BUONI & CATTIVI
BUONI & CATTIVI - Bologna-Napoli, voto 7 a Higuain e 6.5 a Insigne
08.12.2015 15:55 di Napoli Magazine

NAPOLI - E’ finita con l’amaro che ti mangia il cuore, soprattutto perché sai che non è stata partita vera, e che non è stato un Napoli vero. Il rischio - il solito in cui cade la Napoli che ha il cuore azzurro – è che in 90’ si passi dall’esaltazione del Napoli in corsa per lo scudetto (non da solo, per carità) alla depressione del “sogno svanito”, alla critica feroce. Insomma la solita, antica altalena dei sentimenti, un giorno in cielo, quello dopo nella polvere. Questione di humus, e di maturità. A Bologna s’è capito che significa giocare da capolista, sia pur virtuale (l’Inter prima, aveva già giocato…): le avversarie giocano al 110%, come ha fatto il Bologna, mai così splendente. Se avesse giocato sempre così non sarebbe stato sul fondo…

Diciamo allora che a mente fredda (semifredda, va…) si può tranquillamente sviscerare il Napoli tiepidino che s’è visto al Dall’Ara. Partita che per gli azzurri è iniziata storta che più storta non si può, è proseguita ed è terminata stortissima: di quelle che, a parer nostro, puoi giocare mille volte e non si ripeteranno più: dal primo contrasto, dal primo rimbalzo della palla, dalla primissima giocata, qualunque fosse, di qualunque giocatore. E la papera di Reina sul 3-0 - erroraccio che il portierone finora non ha mai commesso, è una sorta di certificazione della tesi.

 

BUONI

 

Higuain 7 – In una partita da “5 politico” a tutti o quasi Gonzalone nostro nel coro azzurro va fuori tempo: una voce stonata, ma in positivo. Così ha piazzato la ‘solita doppietta’ quasi senza colpo ferire. Purtroppo stavolta è tornato ad arrabbiarsi con tutti, compagni e avversari, come faceva l’anno scorso. Ma quando ha messo il piedone sgraffignando il gol sulla prima palla utile, una volta di più è stato chiaro che è cane da tartufo-gol di gran pregio, grandissimo pregio. 14 gol in 15 partite, serve altro?

 

Insigne 6,5 – La vivacità non gli è mai mancata, purtroppo stavolta è stata un po’ fine a se stessa, ma per demerito della squadra, che non l’ha supportato come Lorenzinho da Fratta ha bisogno. Infine la chicca dell’assist gol a Higuain. Hagato da matti la giornata tiepida generale.

 

Hamsik 6 – Il suo il classicissimo ‘6 politico’. L’assist finale gli fa avere mezzo voto in più nel nostro pagellone.

 

CATTIVI

 

Jorginho 4 – Votaccio al di là dei suoi demeriti perché è uomo così fondamentale nella fase di coprire e ripartire che la sua giornata no è stata una delle principali ragioni del flop azzurro. Certo che avere sulla noce del collo il fiato caldo di quel tarantolato di Diawara (capito perché le big europee seguono il negretto guineano passo passo?) non dev’essere facile. Scommettiamo che le sue prossime notti saranno popolate da sogni con l’uomo nero che se lo tiene un anno intero?

 

Koulibaly 4,5 – Il pivottone nero resta così incerto tecnicamente che rischia lo svarione clamoroso se ogni giocata non gli riesce al 100%. Perciò ha bisogno di concentrazione pazzesca e non sia mai la perde. Ultimamente gli riusciva tutto al 110%, stavolta no. E patapunfete…

 

Reina 4  - Credeteci: scrivere il votaccio a Pepe/Peppe è stata una fatica. Da una parte eravamo sicuri che la scelta fosse giusta, obiettiva, dall’altra contemporaneamente eravamo quasi pentiti: perché Reina è Reina, non si scherza. Ma se una volta capita - una sola, Pepe, giuriamo, ma aiutaci tu… - ci sta perché ha sì guidato la difesa come sempre, ma diciamo che la direzione stavolta gli è venuta male e poi quella “gaffe” che è costata il 3-0 - della quale s’è subito preso la colpa (qui un big come sempre) – allora giustificano il votaccio. Non lo faremo più Pepe, ma dacci una mano…

 

 

Paolo Prestisimone

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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BUONI & CATTIVI - Bologna-Napoli, voto 7 a Higuain e 6.5 a Insigne

di Napoli Magazine

08/12/2024 - 15:55

NAPOLI - E’ finita con l’amaro che ti mangia il cuore, soprattutto perché sai che non è stata partita vera, e che non è stato un Napoli vero. Il rischio - il solito in cui cade la Napoli che ha il cuore azzurro – è che in 90’ si passi dall’esaltazione del Napoli in corsa per lo scudetto (non da solo, per carità) alla depressione del “sogno svanito”, alla critica feroce. Insomma la solita, antica altalena dei sentimenti, un giorno in cielo, quello dopo nella polvere. Questione di humus, e di maturità. A Bologna s’è capito che significa giocare da capolista, sia pur virtuale (l’Inter prima, aveva già giocato…): le avversarie giocano al 110%, come ha fatto il Bologna, mai così splendente. Se avesse giocato sempre così non sarebbe stato sul fondo…

Diciamo allora che a mente fredda (semifredda, va…) si può tranquillamente sviscerare il Napoli tiepidino che s’è visto al Dall’Ara. Partita che per gli azzurri è iniziata storta che più storta non si può, è proseguita ed è terminata stortissima: di quelle che, a parer nostro, puoi giocare mille volte e non si ripeteranno più: dal primo contrasto, dal primo rimbalzo della palla, dalla primissima giocata, qualunque fosse, di qualunque giocatore. E la papera di Reina sul 3-0 - erroraccio che il portierone finora non ha mai commesso, è una sorta di certificazione della tesi.

 

BUONI

 

Higuain 7 – In una partita da “5 politico” a tutti o quasi Gonzalone nostro nel coro azzurro va fuori tempo: una voce stonata, ma in positivo. Così ha piazzato la ‘solita doppietta’ quasi senza colpo ferire. Purtroppo stavolta è tornato ad arrabbiarsi con tutti, compagni e avversari, come faceva l’anno scorso. Ma quando ha messo il piedone sgraffignando il gol sulla prima palla utile, una volta di più è stato chiaro che è cane da tartufo-gol di gran pregio, grandissimo pregio. 14 gol in 15 partite, serve altro?

 

Insigne 6,5 – La vivacità non gli è mai mancata, purtroppo stavolta è stata un po’ fine a se stessa, ma per demerito della squadra, che non l’ha supportato come Lorenzinho da Fratta ha bisogno. Infine la chicca dell’assist gol a Higuain. Hagato da matti la giornata tiepida generale.

 

Hamsik 6 – Il suo il classicissimo ‘6 politico’. L’assist finale gli fa avere mezzo voto in più nel nostro pagellone.

 

CATTIVI

 

Jorginho 4 – Votaccio al di là dei suoi demeriti perché è uomo così fondamentale nella fase di coprire e ripartire che la sua giornata no è stata una delle principali ragioni del flop azzurro. Certo che avere sulla noce del collo il fiato caldo di quel tarantolato di Diawara (capito perché le big europee seguono il negretto guineano passo passo?) non dev’essere facile. Scommettiamo che le sue prossime notti saranno popolate da sogni con l’uomo nero che se lo tiene un anno intero?

 

Koulibaly 4,5 – Il pivottone nero resta così incerto tecnicamente che rischia lo svarione clamoroso se ogni giocata non gli riesce al 100%. Perciò ha bisogno di concentrazione pazzesca e non sia mai la perde. Ultimamente gli riusciva tutto al 110%, stavolta no. E patapunfete…

 

Reina 4  - Credeteci: scrivere il votaccio a Pepe/Peppe è stata una fatica. Da una parte eravamo sicuri che la scelta fosse giusta, obiettiva, dall’altra contemporaneamente eravamo quasi pentiti: perché Reina è Reina, non si scherza. Ma se una volta capita - una sola, Pepe, giuriamo, ma aiutaci tu… - ci sta perché ha sì guidato la difesa come sempre, ma diciamo che la direzione stavolta gli è venuta male e poi quella “gaffe” che è costata il 3-0 - della quale s’è subito preso la colpa (qui un big come sempre) – allora giustificano il votaccio. Non lo faremo più Pepe, ma dacci una mano…

 

 

Paolo Prestisimone

 

Napoli Magazine

 

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