BUONI & CATTIVI
BUONI & CATTIVI - Napoli-Roma, voto 7.5 a Koulibaly e 6.5 a Sarri
15.12.2015 18:46 di Napoli Magazine

NAPOLI - Napoli coinvolto nel vorrei ma non posso. Era il rischio della sfida non impossibile (sulla carta, solo sulla carta) alla Roma. I giallorossi han fatto di necessità virtù, al bando nomenklatura e aspirazioni di classifica nobile, un bel pullman davanti alla porta e via andare. A Roma – città calcisticamente difficile, all’inizio ci son rimasti male, ma, tempo di rendersi conto, e critica e pubblico hanno modificato l’atteggiamento ostile: sarà stato anche un punto triste (per la maniera passiva come è stato ottenuto), ma sempre un punto è stato. Con l’aria che tira sulla sponda giallorossa del Tevere meglio di niente, molto meglio.

 

La tristezza è così rimasta tutta nella real casa azzurra. La notizia del sorteggio europeo col Villarreal è servita se non altro a smussare la malinconia: d’altra parte tutta la partita con la palla tra i piedi (“Il 70% del gioco”, ha precisato Sarri) e  gli 0 gol per un Napoli che viaggiava col pilota automatico e segnava col pallottoliere, ti restano nel gargarozzo. Ma tant’è, Napoli, tocca farteli piacere…

 

BUONI

 

Koulibaly 7,5 – Il pivottone nero incarna la new wave di solidità azzurra. L’ex Banda del Buco sembra tornata ad essere la piattaforma dalla quale far partire missili offensivi. Bologna è stato forse davvero solo un episodio. Sarri chiedeva di ritrovare l’affidabilità perduta, e a quel che sembra, l’ha ritrovata. Attacco-Roma non pervenuto: il gollettino di testa di De Rossi, annullato perché la palla del cross era uscita, non va né enfatizzato né sottovalutato certo. Ma se la Roma - alla vigilia era prima o seconda favorita nella lotta-scudetto - in attacco ha fatto niente, un motivo ci sarà. Marcava il temuto Dzeko: ah, lo spaventa-difese c’era?

 

Hysaj 6,5 – Una bella scoperta il fatto che neppure la freccia Salah, quando lo puntava nell’uno-contro-uno, riusciva a saltarlo. Deve star bene, perché è uno di quei difensori dalle caratteristiche precise che può fare la differenza.

 

Sarri 6,5 – Il Martello tecnico aveva in testa innanzitutto di non prendere gol. Bologna gli era rimasta – non solo a lui –nella gola: in settimana aveva tartassato la difesa di schemi e contro-schemi ripetuti mille volte. Operazione riuscita: Roma non pervenuta. Ma ha dimenticato Mertens in panchina troppo a lungo.

 

CATTIVI

 

Jorginho 5 – E’ di sicuro la chiave principale della costruzione del gioco del Napoli. Così appena ha perso la torcia per illuminare ha perso la strada anche il Napoli che lo segue come un’ombra, anche troppo, forse.

 

Higuain 5 -  Oddio, e che ci fa da questa parte della barricata? Ci sta perché è mancato più di tutti gli altri, là davanti. Che Insigne abbia sparacchiato in cielo le sue occasioni iniziali non è stranissimo, non è certo bomber come Gonzalone nostro. Ma lui? Intanto stava là a litigare come ai grami tempi dell’anno scorso. Sarri aveva tanta, ma tanta ragione a ritenere decisiva la serenità del capocannoniere. Una sola domenica da ‘incazzato’ e il Napoli… flop… Mai più, rifatelo ridere, presto. 

 

 

Paolo Prestisimone

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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BUONI & CATTIVI - Napoli-Roma, voto 7.5 a Koulibaly e 6.5 a Sarri

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15/12/2024 - 18:46

NAPOLI - Napoli coinvolto nel vorrei ma non posso. Era il rischio della sfida non impossibile (sulla carta, solo sulla carta) alla Roma. I giallorossi han fatto di necessità virtù, al bando nomenklatura e aspirazioni di classifica nobile, un bel pullman davanti alla porta e via andare. A Roma – città calcisticamente difficile, all’inizio ci son rimasti male, ma, tempo di rendersi conto, e critica e pubblico hanno modificato l’atteggiamento ostile: sarà stato anche un punto triste (per la maniera passiva come è stato ottenuto), ma sempre un punto è stato. Con l’aria che tira sulla sponda giallorossa del Tevere meglio di niente, molto meglio.

 

La tristezza è così rimasta tutta nella real casa azzurra. La notizia del sorteggio europeo col Villarreal è servita se non altro a smussare la malinconia: d’altra parte tutta la partita con la palla tra i piedi (“Il 70% del gioco”, ha precisato Sarri) e  gli 0 gol per un Napoli che viaggiava col pilota automatico e segnava col pallottoliere, ti restano nel gargarozzo. Ma tant’è, Napoli, tocca farteli piacere…

 

BUONI

 

Koulibaly 7,5 – Il pivottone nero incarna la new wave di solidità azzurra. L’ex Banda del Buco sembra tornata ad essere la piattaforma dalla quale far partire missili offensivi. Bologna è stato forse davvero solo un episodio. Sarri chiedeva di ritrovare l’affidabilità perduta, e a quel che sembra, l’ha ritrovata. Attacco-Roma non pervenuto: il gollettino di testa di De Rossi, annullato perché la palla del cross era uscita, non va né enfatizzato né sottovalutato certo. Ma se la Roma - alla vigilia era prima o seconda favorita nella lotta-scudetto - in attacco ha fatto niente, un motivo ci sarà. Marcava il temuto Dzeko: ah, lo spaventa-difese c’era?

 

Hysaj 6,5 – Una bella scoperta il fatto che neppure la freccia Salah, quando lo puntava nell’uno-contro-uno, riusciva a saltarlo. Deve star bene, perché è uno di quei difensori dalle caratteristiche precise che può fare la differenza.

 

Sarri 6,5 – Il Martello tecnico aveva in testa innanzitutto di non prendere gol. Bologna gli era rimasta – non solo a lui –nella gola: in settimana aveva tartassato la difesa di schemi e contro-schemi ripetuti mille volte. Operazione riuscita: Roma non pervenuta. Ma ha dimenticato Mertens in panchina troppo a lungo.

 

CATTIVI

 

Jorginho 5 – E’ di sicuro la chiave principale della costruzione del gioco del Napoli. Così appena ha perso la torcia per illuminare ha perso la strada anche il Napoli che lo segue come un’ombra, anche troppo, forse.

 

Higuain 5 -  Oddio, e che ci fa da questa parte della barricata? Ci sta perché è mancato più di tutti gli altri, là davanti. Che Insigne abbia sparacchiato in cielo le sue occasioni iniziali non è stranissimo, non è certo bomber come Gonzalone nostro. Ma lui? Intanto stava là a litigare come ai grami tempi dell’anno scorso. Sarri aveva tanta, ma tanta ragione a ritenere decisiva la serenità del capocannoniere. Una sola domenica da ‘incazzato’ e il Napoli… flop… Mai più, rifatelo ridere, presto. 

 

 

Paolo Prestisimone

 

Napoli Magazine

 

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