NAPOLI - C’era una volta Napoli-Juve, da trepidazione, batticuore, spesso intossico e risultato quasi sempre già scritto a favore di chi arrivava dal freddo. C’era. Una volta. Perché oggi davvero non c’è più e non c’è nulla di ciò che era un tempo. Nulla, come nulla c’è da aggiungere ad un Napoli straripante, nettamente superiore, che al Maradona ne rifila cinque, una manita, incassandone uno solo. È la notte delle stelle del Napoli, da Victor a Kvara, a Spalletti passando per il San Paolo dei grandi eventi, letteralmente in piedi (De Laurentiis compreso) ad applaudire e ballare sulle note di una ribalta che ha un sapore meravigliosamente dolce. Il Napoli, va detto, ha fatto da padrone di casa con +7 punti sugli ospiti, e cioè ben lontani dai tempi di quel gol all’89esimo di KK. Ma nessuno, neppure il più ottimista tra i tifosi, si sarebbe aspettato una vittoria così, spiazzante, bella, strameritata. Una vittoria che lancia più di un segnale a chi (tutte le altre) segue e soprattutto a chi, dopo la prima post Mondiali, dava il Napoli per ridimensionato, per non dire spacciato, tanto da dover (a leggere certi titoli) temere chi nella notte magica dell’anticipo che ha aperto la 18esima, è uscito dallo stadio a testa profondamente bassa. 15 le vittorie, 2 i pareggi, 1 sola la sconfitta in questo quasi giro di boa per una squadra che non teme nulla perché nulla ha da temere. Oggi è davvero tutta un’altra storia, e quel “C’era una volta” dell’attacco, sa davvero di favola ma sul serio stavolta. Perché 10 punti su chi segue sono tantissimi, va detto senza remore. E lasciano tanto spazio ad un sogno che fa di certo ancora paura, data l’ovvia partenopea scaramanzia ma che sembra ad ogni tiro, ad ogni gol, ad ogni vittoria, sempre più realtà. E allora… Coraggio, Napoli, hai la città che tifa per te. E le carte in regola per regalare quel sogno che la città sogna con te da più di 30 anni! E così sia.
di Napoli Magazine
14/01/2023 - 07:15
NAPOLI - C’era una volta Napoli-Juve, da trepidazione, batticuore, spesso intossico e risultato quasi sempre già scritto a favore di chi arrivava dal freddo. C’era. Una volta. Perché oggi davvero non c’è più e non c’è nulla di ciò che era un tempo. Nulla, come nulla c’è da aggiungere ad un Napoli straripante, nettamente superiore, che al Maradona ne rifila cinque, una manita, incassandone uno solo. È la notte delle stelle del Napoli, da Victor a Kvara, a Spalletti passando per il San Paolo dei grandi eventi, letteralmente in piedi (De Laurentiis compreso) ad applaudire e ballare sulle note di una ribalta che ha un sapore meravigliosamente dolce. Il Napoli, va detto, ha fatto da padrone di casa con +7 punti sugli ospiti, e cioè ben lontani dai tempi di quel gol all’89esimo di KK. Ma nessuno, neppure il più ottimista tra i tifosi, si sarebbe aspettato una vittoria così, spiazzante, bella, strameritata. Una vittoria che lancia più di un segnale a chi (tutte le altre) segue e soprattutto a chi, dopo la prima post Mondiali, dava il Napoli per ridimensionato, per non dire spacciato, tanto da dover (a leggere certi titoli) temere chi nella notte magica dell’anticipo che ha aperto la 18esima, è uscito dallo stadio a testa profondamente bassa. 15 le vittorie, 2 i pareggi, 1 sola la sconfitta in questo quasi giro di boa per una squadra che non teme nulla perché nulla ha da temere. Oggi è davvero tutta un’altra storia, e quel “C’era una volta” dell’attacco, sa davvero di favola ma sul serio stavolta. Perché 10 punti su chi segue sono tantissimi, va detto senza remore. E lasciano tanto spazio ad un sogno che fa di certo ancora paura, data l’ovvia partenopea scaramanzia ma che sembra ad ogni tiro, ad ogni gol, ad ogni vittoria, sempre più realtà. E allora… Coraggio, Napoli, hai la città che tifa per te. E le carte in regola per regalare quel sogno che la città sogna con te da più di 30 anni! E così sia.