NAPOLI - Dunque nonostante il particolare annuncio apparso sul sito del Sassuolo a proposito del divieto per i napoletani di esibire allo stadio maglie, sciarpe, bandiere e quant’altro potesse intingersi di Vesuvio e di azzurro, sembra che i tagliandi acquistati dai club Napoli del Nord e dei tifosi residenti in quella Padania, tanto cara a Calderoli, saranno poco più di 9.000. Vale a dire che pur di fronte ai diktat e ai Tik Tok della società, il Napoli nel piccolo Mapei Stadium di Reggio Emilia giocherà l’anticipo di campionato protetto, sospinto e mai abbandonato dai propri supporters. Nella stagione delle penalizzazioni e dei fallimenti calcistici, penalizzare oltremodo i tifosi di Osimhen e Mario Rui era sembrata subito una provocazione, come le tante a cui stiamo assistendo da quando gli azzurri di Spalletti stanno seppellendo il campionato sotto una coltre di scoraggiati, depressi e menagramo. Dai siti bellici del nord alle più importanti tv a pagamento si assiste settimanalmente con dolore a un de profundis del campionato ad opera del Napoli, del quale si lodano le gesta ma senza mai esagerare, senza sperticare aggettivi e appellativi di esaltazione. Anzi sotto, sotto, qualcuno nel celebrare il funerale del torneo spera che il morto all’improvviso fuoriesca dalla bara e spaventi i gladiatori partenopei come una qualunque Halloween. Una resurrezione che di volta in volta viene augurata all’Atalanta, all’Inter, alla Lazio e al Milan. Forse perché fioccano le disdette alle pay-tv o forse perchè le grandi testate del nord vedono incrementare il calo delle vendite dei quotidiani sportivi. Per colpa del Napoli. Qualcuno si appella anche alla scaramanzia: al Mapei si gioca di venerdì 17 e si sa quanto la scaramanzia sia cara a noi napoletani. Addirittura Giancarlo Marocchi, ex juventino sempre grato e riconoscente alla Fiat, dal contrito pulpito di Sky Sport domenica sera ‘supplicava’ Dionisi di battere il Napoli: “Te la senti di promettere al campionato che venerdi sera batterai il Napoli?“. Dionisi replicava diplomaticamente che in questo momento è una partita quasi ingiocabile e che il Napoli è in fiducia, ma che comunque i neroverdi ci proveranno. Magari anche con l’aiuto di Berardi che contro il Napoli pare giochi sempre la finale di Champions. Insomma nelle terre dove la temperatura è scesa a meno quindici e in certi casi anche a meno trenta, si tentano tutte le carte per fermare la galoppata inarrestabile di Kvara e soci. Manca poco che La Russa per bloccare il Napoli chieda un’interrogazione parlamentare o che d’intesa con Zhang dalla Cina venga fatto sollevare un pallone sospetto che in queste ore spii a Castel Volturno i movimenti di Lozano o le velocizzazioni di Lobotka. Insomma siamo in clima di guerra fredda. Ma senza scomodare Biden, anche a Reggio Emilia abbatteremo palloni e Sassuolo. Con buona pace di Marocchi e di tutti coloro che farebbero bene a considerare questo campionato alla stregua del Titanic: si salva solo il Napoli. Anzi mi sorge il dubbio che qualche attempato commentatore, probabilmente avrà assistito all’inaugurazione del Titanic…
Napoli Magazine
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
di Napoli Magazine
16/02/2023 - 23:00
NAPOLI - Dunque nonostante il particolare annuncio apparso sul sito del Sassuolo a proposito del divieto per i napoletani di esibire allo stadio maglie, sciarpe, bandiere e quant’altro potesse intingersi di Vesuvio e di azzurro, sembra che i tagliandi acquistati dai club Napoli del Nord e dei tifosi residenti in quella Padania, tanto cara a Calderoli, saranno poco più di 9.000. Vale a dire che pur di fronte ai diktat e ai Tik Tok della società, il Napoli nel piccolo Mapei Stadium di Reggio Emilia giocherà l’anticipo di campionato protetto, sospinto e mai abbandonato dai propri supporters. Nella stagione delle penalizzazioni e dei fallimenti calcistici, penalizzare oltremodo i tifosi di Osimhen e Mario Rui era sembrata subito una provocazione, come le tante a cui stiamo assistendo da quando gli azzurri di Spalletti stanno seppellendo il campionato sotto una coltre di scoraggiati, depressi e menagramo. Dai siti bellici del nord alle più importanti tv a pagamento si assiste settimanalmente con dolore a un de profundis del campionato ad opera del Napoli, del quale si lodano le gesta ma senza mai esagerare, senza sperticare aggettivi e appellativi di esaltazione. Anzi sotto, sotto, qualcuno nel celebrare il funerale del torneo spera che il morto all’improvviso fuoriesca dalla bara e spaventi i gladiatori partenopei come una qualunque Halloween. Una resurrezione che di volta in volta viene augurata all’Atalanta, all’Inter, alla Lazio e al Milan. Forse perché fioccano le disdette alle pay-tv o forse perchè le grandi testate del nord vedono incrementare il calo delle vendite dei quotidiani sportivi. Per colpa del Napoli. Qualcuno si appella anche alla scaramanzia: al Mapei si gioca di venerdì 17 e si sa quanto la scaramanzia sia cara a noi napoletani. Addirittura Giancarlo Marocchi, ex juventino sempre grato e riconoscente alla Fiat, dal contrito pulpito di Sky Sport domenica sera ‘supplicava’ Dionisi di battere il Napoli: “Te la senti di promettere al campionato che venerdi sera batterai il Napoli?“. Dionisi replicava diplomaticamente che in questo momento è una partita quasi ingiocabile e che il Napoli è in fiducia, ma che comunque i neroverdi ci proveranno. Magari anche con l’aiuto di Berardi che contro il Napoli pare giochi sempre la finale di Champions. Insomma nelle terre dove la temperatura è scesa a meno quindici e in certi casi anche a meno trenta, si tentano tutte le carte per fermare la galoppata inarrestabile di Kvara e soci. Manca poco che La Russa per bloccare il Napoli chieda un’interrogazione parlamentare o che d’intesa con Zhang dalla Cina venga fatto sollevare un pallone sospetto che in queste ore spii a Castel Volturno i movimenti di Lozano o le velocizzazioni di Lobotka. Insomma siamo in clima di guerra fredda. Ma senza scomodare Biden, anche a Reggio Emilia abbatteremo palloni e Sassuolo. Con buona pace di Marocchi e di tutti coloro che farebbero bene a considerare questo campionato alla stregua del Titanic: si salva solo il Napoli. Anzi mi sorge il dubbio che qualche attempato commentatore, probabilmente avrà assistito all’inaugurazione del Titanic…
Napoli Magazine
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com