BUONI & CATTIVI
BUONI & CATTIVI - Juventus-Napoli, voto 6.5 a Koulibaly ed Albiol
15.02.2016 20:41 di Napoli Magazine

NAPOLI - Dice: vabbé, ormai ci siete abituati… Sarà anche vero, ma mica è una buona ragione per impacchettare i sogni e ancora una volta buttarli a mare... La vecchia filosofia di vita partenopea ci viene in soccorso: tocca piegarsi agli eventi, rassegnarsi, visto che ormai non puoi far nulla per cambiarli e ingoiare il boccone indigesto. Solo che stavolta è amaro per davvero. Per di più per come è maturato sa di beffa. E quando la beffa si somma all’amaro ci vuole un digestivo di quelli forti, sennò hai voglia di buttar giù acqua: son passate parecchie ore, rischi di gonfiarti d’acqua e il boccone di quell’1-0 non va giù. Certo, devi ingoiarlo per forza, ma è il modo peggiore perché devi farlo in fretta, più lo tieni tra le gengive più l‘amaro cresce. Stavolta serviva qualcosa in più della prestazione sufficiente, perché non era, appunto, una partita qualsiasi. Invece guardi le pagelle e scopri che è andata bene, sufficientemente bene per tutti, e basta... Ti aggrappi all’idea che non sia finita qui. Giusto, perché è vero. E hai una convinzione che non avevi: il Napoli c’è davvero. Non è più una roba da ‘tifosi a prescindere’, di quelli che sperano oltre ogni logica perché li spinge l’amore più cieco che ci sia. Stavolta no, stavolta è diverso.  Stavolta torniamo da Torino con la certezza che, come dice  Sarri, la Juve sarà anche più forte (e lo è) ma anima e cuore giocano una partita a parte. Per dirla tutta: abbiamo visto i tifosi juventini in piazza il giorno dopo: vincenti ma tristi, sembravano quasi come rassegnati alla vittoria. Contemporaneamente abbiamo visto e sentito cori, fuochi d’artificio e striscioni grondanti d’entusiasmo all’aeroporto di Capodichino per la squadra che tornava sconfitta: forse per far coraggio a Higuain e soci, ma anche a se stessi. Una posizione di debolezza - se vista con occhio snob, settentrionale - di forza se vista dall’occhio meridionale, occhio napoletano. La verità sta nel mezzo: è contemporaneamente forza e debolezza. Ma non ci possiamo far niente: siamo meridionali, siamo napoletani e addolciamo con l’amore la rassegnazione alla sconfitta. Fa parte di noi.

 

BUONI

 

Koulibaly 6,5 – Il bronzo di Posillipo ha la testa che viene fuori dalle acque turbolente dello Stadium. Non solo perché è 1,90 e passa, ormai ha acquisito una tale maturità e un tal credito in se stesso, una tale autostima, che corre e contrasta sul velluto, in scioltezza. Cresce, cresce, cresce: puoi fermarti, bellu guaglione nero, dove vuoi arrivare? La giocata decisiva di Zaza però lo trova impreparato e siccome è poco reattivo nel breve, quello gli scappa e va a fare il gol chiave. Un peccato nell’occasione mortale: anche il Bronzo di Ria… pardon, di Posillipo ha un buco nero (già e di che colore vuoi che sia?).

 

Albiol 6,5 – Bene e poco più. Ma in queste partite non basta far bene: ci vuole, come detto, altro. Lui invece fa il suo, in più, purtroppo per lui, ci ha messo generosamente la gamba per fermare lo shoot di Zaza e col suo tocco involontario la parabola del bianconero diventa imprendibile per Reina, accidenti. Il Grande Capo della difesa può prendersela solo con Manitù.

 

CATTIVI

 

Insigne 5,5 – Lorenzinho stava troppo bene per fare una partita non-buona e basta. A lui piace eccellere, stare nel gruppo dei ‘discreti’ non è sufficiente. Così ci mette poco: gli basta fare il calcio un po’ troppo cieco e individualista, quando crede troppo in se stesso, e… patatrac, la frittata è fatta. Ci scommettiamo: a lui per primo.

 

Jorginho 5,5 – Sbaglia partita dopo un bel pò di prestazioni di livello, a volte anche gran livello. Proprio per questo motivo gli si incollano alle terga i mastini più cattivi e rognosi e lui mostra di soffrire l’impossibilità di avere quel secondo in più per  dar via la palla innescando le ripartenze come sempre. Allegri insomma svela come si va a spegnere la miccia Napoli. Il guaio è che ora lo sanno tutti: ‘O Mast Sarri, pensaci tu, contromossa serve urgentemente.

 

Higuain 5,5 – C’era, abbiam scoperto alla fine, e solo perché digrignava i denti con tutti i compari di reparto, come faceva soprattutto l’anno scorso; segno che quando va in difficoltà se la prende coi compagni. Costruirgli la gabbia intorno, tutti con frusta e scopa la mossa d’Allegri. Altra brutta scoperta: se lo prendi con le maniere forti si annulla da solo.

 

 

Paolo Prestisimone

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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BUONI & CATTIVI - Juventus-Napoli, voto 6.5 a Koulibaly ed Albiol

di Napoli Magazine

15/02/2024 - 20:41

NAPOLI - Dice: vabbé, ormai ci siete abituati… Sarà anche vero, ma mica è una buona ragione per impacchettare i sogni e ancora una volta buttarli a mare... La vecchia filosofia di vita partenopea ci viene in soccorso: tocca piegarsi agli eventi, rassegnarsi, visto che ormai non puoi far nulla per cambiarli e ingoiare il boccone indigesto. Solo che stavolta è amaro per davvero. Per di più per come è maturato sa di beffa. E quando la beffa si somma all’amaro ci vuole un digestivo di quelli forti, sennò hai voglia di buttar giù acqua: son passate parecchie ore, rischi di gonfiarti d’acqua e il boccone di quell’1-0 non va giù. Certo, devi ingoiarlo per forza, ma è il modo peggiore perché devi farlo in fretta, più lo tieni tra le gengive più l‘amaro cresce. Stavolta serviva qualcosa in più della prestazione sufficiente, perché non era, appunto, una partita qualsiasi. Invece guardi le pagelle e scopri che è andata bene, sufficientemente bene per tutti, e basta... Ti aggrappi all’idea che non sia finita qui. Giusto, perché è vero. E hai una convinzione che non avevi: il Napoli c’è davvero. Non è più una roba da ‘tifosi a prescindere’, di quelli che sperano oltre ogni logica perché li spinge l’amore più cieco che ci sia. Stavolta no, stavolta è diverso.  Stavolta torniamo da Torino con la certezza che, come dice  Sarri, la Juve sarà anche più forte (e lo è) ma anima e cuore giocano una partita a parte. Per dirla tutta: abbiamo visto i tifosi juventini in piazza il giorno dopo: vincenti ma tristi, sembravano quasi come rassegnati alla vittoria. Contemporaneamente abbiamo visto e sentito cori, fuochi d’artificio e striscioni grondanti d’entusiasmo all’aeroporto di Capodichino per la squadra che tornava sconfitta: forse per far coraggio a Higuain e soci, ma anche a se stessi. Una posizione di debolezza - se vista con occhio snob, settentrionale - di forza se vista dall’occhio meridionale, occhio napoletano. La verità sta nel mezzo: è contemporaneamente forza e debolezza. Ma non ci possiamo far niente: siamo meridionali, siamo napoletani e addolciamo con l’amore la rassegnazione alla sconfitta. Fa parte di noi.

 

BUONI

 

Koulibaly 6,5 – Il bronzo di Posillipo ha la testa che viene fuori dalle acque turbolente dello Stadium. Non solo perché è 1,90 e passa, ormai ha acquisito una tale maturità e un tal credito in se stesso, una tale autostima, che corre e contrasta sul velluto, in scioltezza. Cresce, cresce, cresce: puoi fermarti, bellu guaglione nero, dove vuoi arrivare? La giocata decisiva di Zaza però lo trova impreparato e siccome è poco reattivo nel breve, quello gli scappa e va a fare il gol chiave. Un peccato nell’occasione mortale: anche il Bronzo di Ria… pardon, di Posillipo ha un buco nero (già e di che colore vuoi che sia?).

 

Albiol 6,5 – Bene e poco più. Ma in queste partite non basta far bene: ci vuole, come detto, altro. Lui invece fa il suo, in più, purtroppo per lui, ci ha messo generosamente la gamba per fermare lo shoot di Zaza e col suo tocco involontario la parabola del bianconero diventa imprendibile per Reina, accidenti. Il Grande Capo della difesa può prendersela solo con Manitù.

 

CATTIVI

 

Insigne 5,5 – Lorenzinho stava troppo bene per fare una partita non-buona e basta. A lui piace eccellere, stare nel gruppo dei ‘discreti’ non è sufficiente. Così ci mette poco: gli basta fare il calcio un po’ troppo cieco e individualista, quando crede troppo in se stesso, e… patatrac, la frittata è fatta. Ci scommettiamo: a lui per primo.

 

Jorginho 5,5 – Sbaglia partita dopo un bel pò di prestazioni di livello, a volte anche gran livello. Proprio per questo motivo gli si incollano alle terga i mastini più cattivi e rognosi e lui mostra di soffrire l’impossibilità di avere quel secondo in più per  dar via la palla innescando le ripartenze come sempre. Allegri insomma svela come si va a spegnere la miccia Napoli. Il guaio è che ora lo sanno tutti: ‘O Mast Sarri, pensaci tu, contromossa serve urgentemente.

 

Higuain 5,5 – C’era, abbiam scoperto alla fine, e solo perché digrignava i denti con tutti i compari di reparto, come faceva soprattutto l’anno scorso; segno che quando va in difficoltà se la prende coi compagni. Costruirgli la gabbia intorno, tutti con frusta e scopa la mossa d’Allegri. Altra brutta scoperta: se lo prendi con le maniere forti si annulla da solo.

 

 

Paolo Prestisimone

 

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