BUONI & CATTIVI
BUONI & CATTIVI - Genoa-Napoli, voto 7 a Mertens e 4,5 a Doveri
03.11.2015 23:04 di Napoli Magazine

NAPOLI - Non è sempre primavera. E così Gasperini ha ‘incartato’ Sarri strappando lo 0-0. La bruttina anzichenò sfida di Marassi, per gli azzurri, costretti a fermare la poderosa striscia vincente, ha avuto un sapore un po’ amaro: il super-Napoli ci aveva fatto fare la bocca (troppo) buona. Ma capita, capita di farsi piacere un boccone amaro, che è diventato amaro per il gran lusso cui la Sarri-band ci aveva abituati. E allora meglio buttarlo giù tutt’insieme quel boccone, senza farlo star troppo in bocca a rovinare le papille gustative; e poi pane e salame può esser persino meglio di caviale e champagne. ‘O Mast Sarri, più aduso a pane-e-salame, aveva appunto viziato Napoli a caviale e champagne. Un piatto che non è detto che non possa tornare, ma non è certo scandaloso se non viene ripetuto ogni partita e poi se il pane è fresco e il salame (napoletano, ovvio) è di qualità, non è da buttar via, anzi. Senza voler cadere nel trappolone del vittimismo napoletano resta però sulla pelle il fastidio (diciamo fastidio…) del ‘nessun rigore’ a favore finora in tutta la stagione, strano per una squadra che attacca a spron battuto per 95 minuti a domenica e sta sempre “là davanti”. Strano anche perché a Genova, Doveri il rigore non l’ha concesso probabilmente solo perché Higuain ha troppo accentuato la caduta traendo in inganno il direttore di gara. Gonzalo è un marcantonio e quella caduta a braccia alte solo per una mano sulla spalla… Peccato. Il resto? Il resto è stato nel terreno di gioco infame per chi fa del palleggio il suo punto di forza, nel feroce pressing con raddoppi genoano, nel loro spasmodico correre e chiudersi-chiudersi-chiudersi e in un Napoli non splendente, affamato e determinato come sempre. Ma un pareggio su un campo tosto giocando contro una squadra in formissima e ben guidata ci può stare e non è un dramma.

 

BUONI 

 

La linea difensiva 7 – E’ da un po’ che ci prudevano le mani per scriver bene di loro, ridare dignità e sancire il ritorno di quella che per mesi avevamo battezzato ‘Banda del Buco’. Poi Sarri ha “fatto un culo così” a Reina, Albiol, Koulibaly, Hysaj e  Ghoulam, allenamenti e schemi su schemi, ripetuti all’infinito. Per loro una noia mortale, per il Napoli il punto focale dal quale ripartire. Un gol subito nelle ultime 10 partite, anche domenica a Genova non 1-pericolo-1. Accipicchia: la ormai ex Banda del Buco è diventata la Trincea di Fort Alamo. Una trasformazione da paura, paura per le avversarie. Complimenti a Sarri, ma complimenti anche a loro.

 

Mertens 7 – Ispiratissimo, pieno di voglia di prendere a schiaffi la squadra troppo addormentata, quasi irriconoscibile. Così il ragazzotto belga ha  fatto quel che gli riesce meglio, palla a terra ha puntato l’avversario diretto  e lo ha saltato inventando occasioni per i compagni. Solo che stavolta quei compagni latitavano e siccome non gli veniva l’occasione per finalizzare era costretto ad abbassare il capoccione e rassegnarsi, fin quando non ha fatto crack ed è stato costretto alla ritirata forzata per un muscolo dolorante. Speriamo recuperi per la prossima, Insigne o non Insigne.

 

Allan 6,5 – Si fa il solito c…. ops, si può dire? Forse così no, però se lo fa, con poco costrutto per lui e per il Napoli. Gasperini gli mette bulldog alle caviglie per stremarlo, ci riesce.

 

CATTIVI

 

Doveri 4,5 – Non aveva arbitrato complessivamente male ma non ha visto il rigore, che c’era, su Higuain ed era pure bello grosso. Lo tradisce forse la scena madre di Gonzalo che accentua troppo la caduta. Ma sbaglia, accidenti se sbaglia. Ed è errore pesante.

 

Hamsik 5 – Per quel che ha fatto merita anche 6 o persin di più, ma quel che “non ha fatto” (e intendiamo il gol sul sublime assist col cucchiaio di Insigne a un quarto d’ora dalla fine) meriterebbe 3. Il 5 finale è l‘amara media…

 

Callejon 5 – Un paio di ciabattate non da lui, qualche tiepida copertura. Ecco l’aggettivo giusto: tiepido. Il Napoli, dopo tanto tempo non esaltante, lui l’ha impersonato alla perfezione.

 

Sarri 5 – “Ci è mancato solo il c.”, dirà alla fine. Non è vero “Mast”, ti adoriamo, ma non è vero. Certo, un gollettino poteva starci, ma dopo tanto tempo stavolta è mancato il sacro fuoco, quello che incendiava di passione e d’amore Napoli e che faceva domandare al calcio italiano che miracolo avesse fatto. Riapri il libro delle favole, mister, mica è finita, anzi... 

 

 

Paolo Prestisimone

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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BUONI & CATTIVI - Genoa-Napoli, voto 7 a Mertens e 4,5 a Doveri

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03/11/2024 - 23:04

NAPOLI - Non è sempre primavera. E così Gasperini ha ‘incartato’ Sarri strappando lo 0-0. La bruttina anzichenò sfida di Marassi, per gli azzurri, costretti a fermare la poderosa striscia vincente, ha avuto un sapore un po’ amaro: il super-Napoli ci aveva fatto fare la bocca (troppo) buona. Ma capita, capita di farsi piacere un boccone amaro, che è diventato amaro per il gran lusso cui la Sarri-band ci aveva abituati. E allora meglio buttarlo giù tutt’insieme quel boccone, senza farlo star troppo in bocca a rovinare le papille gustative; e poi pane e salame può esser persino meglio di caviale e champagne. ‘O Mast Sarri, più aduso a pane-e-salame, aveva appunto viziato Napoli a caviale e champagne. Un piatto che non è detto che non possa tornare, ma non è certo scandaloso se non viene ripetuto ogni partita e poi se il pane è fresco e il salame (napoletano, ovvio) è di qualità, non è da buttar via, anzi. Senza voler cadere nel trappolone del vittimismo napoletano resta però sulla pelle il fastidio (diciamo fastidio…) del ‘nessun rigore’ a favore finora in tutta la stagione, strano per una squadra che attacca a spron battuto per 95 minuti a domenica e sta sempre “là davanti”. Strano anche perché a Genova, Doveri il rigore non l’ha concesso probabilmente solo perché Higuain ha troppo accentuato la caduta traendo in inganno il direttore di gara. Gonzalo è un marcantonio e quella caduta a braccia alte solo per una mano sulla spalla… Peccato. Il resto? Il resto è stato nel terreno di gioco infame per chi fa del palleggio il suo punto di forza, nel feroce pressing con raddoppi genoano, nel loro spasmodico correre e chiudersi-chiudersi-chiudersi e in un Napoli non splendente, affamato e determinato come sempre. Ma un pareggio su un campo tosto giocando contro una squadra in formissima e ben guidata ci può stare e non è un dramma.

 

BUONI 

 

La linea difensiva 7 – E’ da un po’ che ci prudevano le mani per scriver bene di loro, ridare dignità e sancire il ritorno di quella che per mesi avevamo battezzato ‘Banda del Buco’. Poi Sarri ha “fatto un culo così” a Reina, Albiol, Koulibaly, Hysaj e  Ghoulam, allenamenti e schemi su schemi, ripetuti all’infinito. Per loro una noia mortale, per il Napoli il punto focale dal quale ripartire. Un gol subito nelle ultime 10 partite, anche domenica a Genova non 1-pericolo-1. Accipicchia: la ormai ex Banda del Buco è diventata la Trincea di Fort Alamo. Una trasformazione da paura, paura per le avversarie. Complimenti a Sarri, ma complimenti anche a loro.

 

Mertens 7 – Ispiratissimo, pieno di voglia di prendere a schiaffi la squadra troppo addormentata, quasi irriconoscibile. Così il ragazzotto belga ha  fatto quel che gli riesce meglio, palla a terra ha puntato l’avversario diretto  e lo ha saltato inventando occasioni per i compagni. Solo che stavolta quei compagni latitavano e siccome non gli veniva l’occasione per finalizzare era costretto ad abbassare il capoccione e rassegnarsi, fin quando non ha fatto crack ed è stato costretto alla ritirata forzata per un muscolo dolorante. Speriamo recuperi per la prossima, Insigne o non Insigne.

 

Allan 6,5 – Si fa il solito c…. ops, si può dire? Forse così no, però se lo fa, con poco costrutto per lui e per il Napoli. Gasperini gli mette bulldog alle caviglie per stremarlo, ci riesce.

 

CATTIVI

 

Doveri 4,5 – Non aveva arbitrato complessivamente male ma non ha visto il rigore, che c’era, su Higuain ed era pure bello grosso. Lo tradisce forse la scena madre di Gonzalo che accentua troppo la caduta. Ma sbaglia, accidenti se sbaglia. Ed è errore pesante.

 

Hamsik 5 – Per quel che ha fatto merita anche 6 o persin di più, ma quel che “non ha fatto” (e intendiamo il gol sul sublime assist col cucchiaio di Insigne a un quarto d’ora dalla fine) meriterebbe 3. Il 5 finale è l‘amara media…

 

Callejon 5 – Un paio di ciabattate non da lui, qualche tiepida copertura. Ecco l’aggettivo giusto: tiepido. Il Napoli, dopo tanto tempo non esaltante, lui l’ha impersonato alla perfezione.

 

Sarri 5 – “Ci è mancato solo il c.”, dirà alla fine. Non è vero “Mast”, ti adoriamo, ma non è vero. Certo, un gollettino poteva starci, ma dopo tanto tempo stavolta è mancato il sacro fuoco, quello che incendiava di passione e d’amore Napoli e che faceva domandare al calcio italiano che miracolo avesse fatto. Riapri il libro delle favole, mister, mica è finita, anzi... 

 

 

Paolo Prestisimone

 

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