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G-FACTOR - Lucariello su "NM": "ADL-Sarri, le parole che (non) ti ho detto"
12.01.2018 17:10 di Napoli Magazine

NAPOLI - Bruciare i tempi. Ed anche per sbaragliare i presunti possibili concorrenti che cominciano a farsi avanti per portare via da Napoli e dal Napoli, il timoniere Sarri. E’ il progetto che si è messo in testa il presidente De Laurentiis lanciato nell’operazione da lui ritenuta la più importante nell’immediato. ADL ha fretta ed ha messo da parte qualsiasi remora e qualsiasi riserva per tenere ancorato ai colori azzurri il tecnico toscano, dopo aver annusato l’aria: in giro ci sono club che non si spaventano affatto dell’importo fissato per la rescissione che Sarri può esercitare, otto milioni di euro che possono mandare in mille pezzi il contratto attuale in scadenza nel 2021. Ed ha rilanciato: sensibilmente sontuosa nei contenuti la proposta, fissata in un ingaggio di oltre quattro milioni di euro. D’altra parte tempo fa Sarri apertamente spiattellò ai quattro venti ciò che gli passava per la testa a proposito del suo futuro: “Adesso mi voglio arricchire”. Tra un bicchiere e l’altro di buonissimo rosso toscano la discussione fra il patron del club di Castel Volturno e l’allenatore napoletano di nascita al quale ADL ha prospettato gli altri incentivi particolari legati alla sua riconferma e che potrebbero determinare un ulteriore aumento dell’ingaggio, bonus per vittorie, piazzamenti, Champions, Coppa Italia e quant’altro. C’è anche l’impegno da parte del patron di proseguire nel cammino iniziato tre anni fa, attraverso progetti di lavoro di reciproca condivisione, pur nell’autonomia dei rispettivi ruoli e dei limiti imposti dai bilanci. Né sì, né no. Sarri non si è scomposto. Ha preso tempo. Rifletterà. Avrà i suoi buoni motivi per farlo, analizzando tutti gli aspetti della situazione. Non ignorando tra l’altro la precedenza assoluta che spetta alla stagione in corso, con la squadra lanciatissima sui binari del campionato. Ha preso il tempo necessario per approfondire tutti i dettagli, il mister, dettagli per nulla trascurabili, come lo stesso rapporto con il patron, talvolta nient’affatto idilliaco tenendo presente l’aspetto caratteriale dei due personaggi. ADL però si è mosso da autentico stratega, passando all’attacco nell’intenzione di anticipare qualsiasi possibile offerta proveniente da altre sponde, un modo come un altro per dire “quello che toccava a me di fare, l’ho fatto”, passando così la patata bollente nella mani di Sarri. Se ne saprà qualcosa all’inizio di marzo, se non prima, a meno di fatti nuovi.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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G-FACTOR - Lucariello su "NM": "ADL-Sarri, le parole che (non) ti ho detto"

di Napoli Magazine

12/01/2024 - 17:10

NAPOLI - Bruciare i tempi. Ed anche per sbaragliare i presunti possibili concorrenti che cominciano a farsi avanti per portare via da Napoli e dal Napoli, il timoniere Sarri. E’ il progetto che si è messo in testa il presidente De Laurentiis lanciato nell’operazione da lui ritenuta la più importante nell’immediato. ADL ha fretta ed ha messo da parte qualsiasi remora e qualsiasi riserva per tenere ancorato ai colori azzurri il tecnico toscano, dopo aver annusato l’aria: in giro ci sono club che non si spaventano affatto dell’importo fissato per la rescissione che Sarri può esercitare, otto milioni di euro che possono mandare in mille pezzi il contratto attuale in scadenza nel 2021. Ed ha rilanciato: sensibilmente sontuosa nei contenuti la proposta, fissata in un ingaggio di oltre quattro milioni di euro. D’altra parte tempo fa Sarri apertamente spiattellò ai quattro venti ciò che gli passava per la testa a proposito del suo futuro: “Adesso mi voglio arricchire”. Tra un bicchiere e l’altro di buonissimo rosso toscano la discussione fra il patron del club di Castel Volturno e l’allenatore napoletano di nascita al quale ADL ha prospettato gli altri incentivi particolari legati alla sua riconferma e che potrebbero determinare un ulteriore aumento dell’ingaggio, bonus per vittorie, piazzamenti, Champions, Coppa Italia e quant’altro. C’è anche l’impegno da parte del patron di proseguire nel cammino iniziato tre anni fa, attraverso progetti di lavoro di reciproca condivisione, pur nell’autonomia dei rispettivi ruoli e dei limiti imposti dai bilanci. Né sì, né no. Sarri non si è scomposto. Ha preso tempo. Rifletterà. Avrà i suoi buoni motivi per farlo, analizzando tutti gli aspetti della situazione. Non ignorando tra l’altro la precedenza assoluta che spetta alla stagione in corso, con la squadra lanciatissima sui binari del campionato. Ha preso il tempo necessario per approfondire tutti i dettagli, il mister, dettagli per nulla trascurabili, come lo stesso rapporto con il patron, talvolta nient’affatto idilliaco tenendo presente l’aspetto caratteriale dei due personaggi. ADL però si è mosso da autentico stratega, passando all’attacco nell’intenzione di anticipare qualsiasi possibile offerta proveniente da altre sponde, un modo come un altro per dire “quello che toccava a me di fare, l’ho fatto”, passando così la patata bollente nella mani di Sarri. Se ne saprà qualcosa all’inizio di marzo, se non prima, a meno di fatti nuovi.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

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