BUONI & CATTIVI
BUONI & CATTIVI - Prestisimone: "Libertà di sogno", ecco i voti
15.06.2016 10:44 di Napoli Magazine

NAPOLI - Accidenti, che guaio: stiamo troppo bene, e come facciamo, adesso che si sono accorti di noi? L’operazione mascheramento o nascondino, chiamatela come volete, non si può più fare. Che sia bene o no si vedrà, certo è che ora si viaggerà a carte scoperte, ogni bluff è, ahinoi, vietato.

Il super inizio spariglia: l’Europeo s’è accorto di noi; la comodità del viaggio in maschera è finita. Germania, Spagna, Olanda, tutte e tutti lo sanno, magari non per il titolo ma a livello alto  c’è pure quell’Italietta che almeno in  quest’esordio col quotatissimo (perché?) Belgio è sembrata Italiona.  Cose da pazzi. Conte e soci adesso frenano, o almeno ci provano, ma  la giostra è partita: tutta Italia sogna gloria, e ora valla a fermare quella giostra dei sogni: difficilissimo, forse neanche giusto.

Il Belgio che sembrava dei Miracoli è stato ridimensionato di brutto:  la Conte Band non le ha segnato solo due gol. L’ha scornata, derisa, le ha detto in soldoni: ragazzi, si vince così, se davvero puntate in alto dovete imparare tanto, innanzitutto da noi che sappiamo come si fa. Dovete imparare innanzitutto ad essere umili, ché quel vostro atteggiamento spocchioso non vi porta da nessuna parte. Imparate a stare in campo, poi, se crescete, magari potete iniziare a camminare da soli. Per ora sennò rimediate scapaccioni e figuracce.

Non abbiamo ancora fatto niente – stanno ripetendo in coro giocatori e tecnici (e ci accodiamo anche noi critici) -  ma abbiamo dimostrato a tutti e anche a noi stessi che la strada è quella che stiamo percorrendo, poi vada come vada…

 

BUONI

 

Conte 8 – Il Maestro dei poveri. Ha cominciato dimostrando come si fa l’allenatore, innanzitutto motivando una squadra, facendola sentire Grande (la maiuscola non è un refuso) quando forse ancora non lo è, tant’è che si sente e si comporta ancora da apprendista, non certo da maestra. E’ uno dei segreti. Il taglio in faccia è stato perfetto, come se il regista di un masterpiece  avesse organizzato la scena d’accordo col costumista. Buon per il Chelsea, ma per il momento buon per noi. Abbiamo visto “la squadra di Conte”, fa sognare speriamo che nessuno ci svegli.

 

Bonucci 8 - Il Granatiere che diventa Artista. Metà Netzer metà Pirlo, il granatiere che sa usare il fioretto, il lancio del gol a Giaccherini è stato un fregio d’alta scuola pittorica: dal comandante della difesa di ferro  non te l’aspettavi e capisci tante cose, dallo strapotere Juve in poi…

 

De Rossi 8 – Se dovessimo trovare la trasposizione in campo del cittì, lui sarebbe perfetto per il ruolo. E’ proprio Conte sul campo, la sua controfigura, gli mancava solo uno sfregio sulla guancia alla Lee Van Cleef. Lo sapevamo, stiamo cadendo nella tentazione dell’Immaginifico a ogni costo. Ma ci sta, stavolta ci sta.

 

Giaccherini 7,5 – Ammettiamo, quello stop mancino sul gol ci ha stregato e conquistato. Il Podista, che non si ferma mai, che chiude, tappa, contrasta, rilancia, e soprattutto corre, corre, corre: stavolta ha fatto pure gol;  c’è ancora chi si chiede che ci faccia in nazionale?

 

CATTIVI

 

Darmian 5,5 -  Vedi che casino in una squadra di muratori se uno che fa solo il dover suo con cazzuola e cemento non fa anche il Giotto, almeno un po’? Finisce tra i cattivi come un carpentiere qualsiasi…

 

 

Paolo Prestisimone

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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15/06/2024 - 10:44

NAPOLI - Accidenti, che guaio: stiamo troppo bene, e come facciamo, adesso che si sono accorti di noi? L’operazione mascheramento o nascondino, chiamatela come volete, non si può più fare. Che sia bene o no si vedrà, certo è che ora si viaggerà a carte scoperte, ogni bluff è, ahinoi, vietato.

Il super inizio spariglia: l’Europeo s’è accorto di noi; la comodità del viaggio in maschera è finita. Germania, Spagna, Olanda, tutte e tutti lo sanno, magari non per il titolo ma a livello alto  c’è pure quell’Italietta che almeno in  quest’esordio col quotatissimo (perché?) Belgio è sembrata Italiona.  Cose da pazzi. Conte e soci adesso frenano, o almeno ci provano, ma  la giostra è partita: tutta Italia sogna gloria, e ora valla a fermare quella giostra dei sogni: difficilissimo, forse neanche giusto.

Il Belgio che sembrava dei Miracoli è stato ridimensionato di brutto:  la Conte Band non le ha segnato solo due gol. L’ha scornata, derisa, le ha detto in soldoni: ragazzi, si vince così, se davvero puntate in alto dovete imparare tanto, innanzitutto da noi che sappiamo come si fa. Dovete imparare innanzitutto ad essere umili, ché quel vostro atteggiamento spocchioso non vi porta da nessuna parte. Imparate a stare in campo, poi, se crescete, magari potete iniziare a camminare da soli. Per ora sennò rimediate scapaccioni e figuracce.

Non abbiamo ancora fatto niente – stanno ripetendo in coro giocatori e tecnici (e ci accodiamo anche noi critici) -  ma abbiamo dimostrato a tutti e anche a noi stessi che la strada è quella che stiamo percorrendo, poi vada come vada…

 

BUONI

 

Conte 8 – Il Maestro dei poveri. Ha cominciato dimostrando come si fa l’allenatore, innanzitutto motivando una squadra, facendola sentire Grande (la maiuscola non è un refuso) quando forse ancora non lo è, tant’è che si sente e si comporta ancora da apprendista, non certo da maestra. E’ uno dei segreti. Il taglio in faccia è stato perfetto, come se il regista di un masterpiece  avesse organizzato la scena d’accordo col costumista. Buon per il Chelsea, ma per il momento buon per noi. Abbiamo visto “la squadra di Conte”, fa sognare speriamo che nessuno ci svegli.

 

Bonucci 8 - Il Granatiere che diventa Artista. Metà Netzer metà Pirlo, il granatiere che sa usare il fioretto, il lancio del gol a Giaccherini è stato un fregio d’alta scuola pittorica: dal comandante della difesa di ferro  non te l’aspettavi e capisci tante cose, dallo strapotere Juve in poi…

 

De Rossi 8 – Se dovessimo trovare la trasposizione in campo del cittì, lui sarebbe perfetto per il ruolo. E’ proprio Conte sul campo, la sua controfigura, gli mancava solo uno sfregio sulla guancia alla Lee Van Cleef. Lo sapevamo, stiamo cadendo nella tentazione dell’Immaginifico a ogni costo. Ma ci sta, stavolta ci sta.

 

Giaccherini 7,5 – Ammettiamo, quello stop mancino sul gol ci ha stregato e conquistato. Il Podista, che non si ferma mai, che chiude, tappa, contrasta, rilancia, e soprattutto corre, corre, corre: stavolta ha fatto pure gol;  c’è ancora chi si chiede che ci faccia in nazionale?

 

CATTIVI

 

Darmian 5,5 -  Vedi che casino in una squadra di muratori se uno che fa solo il dover suo con cazzuola e cemento non fa anche il Giotto, almeno un po’? Finisce tra i cattivi come un carpentiere qualsiasi…

 

 

Paolo Prestisimone

 

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