeste uruguaiana e quella mimetica, col Chievo è arrivata la maglietta in jeans. Si prevedono prossimamente la maglia  coi graffiti (ogni giocatore deciderà cosa scrivervi sopra), la divisa pornografica (con immagini di tettone molto utili per gli stop di petto), la maglia di Violetta e la maglia della salute quando si giocherà a Praga e Bratislava.



Reinite. Da non confondersi con la rinite che infiamma la mucosa nasale, la Reinite è la sindrome da Pepe Reina, ed è di natura allergica, nel senso che il presidente per i soliti motivi di bilancio è allergico a sfondare il tetto degli ingaggi. La Reinite è pericolosissima perché si basa su amnesie, smemoratezza, mancanza di concentrazione, labirintite. Colpisce i laterali, gli esterni e i centrali. Si manifesta in alcuni mesi tra cui Maggio e soprattutto abbassa le difese: non solo immunitarie.





Gino Rivieccio



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