BUONI & CATTIVI
BUONI & CATTIVI - Roma-Napoli, voto 8 a Koulibaly, 6.5 ad Albiol e Allan
26.04.2016 13:54 di Napoli Magazine

NAPOLI - La delusione ti mangia il cuore e ora il rischio più grande è che quella si  prenda città, squadra, ambiente e che perciò la delusione, assolutamente comprensibile, si impossessi di te che invece devi sì criticare ma anche ‘far squadra’, perché buttare a mare una stagione comunque bella. quello sì sarebbe peccato mortale. Il Napoli esce a pezzi dalla trasferta romana, frantumato nell’orgoglio e nella pratica, la Roma si prende i 3 punti all’ultimo respiro , quando neppure lei ci credeva più e ricaccia il Napoli indietro di due punti a 3 giornate dalla fine. Potrebbero essere sufficienti nella difesa del posto che vale l’accesso diretto alla Champions, diritto economicamente pesantissimo, si dice poco meno di 40 milioni.

 

A patto che il Napoli, appunto, non disperda il tesoretto dei due punti dai giallorossi di Spalletti, che hanno ottenuto lunedì il massimo, diciamo, col minimo sforzo.  Hanno sì attaccato per gran parte dei 90’, ma senza praticamente né creare chissà che, né dominare l’inerzia del match. Hanno  tenuto palla molto a lungo, ma la Sarri band c’ era, almeno per quel che riguarda la gestione della partita.  Né frizzi nè lazzi, solo massima concretezza, che lunedì significava tener i romani più lontani possibile da Reina. La  cosa funzionava: il Napoli non era in versione portaerei e neppure cacciatorpediniere, i cannoni erano tappati (Higuain chi l’ha visto, circondato dalla pattuglia difensiva di Spalletti?) e quelli che dovevano fare gli incursori (Mertens e Insigne innanzitutto) erano pure loro disinnescati dalla retroguardia romana.

 

Il risultato finale, il golletto-gollone al 90’ di Nainggollan, cambia del tutto la visione del match, che il Napoli aveva giocato nella giusta maniera, insomma limitando danni e rischi, se il triplice fischio fosse arrivato 2’ prima, e invece si ritrova scornato e dietro la lavagna per aver sbagliato il calcolo (del destino), per aver beccato gol e sconfitta quando aveva il cuore nello zucchero. Sì, vero, la Juve chi la prendeva, ma non era quello l’obiettivo principale, ma… ma… patapunfete, all’ultimissimo assalto arrivava il succitato golletto-gollone (dipende se lo si guarda con occhi azzurri, giallorossi, bianconeri), finiva la giostra e il mondo cadeva sulla capoccia napoletana: sconfitta, secondo posto (per oggi) addio, scudetto alla Juve. Serve altro? Giusto un sorso di veleno… Non è ancora il tempo di piangere la partecipazione alla Champions, si può ancora fare, anzi si deve. Ma il solo suo rinvio fa un male tremendo, Tremendo perché all’89’ non c’era…

 

BUONI

 

Koulibaly 8 – Era stato sontuoso il Faraone Nero della difesa. Un vero monarca, dominatore della situazione, su tutto e tutti. Tanto che sul taccuino degli appunti avevamo scritto 7,5, ma avrebbe pagato la piccola delusione sottopelle del golletto giallorosso, che non era stato certo colpa sua. Così gli lasciamo la prima votazione, a freddo. Di destro, sinistro, di testa, ha tappato da solo mille buchi, peraltro rilanciando, pensa te con piede di velluto, ispirando lanci e ripartenze, Speriamo, se vogliamo tenercelo dalla nostre bande, che qualche emiro che finanzia il calcio inglese, spagnolo o francese non l’abbia visto. Talmente dominante che gli si darebbe tutto lo spazio dei Buoni.

 

Albiol 6,5 – Che la velocità non sia il suo forte lo sappiamo da tempo, e difatti soffre (e molto) quando Perotti lo punta, e spesso lo salta pure. Però ha l’autorità e l’autorevolezza che gli riconosce la squadra per diventare punto di riferimento, difensivo e non solo. Di testa  è un’iradiddio, invalicabile.

 

Orsato 6,5 – Direzione assolutamente perfetta, autorevole senza mai “alzare la voce”, senza mai  usare il “lei non sa chi sono io” , insomma da vero fuoriclasse, qual è.

 

Allan 6,5 – Il suo lavoro, sporco e duro, lo fa sempre. C’è  stato tanto da faticare perché la mediana avversaria aveva numeri, qualità e quantità  ma lui, come i Sette Nani, si mette lo zaino in spalla e va. Sudore e note musicali: ”Andiam-andiam, andiamo-a-lavorà”.

 

CATTIVI

 

Ghoulam 5 – La stranezza di ‘sta partita è stata che nessuno ha giocato tanto male da finire da questa parte della lavagna. Ci va lui perché non solo non incide sulla sua fascia mancina come quasi sempre, non è riferimento offensivo, ma dietro ha passaggi a vuoto in marcatura. Forse buchi di concentrazione. Eh no, fratello d’Africa,  questo no… 

 

 

Paolo Prestisimone

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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BUONI & CATTIVI - Roma-Napoli, voto 8 a Koulibaly, 6.5 ad Albiol e Allan

di Napoli Magazine

26/04/2024 - 13:54

NAPOLI - La delusione ti mangia il cuore e ora il rischio più grande è che quella si  prenda città, squadra, ambiente e che perciò la delusione, assolutamente comprensibile, si impossessi di te che invece devi sì criticare ma anche ‘far squadra’, perché buttare a mare una stagione comunque bella. quello sì sarebbe peccato mortale. Il Napoli esce a pezzi dalla trasferta romana, frantumato nell’orgoglio e nella pratica, la Roma si prende i 3 punti all’ultimo respiro , quando neppure lei ci credeva più e ricaccia il Napoli indietro di due punti a 3 giornate dalla fine. Potrebbero essere sufficienti nella difesa del posto che vale l’accesso diretto alla Champions, diritto economicamente pesantissimo, si dice poco meno di 40 milioni.

 

A patto che il Napoli, appunto, non disperda il tesoretto dei due punti dai giallorossi di Spalletti, che hanno ottenuto lunedì il massimo, diciamo, col minimo sforzo.  Hanno sì attaccato per gran parte dei 90’, ma senza praticamente né creare chissà che, né dominare l’inerzia del match. Hanno  tenuto palla molto a lungo, ma la Sarri band c’ era, almeno per quel che riguarda la gestione della partita.  Né frizzi nè lazzi, solo massima concretezza, che lunedì significava tener i romani più lontani possibile da Reina. La  cosa funzionava: il Napoli non era in versione portaerei e neppure cacciatorpediniere, i cannoni erano tappati (Higuain chi l’ha visto, circondato dalla pattuglia difensiva di Spalletti?) e quelli che dovevano fare gli incursori (Mertens e Insigne innanzitutto) erano pure loro disinnescati dalla retroguardia romana.

 

Il risultato finale, il golletto-gollone al 90’ di Nainggollan, cambia del tutto la visione del match, che il Napoli aveva giocato nella giusta maniera, insomma limitando danni e rischi, se il triplice fischio fosse arrivato 2’ prima, e invece si ritrova scornato e dietro la lavagna per aver sbagliato il calcolo (del destino), per aver beccato gol e sconfitta quando aveva il cuore nello zucchero. Sì, vero, la Juve chi la prendeva, ma non era quello l’obiettivo principale, ma… ma… patapunfete, all’ultimissimo assalto arrivava il succitato golletto-gollone (dipende se lo si guarda con occhi azzurri, giallorossi, bianconeri), finiva la giostra e il mondo cadeva sulla capoccia napoletana: sconfitta, secondo posto (per oggi) addio, scudetto alla Juve. Serve altro? Giusto un sorso di veleno… Non è ancora il tempo di piangere la partecipazione alla Champions, si può ancora fare, anzi si deve. Ma il solo suo rinvio fa un male tremendo, Tremendo perché all’89’ non c’era…

 

BUONI

 

Koulibaly 8 – Era stato sontuoso il Faraone Nero della difesa. Un vero monarca, dominatore della situazione, su tutto e tutti. Tanto che sul taccuino degli appunti avevamo scritto 7,5, ma avrebbe pagato la piccola delusione sottopelle del golletto giallorosso, che non era stato certo colpa sua. Così gli lasciamo la prima votazione, a freddo. Di destro, sinistro, di testa, ha tappato da solo mille buchi, peraltro rilanciando, pensa te con piede di velluto, ispirando lanci e ripartenze, Speriamo, se vogliamo tenercelo dalla nostre bande, che qualche emiro che finanzia il calcio inglese, spagnolo o francese non l’abbia visto. Talmente dominante che gli si darebbe tutto lo spazio dei Buoni.

 

Albiol 6,5 – Che la velocità non sia il suo forte lo sappiamo da tempo, e difatti soffre (e molto) quando Perotti lo punta, e spesso lo salta pure. Però ha l’autorità e l’autorevolezza che gli riconosce la squadra per diventare punto di riferimento, difensivo e non solo. Di testa  è un’iradiddio, invalicabile.

 

Orsato 6,5 – Direzione assolutamente perfetta, autorevole senza mai “alzare la voce”, senza mai  usare il “lei non sa chi sono io” , insomma da vero fuoriclasse, qual è.

 

Allan 6,5 – Il suo lavoro, sporco e duro, lo fa sempre. C’è  stato tanto da faticare perché la mediana avversaria aveva numeri, qualità e quantità  ma lui, come i Sette Nani, si mette lo zaino in spalla e va. Sudore e note musicali: ”Andiam-andiam, andiamo-a-lavorà”.

 

CATTIVI

 

Ghoulam 5 – La stranezza di ‘sta partita è stata che nessuno ha giocato tanto male da finire da questa parte della lavagna. Ci va lui perché non solo non incide sulla sua fascia mancina come quasi sempre, non è riferimento offensivo, ma dietro ha passaggi a vuoto in marcatura. Forse buchi di concentrazione. Eh no, fratello d’Africa,  questo no… 

 

 

Paolo Prestisimone

 

Napoli Magazine

 

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