BUONI & CATTIVI
BUONI & CATTIVI - Torino-Napoli, in 5 prendono un 8 pieno!
10.05.2016 10:30 di Napoli Magazine

Non sappiamo se il nostro scetticismo della vigilia fosse saggia cautela, scaramanzia o proprio che il Napoli davvero non solo non ci convinceva, ma ci facesse paura perché lo vedevamo tremolante, incerto, insicuro, malfermo sulle sue stesse gambe che una volta erano gran propellente. Certo è che la sicurezza ci aveva abbandonato; cosicché più volte in quella bellissima prima ora di Torino-Napoli abbiamo dovuto stropicciarci gli occhi: i granata in un cantuccio, passivi, bloccati, inermi e gli azzurri splendenti dei giorni migliori a maramaldeggiare su di loro. Oddio, e che è successo abbiamo pensato: paure, affanni, stanchezza e appannamento non ci sono più? Invece c’erano ancora, solo che erano ben nascoste; sono ricomparse dopo il loro gol.

 

Ma tant’è, quella prima ora al ‘Grande Torino’ è stata tra le cose migliori anche del più bel Napoli dell’anno. Lo 0-3 non era però venuto e così lo strambo gollettino di sghimbescio di Bruno Perez ha riportato a galla paure e tremolio che si diceva; segno che il Napoli non è evidentemente guarito del tutto e c’è voluto poco a rimetterlo a letto col termometro in bocca, tremante non per l’ultimo freddo stagionale ma perché proprio se la stava facendo sotto: lui, pubblico e critica, tutti insieme. Comunque come Dio vuole, alla fine, benedetto, gli azzurri sono approdati al triplice fischio e praticamente (anche se non aritmeticamente) al santo secondo posto. 

 

E ora? Ora la pratica-Frosinone, sabato, al San Paolo. Checché 

ne dica Sarri (che fa il suo lavoro) rischi pochi o niente. Non vediamo come i ciociari possano rovinare la festa, meritata e già pronta. Certo, il match è da giocare e vincere, sperabilmente aiutando Higuain (33 gol) ad acchiappare Nordhal a 35, ma punto e basta, non esageriamo con la prudenza-scaramanzia trasformandola in schizofrenia...

 

BUONI

 

Higuain 8 – Iradiddio, come sempre. Anzi è sempre più il Signor Napoli: in platea e alle tv siamo tutti zitti ad applaudire e ringraziare. Trentatre gol: come vede e distrugge la porta avversaria lui nessuno, anzi mai nessuno a memoria d’uomo. Non sappiamo che altro aggettivo dargli: saccheggiati vocabolari ed enciclopedie. Il gol è stato una piccola chicca, l’ennesima, persino troppo facile e scontato quel piatto destro in gol. Il palo gli ha negato l’ennesima doppietta e l’avvicinamento al succitato record di Nordhal, così resta la rabbia per quelle tre maledette giornate di squalifica (ora Nordhal sarebbe già in saccoccia) e nient’altro: ci sta la passerella col Frosinone, magari sabato ne fa altri tre o quattro… Con lui perché porre limiti all’abbondanza che pare esagerata?

 

Hamsik 8 – Ha decisamente preso in mano la squadra, era qua, là e in ogni luogo contemporaneamente. Rischiamo la blasfemia con Marek, capitano dei nostri cuori. Assist, chiusure, contrasti, ripartenze. E che parlamm’ affà?

 

Sarri 8 – Sarà stato il suo essere ‘martello’, ma certo è che s’è rivisto il Napoli super concentrato e carico di autostima dei giorni migliori come non osavano sperare neanche i cuori più azzurri: ‘o Mast’ era in versione costruttore, anzi ricostruttore. Ora DeLa gli faccia un rinnovo come Dio comanda. Se l’è meritato. Senza le solite clausole capestro, ché se non glielo fa lui glielo fa qualche altro:  dietro la sua porta di casa c’è la fila.

 

Callejon 8 – Rischiamo ogni volta di ripeterci con la storia dell’Eurostar che lascia la stria di fumo e di bruciato. Ma intanto è così, stavolta ci ha messo anche il gol sull’assist di Marekiaro. Che vuoi di più dalla vita? Un posto in cabina reale? Già ce l’ha.

 

Koulibaly 8 – The Wall, il Muro, come sempre più di sempre. Il solito suggerimento a DeLa, se non l’ha già fatto: blindargli il contratto, come Higuain, perché il pivot nero cresce esponenzialmente partita dopo partita.

 

CATTIVI

 

Hysaj 5,5 – Per riempire la casella c’era da impersonare la strizza dell’ultima mezz’ora. Abbiamo scelto l’albanese per qualche affanno di troppo là dietro e perché negli spogliatoi dopo la partita è stato il più veloce a chiudersi nel cesso. Lui non usciva più, una ‘certa puzzetta’ sì…

 

 

Paolo Prestisimone

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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BUONI & CATTIVI - Torino-Napoli, in 5 prendono un 8 pieno!

di Napoli Magazine

10/05/2024 - 10:30

Non sappiamo se il nostro scetticismo della vigilia fosse saggia cautela, scaramanzia o proprio che il Napoli davvero non solo non ci convinceva, ma ci facesse paura perché lo vedevamo tremolante, incerto, insicuro, malfermo sulle sue stesse gambe che una volta erano gran propellente. Certo è che la sicurezza ci aveva abbandonato; cosicché più volte in quella bellissima prima ora di Torino-Napoli abbiamo dovuto stropicciarci gli occhi: i granata in un cantuccio, passivi, bloccati, inermi e gli azzurri splendenti dei giorni migliori a maramaldeggiare su di loro. Oddio, e che è successo abbiamo pensato: paure, affanni, stanchezza e appannamento non ci sono più? Invece c’erano ancora, solo che erano ben nascoste; sono ricomparse dopo il loro gol.

 

Ma tant’è, quella prima ora al ‘Grande Torino’ è stata tra le cose migliori anche del più bel Napoli dell’anno. Lo 0-3 non era però venuto e così lo strambo gollettino di sghimbescio di Bruno Perez ha riportato a galla paure e tremolio che si diceva; segno che il Napoli non è evidentemente guarito del tutto e c’è voluto poco a rimetterlo a letto col termometro in bocca, tremante non per l’ultimo freddo stagionale ma perché proprio se la stava facendo sotto: lui, pubblico e critica, tutti insieme. Comunque come Dio vuole, alla fine, benedetto, gli azzurri sono approdati al triplice fischio e praticamente (anche se non aritmeticamente) al santo secondo posto. 

 

E ora? Ora la pratica-Frosinone, sabato, al San Paolo. Checché 

ne dica Sarri (che fa il suo lavoro) rischi pochi o niente. Non vediamo come i ciociari possano rovinare la festa, meritata e già pronta. Certo, il match è da giocare e vincere, sperabilmente aiutando Higuain (33 gol) ad acchiappare Nordhal a 35, ma punto e basta, non esageriamo con la prudenza-scaramanzia trasformandola in schizofrenia...

 

BUONI

 

Higuain 8 – Iradiddio, come sempre. Anzi è sempre più il Signor Napoli: in platea e alle tv siamo tutti zitti ad applaudire e ringraziare. Trentatre gol: come vede e distrugge la porta avversaria lui nessuno, anzi mai nessuno a memoria d’uomo. Non sappiamo che altro aggettivo dargli: saccheggiati vocabolari ed enciclopedie. Il gol è stato una piccola chicca, l’ennesima, persino troppo facile e scontato quel piatto destro in gol. Il palo gli ha negato l’ennesima doppietta e l’avvicinamento al succitato record di Nordhal, così resta la rabbia per quelle tre maledette giornate di squalifica (ora Nordhal sarebbe già in saccoccia) e nient’altro: ci sta la passerella col Frosinone, magari sabato ne fa altri tre o quattro… Con lui perché porre limiti all’abbondanza che pare esagerata?

 

Hamsik 8 – Ha decisamente preso in mano la squadra, era qua, là e in ogni luogo contemporaneamente. Rischiamo la blasfemia con Marek, capitano dei nostri cuori. Assist, chiusure, contrasti, ripartenze. E che parlamm’ affà?

 

Sarri 8 – Sarà stato il suo essere ‘martello’, ma certo è che s’è rivisto il Napoli super concentrato e carico di autostima dei giorni migliori come non osavano sperare neanche i cuori più azzurri: ‘o Mast’ era in versione costruttore, anzi ricostruttore. Ora DeLa gli faccia un rinnovo come Dio comanda. Se l’è meritato. Senza le solite clausole capestro, ché se non glielo fa lui glielo fa qualche altro:  dietro la sua porta di casa c’è la fila.

 

Callejon 8 – Rischiamo ogni volta di ripeterci con la storia dell’Eurostar che lascia la stria di fumo e di bruciato. Ma intanto è così, stavolta ci ha messo anche il gol sull’assist di Marekiaro. Che vuoi di più dalla vita? Un posto in cabina reale? Già ce l’ha.

 

Koulibaly 8 – The Wall, il Muro, come sempre più di sempre. Il solito suggerimento a DeLa, se non l’ha già fatto: blindargli il contratto, come Higuain, perché il pivot nero cresce esponenzialmente partita dopo partita.

 

CATTIVI

 

Hysaj 5,5 – Per riempire la casella c’era da impersonare la strizza dell’ultima mezz’ora. Abbiamo scelto l’albanese per qualche affanno di troppo là dietro e perché negli spogliatoi dopo la partita è stato il più veloce a chiudersi nel cesso. Lui non usciva più, una ‘certa puzzetta’ sì…

 

 

Paolo Prestisimone

 

Napoli Magazine

 

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