NAPOLI - È un Napoli semplicemente senza pari all’orizzonte quello che nell’anticipo del Sabato al Maradona contro il Toro offre quel calcio spettacolare di cui tanto s’era in passato osannato e che da qualche tempo era stato sostituito dal calcio del “basta che si vince”. E invece, no, perché se è vero, come, chiariamo bene, è vero, che l’importante alla fine sono i tre punti portato a casa e l’apice della classifica, non è di certo men vero che guardare una squadra dare il meglio di sé praticamente in ogni ruolo nello stadio di casa, è un’emozione per gli occhi e per il cuore, in quella che fino a qualche mese fa (pochi mesi fa), sarebbe dovuta essere, nella migliore delle ipotesi, la stagione dei rimpiazzi nella speranza che i rimpianti non fossero troppi. E invece, no: invece, tra campionato e Champions gli azzurri di Mister Spalletti dimostrano una carica esplosiva che dalle parti del club azzurro latitava già da un po’ ma che adesso si fatica (e menomale!) a contenere. Facile applaudire a tutti in partite da 3-1 (peccato per il gol preso): da uno straordinario Anguissa alla conferma di Kvara, passando per Kim e naturalmente per le mani sicure di Meret. Insomma, questo Napoli, di scena al Maradona è cosiffatto una certezza, al di là di ciò che sarà e al di là anche di un secondo tempo dal tono sicuramente più basso ma che non ha spaventato squadra e tifosi, soprattutto nella gara che era quella del ritorno dalla sosta e per questo ostica già di suo, prima ancora di scendere in campo. Ma il Napoli è apparso da subito in forma e soprattutto star-compatto che è la vera arma vincente di una squadra e che in passato era stato il tallone d’Achille degli azzurri, spesso senza guida e senza redini, senza armonia e senza sinergia, a giocare quasi ognuno per sé. Oggi (ossia dall’inizio della stagione) è stata tutta un’altra storia e si vede. Ciò detto, sperare in chissà cosa in questo momento storico delle competizioni in ballo, non sarebbe che controproducente ma godersela senza indugi si può eccome. Perché se appunto il Napoli di oggi è un’altra storia, immaginare che la possa anche riscrivere la storia sarà azzardato ma di certo non è sbagliato!
di Napoli Magazine
02/10/2022 - 07:30
NAPOLI - È un Napoli semplicemente senza pari all’orizzonte quello che nell’anticipo del Sabato al Maradona contro il Toro offre quel calcio spettacolare di cui tanto s’era in passato osannato e che da qualche tempo era stato sostituito dal calcio del “basta che si vince”. E invece, no, perché se è vero, come, chiariamo bene, è vero, che l’importante alla fine sono i tre punti portato a casa e l’apice della classifica, non è di certo men vero che guardare una squadra dare il meglio di sé praticamente in ogni ruolo nello stadio di casa, è un’emozione per gli occhi e per il cuore, in quella che fino a qualche mese fa (pochi mesi fa), sarebbe dovuta essere, nella migliore delle ipotesi, la stagione dei rimpiazzi nella speranza che i rimpianti non fossero troppi. E invece, no: invece, tra campionato e Champions gli azzurri di Mister Spalletti dimostrano una carica esplosiva che dalle parti del club azzurro latitava già da un po’ ma che adesso si fatica (e menomale!) a contenere. Facile applaudire a tutti in partite da 3-1 (peccato per il gol preso): da uno straordinario Anguissa alla conferma di Kvara, passando per Kim e naturalmente per le mani sicure di Meret. Insomma, questo Napoli, di scena al Maradona è cosiffatto una certezza, al di là di ciò che sarà e al di là anche di un secondo tempo dal tono sicuramente più basso ma che non ha spaventato squadra e tifosi, soprattutto nella gara che era quella del ritorno dalla sosta e per questo ostica già di suo, prima ancora di scendere in campo. Ma il Napoli è apparso da subito in forma e soprattutto star-compatto che è la vera arma vincente di una squadra e che in passato era stato il tallone d’Achille degli azzurri, spesso senza guida e senza redini, senza armonia e senza sinergia, a giocare quasi ognuno per sé. Oggi (ossia dall’inizio della stagione) è stata tutta un’altra storia e si vede. Ciò detto, sperare in chissà cosa in questo momento storico delle competizioni in ballo, non sarebbe che controproducente ma godersela senza indugi si può eccome. Perché se appunto il Napoli di oggi è un’altra storia, immaginare che la possa anche riscrivere la storia sarà azzardato ma di certo non è sbagliato!