BUONI & CATTIVI
BUONI & CATTIVI - Chievo-Napoli 0-1, voto 8 a Higuain e 7.5 a Sarri
27.10.2015 19:04 di Napoli Magazine

NAPOLI - Già, la corrente è proprio cambiata. Quella del Golfo di casa nostra ha fascino come quella delle Antille e porta lontano, al largo, molto al largo. Là dove il mare s’increspa, si agita, là dove veleggiano gli yacht importanti, quelli che costano milioni. Prova a tenere il mare in mezzo ai giganti anche il cacciatorpediniere azzurro con in tolda quello strano timoniere senza borchie d’oro e solo canottiera e cicca tra le dita ingiallite di nicotina che la ciurma chiama Sarri ‘o Mast e a cui obbedisce a testa bassa, fidandosi del comandante: che li porti dove vuole, loro si fidano e basta.

L’aria è definitivamente girata pochi giorni fa, sul campo ostile di Verona, là dove avevamo sempre raccolto amarezze, delusioni e pure insulti. La partita col Chievo non è stata una delle tante, perché lì c’è voluta sì la solita tecnica, c’è voluto il mostruoso Higuain di questi giorni, ma la svolta è stata la pazienza, quella che assegna la laurea da Vera Grande. Ci viene in mente il vecchio saggio made in Naples “Dicette ‘o pappice vicino a’ noce: ramm’ o tiemp’ ca te spertose”. Traduzione inutile, no?  Siamo su Napoli Magazine… Già, ‘o pappice è stato il Napoli, è stato Higuain, la noce era il Chievo, che nel primo tempo aveva chiuso il guscio e sembrava inespugnabile. Innervosirsi sarebbe stato fatale, ci eravamo vicinissimi. Ma avevamo appunto parlato di partita-svolta. E così è stato. Non ci son voluti tric-trac e putipù, c’è voluta una sola rete, sia pur formidabile, e la noce s’è spertusata.

 

BUONI

 

Higuain 8 – E come fai a dargli di meno anche e soprattutto pensando quello che significa averlo là davanti, pensando a quello che dà e darà? Indimenticabile e irripetibile il gesto tecnico del gol ammazza Chievo. E’ andato incontro al pallone senza controllarlo e metterselo sul piede giusto e nel modo giusto prima di battere a rete. No, quel tiro al volo nella direzione trasversale rispetto alla sua posizione di corsa e rispetto all’angolazione dalla quale veniva il pallone ha fatto saltar sulla sedia noi e anche chi vede calcio da una vita. Lo vedi, lo rivedi, schiacci rewind e rallenty fin quasi a rompere il proiettore, ma niente, non ci trovi la spiegazione al “come ha fatto”. Poi ammaini la bandiera bianca e ti rispondi: “Ha fatto gol perché lui è Higuain…”. Vagliello a dire a Bizzarri, le dita gli bruciano ancora…

 

Sarri 7,5 – Onore al merito. La mossa chiave di tutta la sua gestione è il riassetto e la sistemazione della difesa. Non ci stancheremo mai di ripetere che l’aver ridato dignità alla Banda del Buco è stata l’interruttore del successo col Chievo e del credito rinato, come e anche più dell’essere riuscito a ottenere quello che sta ottenendo da Higuain. Gol e sorrisi, li aveva legati insieme durante la preparazione; e gol e sorrisi sta avendo dal Pipita. I gol sono di Gonzalo, i sorrisi sono d’o “Mast” Sarri e di tutta Napoli.

 

Koulibaly 7  -  Vuoi vedere che tra un po’ arriva davvero l’uccellino che comincia a  cinguettare offerte dal PSG, dal Chelsea, dal Bayern come diceva Sarri per dargli autostima? Allora ‘o Mast mentiva, certo è che però il francesone là dietro è un muro di gomma. Tappa qui e là, addirittura lancia (e pure bene…). Delle due l’una: o non ci avevamo capito niente noi e la critica italiana oppure è passata la fatina e, di nascosto da tutti, ha fatto abracadabra.

 

CATTIVI

 

Callejon 5,5 –  Non un vero “cattivo” il buon “Calleti”, diciamo un meno bravo, và… Soprattuutto pensando quel che era  fino a poco fa. Certo che se ricomincia a fare il Callejon, De Laurentiis dovrà chiedere di giocare in 12. Troppa grazia, santo Napoli…, lascia stare, incontentabile di un cronista…  

 

 

Paolo Prestisimone

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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BUONI & CATTIVI - Chievo-Napoli 0-1, voto 8 a Higuain e 7.5 a Sarri

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27/10/2024 - 19:04

NAPOLI - Già, la corrente è proprio cambiata. Quella del Golfo di casa nostra ha fascino come quella delle Antille e porta lontano, al largo, molto al largo. Là dove il mare s’increspa, si agita, là dove veleggiano gli yacht importanti, quelli che costano milioni. Prova a tenere il mare in mezzo ai giganti anche il cacciatorpediniere azzurro con in tolda quello strano timoniere senza borchie d’oro e solo canottiera e cicca tra le dita ingiallite di nicotina che la ciurma chiama Sarri ‘o Mast e a cui obbedisce a testa bassa, fidandosi del comandante: che li porti dove vuole, loro si fidano e basta.

L’aria è definitivamente girata pochi giorni fa, sul campo ostile di Verona, là dove avevamo sempre raccolto amarezze, delusioni e pure insulti. La partita col Chievo non è stata una delle tante, perché lì c’è voluta sì la solita tecnica, c’è voluto il mostruoso Higuain di questi giorni, ma la svolta è stata la pazienza, quella che assegna la laurea da Vera Grande. Ci viene in mente il vecchio saggio made in Naples “Dicette ‘o pappice vicino a’ noce: ramm’ o tiemp’ ca te spertose”. Traduzione inutile, no?  Siamo su Napoli Magazine… Già, ‘o pappice è stato il Napoli, è stato Higuain, la noce era il Chievo, che nel primo tempo aveva chiuso il guscio e sembrava inespugnabile. Innervosirsi sarebbe stato fatale, ci eravamo vicinissimi. Ma avevamo appunto parlato di partita-svolta. E così è stato. Non ci son voluti tric-trac e putipù, c’è voluta una sola rete, sia pur formidabile, e la noce s’è spertusata.

 

BUONI

 

Higuain 8 – E come fai a dargli di meno anche e soprattutto pensando quello che significa averlo là davanti, pensando a quello che dà e darà? Indimenticabile e irripetibile il gesto tecnico del gol ammazza Chievo. E’ andato incontro al pallone senza controllarlo e metterselo sul piede giusto e nel modo giusto prima di battere a rete. No, quel tiro al volo nella direzione trasversale rispetto alla sua posizione di corsa e rispetto all’angolazione dalla quale veniva il pallone ha fatto saltar sulla sedia noi e anche chi vede calcio da una vita. Lo vedi, lo rivedi, schiacci rewind e rallenty fin quasi a rompere il proiettore, ma niente, non ci trovi la spiegazione al “come ha fatto”. Poi ammaini la bandiera bianca e ti rispondi: “Ha fatto gol perché lui è Higuain…”. Vagliello a dire a Bizzarri, le dita gli bruciano ancora…

 

Sarri 7,5 – Onore al merito. La mossa chiave di tutta la sua gestione è il riassetto e la sistemazione della difesa. Non ci stancheremo mai di ripetere che l’aver ridato dignità alla Banda del Buco è stata l’interruttore del successo col Chievo e del credito rinato, come e anche più dell’essere riuscito a ottenere quello che sta ottenendo da Higuain. Gol e sorrisi, li aveva legati insieme durante la preparazione; e gol e sorrisi sta avendo dal Pipita. I gol sono di Gonzalo, i sorrisi sono d’o “Mast” Sarri e di tutta Napoli.

 

Koulibaly 7  -  Vuoi vedere che tra un po’ arriva davvero l’uccellino che comincia a  cinguettare offerte dal PSG, dal Chelsea, dal Bayern come diceva Sarri per dargli autostima? Allora ‘o Mast mentiva, certo è che però il francesone là dietro è un muro di gomma. Tappa qui e là, addirittura lancia (e pure bene…). Delle due l’una: o non ci avevamo capito niente noi e la critica italiana oppure è passata la fatina e, di nascosto da tutti, ha fatto abracadabra.

 

CATTIVI

 

Callejon 5,5 –  Non un vero “cattivo” il buon “Calleti”, diciamo un meno bravo, và… Soprattuutto pensando quel che era  fino a poco fa. Certo che se ricomincia a fare il Callejon, De Laurentiis dovrà chiedere di giocare in 12. Troppa grazia, santo Napoli…, lascia stare, incontentabile di un cronista…  

 

 

Paolo Prestisimone

 

Napoli Magazine

 

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