NAPOLI - C’è chi ringrazia, a modo suo, una squadra e chi un solo giocatore. Ma se nel primo caso, al di là della grammatica, ne esce un GRAZZIE che sa di retorica e di atto dovuto, nel secondo, è un ringraziamento che viene da cuore, quello dei tifosi del Napoli per capirci, che lo rivolgono tutto a Petagna. In mezzo, un bellissimo gol di Fabian che poco aveva fatto nei 40’ precedenti ma che riesce a fare la differenza sbloccando il risultato prima delle docce. Tocca poi al Genoa dell’ex Pandev, che per suo piede porta i rossoblu su un pareggio momentaneo, prima che il gol venga annullato e poi che affida a Cambiaso la rete del pareggio, quello vero. Scelta azzeccata di Spalletti è l’ingresso in corso d’opera dell’autore dell’1-2: è lui che ridona il sorriso a squadra e città, correggendo un 1-1 Genoa - Napoli che proprio non aveva senso, specie se la vittoria avrebbe significato, così come poi è stato, un bellissimo +5 sulla rivale delle rivali, che incassato l’addio del suo più grande affare (ora vai capendo in che senso se affare è stato…), perde contro l’Empoli, che non è esattamente il Real, definendo forse già dalla seconda il solco di un campionato che potrebbe realmente mettere tutti allo stesso start di partenza, consegnando alla fine la vittoria a chi l’avrà di fatto meritata. La questione è quindi presto centrata: il Napoli è in grado di percorrere la strada che potrebbe portarlo ad alzare un trofeo, IL trofeo? Allo stato dell’arte la direzione non è ancora stata presa: il gruppo c’è, anche se ancora formato da singoli che faticano a trovare un ruolo che sia deciso e non ibrido. Il mercato (come l’estate) sta finendo e se da un lato il non cedere pedine importanti (vedi Ounas o lo stesso Petagna), vale quasi quanto l’aver fatto un acquisto, dall’altro la famosa finestra di gennaio non è detto che non porti scompiglio. Gran parte dipenderà, è chiaro, dalle prossime partite e dal percorso che portata al mercato invernale. Intanto c’è tempo per godersi la vetta a punteggio pieno e preparare, complice la sosta, il ritorno al Maradona dove il Napoli di Spalletti ospiterà la Juve di Allegri. Due formazioni completamente diverse dalle ultime sfide, così come diverse erano le motivazioni e gli allenatori. Ma quel che è certo è che si vedrà una bella gara, col pubblico che finalmente è tornato a tifare e con il campo che è ancora più caldo.
di Napoli Magazine
30/08/2021 - 12:44
NAPOLI - C’è chi ringrazia, a modo suo, una squadra e chi un solo giocatore. Ma se nel primo caso, al di là della grammatica, ne esce un GRAZZIE che sa di retorica e di atto dovuto, nel secondo, è un ringraziamento che viene da cuore, quello dei tifosi del Napoli per capirci, che lo rivolgono tutto a Petagna. In mezzo, un bellissimo gol di Fabian che poco aveva fatto nei 40’ precedenti ma che riesce a fare la differenza sbloccando il risultato prima delle docce. Tocca poi al Genoa dell’ex Pandev, che per suo piede porta i rossoblu su un pareggio momentaneo, prima che il gol venga annullato e poi che affida a Cambiaso la rete del pareggio, quello vero. Scelta azzeccata di Spalletti è l’ingresso in corso d’opera dell’autore dell’1-2: è lui che ridona il sorriso a squadra e città, correggendo un 1-1 Genoa - Napoli che proprio non aveva senso, specie se la vittoria avrebbe significato, così come poi è stato, un bellissimo +5 sulla rivale delle rivali, che incassato l’addio del suo più grande affare (ora vai capendo in che senso se affare è stato…), perde contro l’Empoli, che non è esattamente il Real, definendo forse già dalla seconda il solco di un campionato che potrebbe realmente mettere tutti allo stesso start di partenza, consegnando alla fine la vittoria a chi l’avrà di fatto meritata. La questione è quindi presto centrata: il Napoli è in grado di percorrere la strada che potrebbe portarlo ad alzare un trofeo, IL trofeo? Allo stato dell’arte la direzione non è ancora stata presa: il gruppo c’è, anche se ancora formato da singoli che faticano a trovare un ruolo che sia deciso e non ibrido. Il mercato (come l’estate) sta finendo e se da un lato il non cedere pedine importanti (vedi Ounas o lo stesso Petagna), vale quasi quanto l’aver fatto un acquisto, dall’altro la famosa finestra di gennaio non è detto che non porti scompiglio. Gran parte dipenderà, è chiaro, dalle prossime partite e dal percorso che portata al mercato invernale. Intanto c’è tempo per godersi la vetta a punteggio pieno e preparare, complice la sosta, il ritorno al Maradona dove il Napoli di Spalletti ospiterà la Juve di Allegri. Due formazioni completamente diverse dalle ultime sfide, così come diverse erano le motivazioni e gli allenatori. Ma quel che è certo è che si vedrà una bella gara, col pubblico che finalmente è tornato a tifare e con il campo che è ancora più caldo.