NAPOLI - Lo sapevo, se in un momento come questo, quando ancora si cercano e si estraggono morti dalle macerie del terremoto, vai a parlare di pallone, vai a studiare, approfittando della lunga sosta del campionato, le forze in campo e finisci per sentirti uno di quelli che vive di pane e pallone, che delle altre cose non si interessa perché sa solo di sport. Ci prendiamo il rischio proprio perché sappiamo che non è vero: causa la lunga sosta pro-Nazionale di Ventura è momento d’oro per farlo, a patto che chi ci legge lo sappia: è vero il contrario, morti e sussulti senza fine sono nel nostro quotidiano, come sono nel nostro quotidiano l’indignazione per le vignette satiriche di Charlie Hebdo. Quelle, siamo probabilmente troppo poco al passo col moderno pensare avanguardistico, non riusciamo ad apprezzarle, tutt’altro anzi. Scusateci.
Veniamo a noi, alla stagione calcistica che sarà, alla sua valutazione a bocce ferme. Non abbiamo cambiato idea: la Juventus ha due squadre che potrebbero vincere lo scudetto: Juve1 e Juve2. Per il popolo bianconero (solo per quello, per carità) la chiave, il brivido stagionale sarebbe quando le due squadre si dovessero affrontare (idea: facciamolo a Villar Perosa, meglio per tutti, no?).
Lasciando che i bianconeri si vincano il “loro”scudetto privato (brrrrrr, che emozione…) e siccome dietro di loro abbiamo la sensazione che non ci sia gran spazio per le cinesi/milanesi, dunque la Sarri band dovrebbe recitare ancora una volta il ruolo di principale aspirante alla corona di vice Juve; variabili impazzite a parte. Variabili, ripetiamo, per noi assai improbabili, che eventualmente possono germogliare dalla Champions bianconera o da qualche malaugurato infortunio.
Milan e Inter “cinesi” hanno sì tracciato la strada che molto probabilmente sarà per molte big, ma proprio perché troppo recenti di rivoluzioni, a meno di miracoli non saranno in grado di competere per il vertice assoluto bianconero e potrebbero avere qualche chanche per dar fastidio giusto al Napoli. Napoli che ci sembra abbia acquisito punti in stabilità e affidabilità. La perdita del sublime totem Higuain (ultima volta che lo nominiamo, parola d’onore) ha consentito a Sarri di distribuire le responsabilità e gli ha dato più versatilità e più armi, offensivamente parlando. Fermo restando che il pinnacolo Milik là in mezzo continui a fare il pivottone e a dominare -con la sua linearità-semplicità a quote alte. Il sogno/pronostico (più sogno, va…) di chi scrive è che come accadeva nei grandissimi Los Angeles Lakers della nostra gioventù cestistica, Milik possa fare il riferimento come lì faceva Kareem Abdul Jabbar aprendo la strada alle scorribande tutto talento e classe di Magic Johnson. Anche coach Sarri ce l’ha: questo Mertens sembra proprio Magic…
Paolo Prestisimone
Napoli Magazine
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
di Napoli Magazine
04/09/2024 - 18:54
NAPOLI - Lo sapevo, se in un momento come questo, quando ancora si cercano e si estraggono morti dalle macerie del terremoto, vai a parlare di pallone, vai a studiare, approfittando della lunga sosta del campionato, le forze in campo e finisci per sentirti uno di quelli che vive di pane e pallone, che delle altre cose non si interessa perché sa solo di sport. Ci prendiamo il rischio proprio perché sappiamo che non è vero: causa la lunga sosta pro-Nazionale di Ventura è momento d’oro per farlo, a patto che chi ci legge lo sappia: è vero il contrario, morti e sussulti senza fine sono nel nostro quotidiano, come sono nel nostro quotidiano l’indignazione per le vignette satiriche di Charlie Hebdo. Quelle, siamo probabilmente troppo poco al passo col moderno pensare avanguardistico, non riusciamo ad apprezzarle, tutt’altro anzi. Scusateci.
Veniamo a noi, alla stagione calcistica che sarà, alla sua valutazione a bocce ferme. Non abbiamo cambiato idea: la Juventus ha due squadre che potrebbero vincere lo scudetto: Juve1 e Juve2. Per il popolo bianconero (solo per quello, per carità) la chiave, il brivido stagionale sarebbe quando le due squadre si dovessero affrontare (idea: facciamolo a Villar Perosa, meglio per tutti, no?).
Lasciando che i bianconeri si vincano il “loro”scudetto privato (brrrrrr, che emozione…) e siccome dietro di loro abbiamo la sensazione che non ci sia gran spazio per le cinesi/milanesi, dunque la Sarri band dovrebbe recitare ancora una volta il ruolo di principale aspirante alla corona di vice Juve; variabili impazzite a parte. Variabili, ripetiamo, per noi assai improbabili, che eventualmente possono germogliare dalla Champions bianconera o da qualche malaugurato infortunio.
Milan e Inter “cinesi” hanno sì tracciato la strada che molto probabilmente sarà per molte big, ma proprio perché troppo recenti di rivoluzioni, a meno di miracoli non saranno in grado di competere per il vertice assoluto bianconero e potrebbero avere qualche chanche per dar fastidio giusto al Napoli. Napoli che ci sembra abbia acquisito punti in stabilità e affidabilità. La perdita del sublime totem Higuain (ultima volta che lo nominiamo, parola d’onore) ha consentito a Sarri di distribuire le responsabilità e gli ha dato più versatilità e più armi, offensivamente parlando. Fermo restando che il pinnacolo Milik là in mezzo continui a fare il pivottone e a dominare -con la sua linearità-semplicità a quote alte. Il sogno/pronostico (più sogno, va…) di chi scrive è che come accadeva nei grandissimi Los Angeles Lakers della nostra gioventù cestistica, Milik possa fare il riferimento come lì faceva Kareem Abdul Jabbar aprendo la strada alle scorribande tutto talento e classe di Magic Johnson. Anche coach Sarri ce l’ha: questo Mertens sembra proprio Magic…
Paolo Prestisimone
Napoli Magazine
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