BUONI & CATTIVI
BUONI & CATTIVI - Napoli-Frosinone, voto 10 a Gonzalo Higuain
16.05.2016 14:30 di Napoli Magazine

NAPOLI - Ubriachi di festa e gloria. Il risveglio del Napoli dopo l’abbuffata, appunto di gloria, sulla pelle ciociara  è di quelli dolci assai, anche più del previsto. Eppure ci eravamo preparati. La santa scaramanzia tenuta nella cuccia con la museruola: onestamente alla vigilia era molto difficile accreditare i bravi pastori di Stellone di chissà quale autorità che potesse diventare rischio vero alla Sarri band. Già felicemente retrocessi, i ciociari non osavano chiedere più di un’onorevole resa, magari senza troppi schiaffi. Di far punti non ci pensavano nemmeno. 

 

Poi era venuta quella strana partita nella quale gli azzurri tra crisi d’identità e stanchezza sia mentale che fisica balbettavano il loro solito calcio in punta di piedi e quasi sentivano odore di pareggio, ma il gollettino furbamente sgraffignato da Hamsik al 44’ aveva riportato tutti alla realtà. Cosicché nel secondo tempo la gara aveva ripreso i connotati reali, con gli azzurri e i tifosi che preparavano i fuochi d’artificio mentre Gonzalone nostro sul prato faceva i suoi fuochi d’artificio che stregavano per spettacolarità (la rovesciata/girata tanto bella che sapeva di leggenda) e la sostanza dei record.

 

Il giorno dopo l’abbuffata, allora ci pare giusto sfruttarlo per riflessioni e magari pianificare l’immediato futuro. E’ andata bene, per quello che era possibile, intendiamo per quello che la cannibalesca Juve ha lasciato a noialtri cortigiani più o meno sussiegosi. Sarri è stato anche il meno sussiegoso di tutti, ma rendiamoci conto che era un confronto impari o quasi; e non parliamo solo del solito fatturato: il Leicester ha spiegato al mondo che conta sì, ma con la faccia tosta, il cuore e il coraggio si possono ancora costruire miracoli. La nostra impresa è andata anche vicina, al succitato miracolo, ma è stata una lezione che tornerà utile nel futuro, se siam furbi. 

 

Noi che di acqua sotto i ponti, ahinoi, ne abbiamo vista passare tanta, diciamo che la goduria che ha dato questo campionato, le vittorie, le soddisfazioni, le imprese di Higuain e le lezioni di ‘O Mast’ Sarri sono un tesoro che sarebbe delittuoso sbattere in soffitta, dimenticarle e basta.

 

Torniamo all’ultimo ballo, al bello e al brutto che ci ha lasciato Napoli-Frosinone. I ciociari di Stellone volevano solo far onesta figura e l’hanno fatta. Ci avevano spaventato con quel primo tempo nel quale a fare harakiri era stato comunque il Napoli, troppo sofisticato e che “si giocava addosso”. Prima  l’espulsione e il restare in 10, poi lo scaltro gollettino di Hamsik che allo  scadere del primo tempo ha pesato come oro, anche di più. Da quel momento partita finita.

 

BUONI

 

Higuain 10 – Non buono, buonissimo, anche di più E quando lo dai più un voto così? Ha abbacinato tutti con la magia del gol in rovesciata/girata alla mezz’ora del secondo tempo, il suo 36esimo del campionato, quello del record, che cancellava Nordahl che regnava da 66 anni. Era stato la firma in calce all’impresa che voleva dire vittoria per 4-0 e Champions diretta. In ginocchio da te, Re Gonzalo, chissà quando ti/ci ricapiterà una cosa così: in alto i cuori, sono rivolti a te, Signore del gol.

 

Hamsik 8 – O capitano, o nostro capitano. L’enfasi, che odiamo, diventa quasi necessaria per giudicare il peso nei 90’ di Marekiaro. Segnatamente per quel suo gol del 45’ che abbiamo definito gollettino solo per la dinamica, ma che ha avuto l’effetto di un gollettone. Pesante come un macigno.  La chiave di tutto.

 

Allan 7 - E’ stato Ercolino sempre-in-piedi, come sempre. Ma i pupazzetti son parsi quelli che si indaffaravano (inutilmente) intorno…

 

CATTIVI

 

Assenti - Che non è un nuovo acquisto. Sì, forse Hysaj ha ‘forato’ all’inizio un pneumatico (un pallone) ed è rimasto in panne, ma in una serata celebrativa come quella, chi fa le pulci è un pulcioso. Sbaglieremo valutazioni o giudizi, certo, ma dopo un anno così lussureggiante l’insetticida, ringraziando Dio, non serve più.

 

 

Paolo Prestisimone

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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BUONI & CATTIVI - Napoli-Frosinone, voto 10 a Gonzalo Higuain

di Napoli Magazine

16/05/2024 - 14:30

NAPOLI - Ubriachi di festa e gloria. Il risveglio del Napoli dopo l’abbuffata, appunto di gloria, sulla pelle ciociara  è di quelli dolci assai, anche più del previsto. Eppure ci eravamo preparati. La santa scaramanzia tenuta nella cuccia con la museruola: onestamente alla vigilia era molto difficile accreditare i bravi pastori di Stellone di chissà quale autorità che potesse diventare rischio vero alla Sarri band. Già felicemente retrocessi, i ciociari non osavano chiedere più di un’onorevole resa, magari senza troppi schiaffi. Di far punti non ci pensavano nemmeno. 

 

Poi era venuta quella strana partita nella quale gli azzurri tra crisi d’identità e stanchezza sia mentale che fisica balbettavano il loro solito calcio in punta di piedi e quasi sentivano odore di pareggio, ma il gollettino furbamente sgraffignato da Hamsik al 44’ aveva riportato tutti alla realtà. Cosicché nel secondo tempo la gara aveva ripreso i connotati reali, con gli azzurri e i tifosi che preparavano i fuochi d’artificio mentre Gonzalone nostro sul prato faceva i suoi fuochi d’artificio che stregavano per spettacolarità (la rovesciata/girata tanto bella che sapeva di leggenda) e la sostanza dei record.

 

Il giorno dopo l’abbuffata, allora ci pare giusto sfruttarlo per riflessioni e magari pianificare l’immediato futuro. E’ andata bene, per quello che era possibile, intendiamo per quello che la cannibalesca Juve ha lasciato a noialtri cortigiani più o meno sussiegosi. Sarri è stato anche il meno sussiegoso di tutti, ma rendiamoci conto che era un confronto impari o quasi; e non parliamo solo del solito fatturato: il Leicester ha spiegato al mondo che conta sì, ma con la faccia tosta, il cuore e il coraggio si possono ancora costruire miracoli. La nostra impresa è andata anche vicina, al succitato miracolo, ma è stata una lezione che tornerà utile nel futuro, se siam furbi. 

 

Noi che di acqua sotto i ponti, ahinoi, ne abbiamo vista passare tanta, diciamo che la goduria che ha dato questo campionato, le vittorie, le soddisfazioni, le imprese di Higuain e le lezioni di ‘O Mast’ Sarri sono un tesoro che sarebbe delittuoso sbattere in soffitta, dimenticarle e basta.

 

Torniamo all’ultimo ballo, al bello e al brutto che ci ha lasciato Napoli-Frosinone. I ciociari di Stellone volevano solo far onesta figura e l’hanno fatta. Ci avevano spaventato con quel primo tempo nel quale a fare harakiri era stato comunque il Napoli, troppo sofisticato e che “si giocava addosso”. Prima  l’espulsione e il restare in 10, poi lo scaltro gollettino di Hamsik che allo  scadere del primo tempo ha pesato come oro, anche di più. Da quel momento partita finita.

 

BUONI

 

Higuain 10 – Non buono, buonissimo, anche di più E quando lo dai più un voto così? Ha abbacinato tutti con la magia del gol in rovesciata/girata alla mezz’ora del secondo tempo, il suo 36esimo del campionato, quello del record, che cancellava Nordahl che regnava da 66 anni. Era stato la firma in calce all’impresa che voleva dire vittoria per 4-0 e Champions diretta. In ginocchio da te, Re Gonzalo, chissà quando ti/ci ricapiterà una cosa così: in alto i cuori, sono rivolti a te, Signore del gol.

 

Hamsik 8 – O capitano, o nostro capitano. L’enfasi, che odiamo, diventa quasi necessaria per giudicare il peso nei 90’ di Marekiaro. Segnatamente per quel suo gol del 45’ che abbiamo definito gollettino solo per la dinamica, ma che ha avuto l’effetto di un gollettone. Pesante come un macigno.  La chiave di tutto.

 

Allan 7 - E’ stato Ercolino sempre-in-piedi, come sempre. Ma i pupazzetti son parsi quelli che si indaffaravano (inutilmente) intorno…

 

CATTIVI

 

Assenti - Che non è un nuovo acquisto. Sì, forse Hysaj ha ‘forato’ all’inizio un pneumatico (un pallone) ed è rimasto in panne, ma in una serata celebrativa come quella, chi fa le pulci è un pulcioso. Sbaglieremo valutazioni o giudizi, certo, ma dopo un anno così lussureggiante l’insetticida, ringraziando Dio, non serve più.

 

 

Paolo Prestisimone

 

Napoli Magazine

 

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