BUONI & CATTIVI
BUONI & CATTIVI - Napoli-Genoa 3-1, voto 9 a Higuain e 8 a Sarri
22.03.2016 16:14 di Napoli Magazine

NAPOLI - Senza il Napoli il campionato sarebbe stra-finito, ancora una volta. Il giorno dopo l’ennesimo, il più grande, Higuain-day, il calcio italiano ha reso compatto il giusto omaggio alla banda azzurra di Sarri che ha il merito di tenere in vita la stagione. Per carità, la corsa per lo scudetto vede favoritissima la Juve, come sempre e più di sempre, ma una cosa è che i bianconeri siano strafavoriti e un’altra che abbiano già lo scudetto appuntato sul petto; e le altre che vadano pure a scopare il mare. Il calcio d’Italia ha reso - e rende – omaggio alla Sarri band e soprattutto al suo faraone Higuain. Non sembra più una bestemmia accostare Gonzalo a Maradona. Diego - finora inavvicinabile e ‘imparagonabile’ a nessuno - a nostro parere resta un gradino più su perché non è stato solo il miglior giocatore della storia del Napoli e del mondo e qui ha vinto i due scudetti dell’era moderna, ma perché è stato icona, coagulatore di passioni di generazioni, persino motore di industria, ha fatto stare meglio Napoli (non solo Il Napoli), ma nessun altro come il centravanti è riuscito a far risentire alla città quel profumo speciale di gloria e di gioia d’essere napoletani; profumo che sembrava disperso nei vicoli tra i panni stesi ad asciugare mentre suona Napul’è. E Napoli E’: lo scudetto lo vincerà pure la Juve, sarà il quinto o il sesto consecutivo e che importa, nella capitale sabauda manco lo sanno e non interessa un dettaglio così.Tutta gloria che il Napoli s’è guadagnato sudando oltre ogni previsione contro il tremulo Genoa, avversario che forse era troppo amico e morbido per dar vibrazioni; che aveva fatto persino soffrire, e chi se l’aspettava... Ma proprio in quella finta, traditrice, facilità, stava nascosta l’essenza della domenica.  E’ venuta fuori alla fine, magari tardi, quando qualche cuore azzurro aveva cominciato a maledire i ‘gemelli’ rossoblu e il loro Gasperini, col suo sorriso sempre stampato sul volto che sembrava beffardo. Alla fine della fiera comunque tutto è andato a posto. Ha lasciato un ricordo un po’amaro, ma servirà…

 

BUONI

 

Higuain 9 – Non 10 solo per quell’errore a porta vuota tra il suo primo e secondo gol, errore che ancora adesso, riguardando gli highlights, ti guardi intorno chiedendo con lo sguardo a chi sta con te: “Ma che è successo? Palla fuori? Possibile che fosse Higuain?”. Perché non sembrava possibile che il Gonzalo iradiddio di domenica sera avesse buttato via un gol che – conoscendolo, pareva già fatto. Troppo facile, forse. Ma sì, mettiamola così: era troppo facile e gli fa pure un po’ schifo far gol così ‘fessi’. Quando gioca come domenica vale da solo il prezzo del biglietto. Ventinove gol, e manca una vita alla fine del campionato. Ora è primo anche nel Pallone d’Oro, dietro di lui Ronaldo, Messi, Lewandovsky, James, Suarez … Serve altro? Non ci svegliate, ve ne prego, lasciate che Napoli sogni ancora un po’, magari durasse fino a metà maggio…  

 

Sarri 8 – C’è poco da fare: ideatore, costruttore, sperimentatore - ah già, anche allenatore - ‘o Mast’ coi i suoi 600mila euro l’anno sta dando lezioni a chi tra i suoi colleghi, guadagna  4-5 volte di più. E tutti quelli che hanno l’onestà di ammettere l’inferiorità sono là col naso schiacciato sulla vetrina-Napoli per guardare, imparare, gustare come l’anno scorso a Empoli con lui faceva Mihajlovic. Il suo primo pensiero? Far lavare la tuta che non si toglie mai. A chi gli dice che è ora di cravatta e medaglie risponde che se ne parla quando la tuta torna dalla lavanderia di Soccavo, ma sulla tuta dice (e ha ragione) ci stanno male sia l’una che le altre,

 

Allan 7 – In mezzo alle stelle in pajettes ci sta sempre bene un faticatore. Lui è seguace della teoria popolare (che ha sentito a Napoli) che “l’omm addà puzza’”. Lui pensa: io uomo sono, gli avversari mi girano sempre al largo, non so se è perché sudo tanto, ma a scanso di ripensamenti meglio continuare così. Tanto a fine partita la doccia la faccio…

 

CATTIVI

 

Insigne 5,5 – Che ‘cattivo’ sarà mai uno che in pagella alla fine dell’interrogazione/partita prende quasi la sufficienza? E’ stata proprio un’altra domenica-sì di tutta la squadra. Di Lorenzinho no: lezioso, un po’ troppo fine a sé stesso. Ma sono stati 90’, quest’è tutto. Può capitare… e poi dietro di lui c’è sempre il suo gemellino belga…

 

 

Paolo Prestisimone

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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BUONI & CATTIVI - Napoli-Genoa 3-1, voto 9 a Higuain e 8 a Sarri

di Napoli Magazine

22/03/2024 - 16:14

NAPOLI - Senza il Napoli il campionato sarebbe stra-finito, ancora una volta. Il giorno dopo l’ennesimo, il più grande, Higuain-day, il calcio italiano ha reso compatto il giusto omaggio alla banda azzurra di Sarri che ha il merito di tenere in vita la stagione. Per carità, la corsa per lo scudetto vede favoritissima la Juve, come sempre e più di sempre, ma una cosa è che i bianconeri siano strafavoriti e un’altra che abbiano già lo scudetto appuntato sul petto; e le altre che vadano pure a scopare il mare. Il calcio d’Italia ha reso - e rende – omaggio alla Sarri band e soprattutto al suo faraone Higuain. Non sembra più una bestemmia accostare Gonzalo a Maradona. Diego - finora inavvicinabile e ‘imparagonabile’ a nessuno - a nostro parere resta un gradino più su perché non è stato solo il miglior giocatore della storia del Napoli e del mondo e qui ha vinto i due scudetti dell’era moderna, ma perché è stato icona, coagulatore di passioni di generazioni, persino motore di industria, ha fatto stare meglio Napoli (non solo Il Napoli), ma nessun altro come il centravanti è riuscito a far risentire alla città quel profumo speciale di gloria e di gioia d’essere napoletani; profumo che sembrava disperso nei vicoli tra i panni stesi ad asciugare mentre suona Napul’è. E Napoli E’: lo scudetto lo vincerà pure la Juve, sarà il quinto o il sesto consecutivo e che importa, nella capitale sabauda manco lo sanno e non interessa un dettaglio così.Tutta gloria che il Napoli s’è guadagnato sudando oltre ogni previsione contro il tremulo Genoa, avversario che forse era troppo amico e morbido per dar vibrazioni; che aveva fatto persino soffrire, e chi se l’aspettava... Ma proprio in quella finta, traditrice, facilità, stava nascosta l’essenza della domenica.  E’ venuta fuori alla fine, magari tardi, quando qualche cuore azzurro aveva cominciato a maledire i ‘gemelli’ rossoblu e il loro Gasperini, col suo sorriso sempre stampato sul volto che sembrava beffardo. Alla fine della fiera comunque tutto è andato a posto. Ha lasciato un ricordo un po’amaro, ma servirà…

 

BUONI

 

Higuain 9 – Non 10 solo per quell’errore a porta vuota tra il suo primo e secondo gol, errore che ancora adesso, riguardando gli highlights, ti guardi intorno chiedendo con lo sguardo a chi sta con te: “Ma che è successo? Palla fuori? Possibile che fosse Higuain?”. Perché non sembrava possibile che il Gonzalo iradiddio di domenica sera avesse buttato via un gol che – conoscendolo, pareva già fatto. Troppo facile, forse. Ma sì, mettiamola così: era troppo facile e gli fa pure un po’ schifo far gol così ‘fessi’. Quando gioca come domenica vale da solo il prezzo del biglietto. Ventinove gol, e manca una vita alla fine del campionato. Ora è primo anche nel Pallone d’Oro, dietro di lui Ronaldo, Messi, Lewandovsky, James, Suarez … Serve altro? Non ci svegliate, ve ne prego, lasciate che Napoli sogni ancora un po’, magari durasse fino a metà maggio…  

 

Sarri 8 – C’è poco da fare: ideatore, costruttore, sperimentatore - ah già, anche allenatore - ‘o Mast’ coi i suoi 600mila euro l’anno sta dando lezioni a chi tra i suoi colleghi, guadagna  4-5 volte di più. E tutti quelli che hanno l’onestà di ammettere l’inferiorità sono là col naso schiacciato sulla vetrina-Napoli per guardare, imparare, gustare come l’anno scorso a Empoli con lui faceva Mihajlovic. Il suo primo pensiero? Far lavare la tuta che non si toglie mai. A chi gli dice che è ora di cravatta e medaglie risponde che se ne parla quando la tuta torna dalla lavanderia di Soccavo, ma sulla tuta dice (e ha ragione) ci stanno male sia l’una che le altre,

 

Allan 7 – In mezzo alle stelle in pajettes ci sta sempre bene un faticatore. Lui è seguace della teoria popolare (che ha sentito a Napoli) che “l’omm addà puzza’”. Lui pensa: io uomo sono, gli avversari mi girano sempre al largo, non so se è perché sudo tanto, ma a scanso di ripensamenti meglio continuare così. Tanto a fine partita la doccia la faccio…

 

CATTIVI

 

Insigne 5,5 – Che ‘cattivo’ sarà mai uno che in pagella alla fine dell’interrogazione/partita prende quasi la sufficienza? E’ stata proprio un’altra domenica-sì di tutta la squadra. Di Lorenzinho no: lezioso, un po’ troppo fine a sé stesso. Ma sono stati 90’, quest’è tutto. Può capitare… e poi dietro di lui c’è sempre il suo gemellino belga…

 

 

Paolo Prestisimone

 

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