NAPOLI - Sono tanti i nomi che si fanno per il prossimo anno sulla panchina azzurra. Anzi, a dire il vero nemmeno tanti ma soltanto due: Italiano e Conte. Il primo è nella lista del presidente dallo scorso maggio, prima che perdesse la finale di Europa League. Ancora oggi di partita in partita, il suo nome rimbalza da una stanza del Britannique a un ufficio della Filmauro. Pare che recentemente in vacanza in Spagna,  davanti a un menu in spagnolo di un ristorante di Alicante, alla domanda del cameriere che gli chiedeva se fosse italiano, il presidente ha risposto “E’ presto, lo saprete a maggio“. Probabilmente il mese di digiuno nel lussuoso locale, deve averlo convinto a virare sull’ex allenatore di Juve e Tottenham, le cui quotazioni nelle ultime ore sono salite parecchio. In  effetti più di una testata rischiando il testa coda, si è lanciata in previsioni ottimistiche scommettendo sul suo arrivo alle falde del Vesuvio. Conte sta aspettando una risposta dal Manchester e una dal Bayern di Monaco. Se le due destinazioni dovessero svanire allora direbbe di sì al Napoli e ai 45 milioni promessigli da Dela. Intanto anche per il d.s. il presidente si starebbe muovendo. Più che probabile l’arrivo di Manna, che anche se non piovuta dal cielo,  sarebbe il secondo di Conte, nonostante oggi sia il vice di Giuntoli alla Juve. Vediamo nei dettagli, al di là di quelle economiche, quali potrebbero essere le condizioni poste da Conte per firmare col Napoli:

- Scelta incondizionata di acquisti e cessioni, di hotel e aerei per le trasferte, di dentifrici e carta igienica, di bagnoschiuma per le docce, di calciobalilla e di carte da gioco con cui trascorrere il tempo nei ritiri.

- Divieto tassativo per il presidente di presenziare agli allenamenti, di intrattenersi in tribuna, di intervenire in conferenza e di rilasciare dichiarazioni una settimana prima dell’incontro.

- Richiamare un difensore e un attaccante.

- All’occorrenza contrattualizzare anche gente di 36 anni purchè di valore, senza pensare solo alle plusvalenze.

- Ringraziare ogni mattina san Gennaro con la seguente formula “Meno male che Conte c’è!“.

- Sostenere l’Ucraina senza se e senza ma.

- Divieto tassativo di parlare di Europa e della Meloni.

- Prendere all’occorrenza le distanze da Elly Schlein.

Mi resta un dubbio: e se avesse contattato l’altro Conte, Giuseppe Conte, quello del Movimento 5 stelle, ex presidente del Consiglio, che in previsione della possibile batosta alle europee, pur di non perdere visibilità, non vede l’ora di accasarsi in giacca e cravatta sulla panchina del Napoli?