BUONI & CATTIVI
BUONI & CATTIVI - Napoli-Sassuolo, voto 9 a Higuain, 8 a Insigne e Callejon
18.01.2016 18:53 di Napoli Magazine

NAPOLI - Risvegliarsi dalla notte più fredda e più dolce e scoprire che si è tutti pronti per l’inferno, dannati bestemmiatori, senza più scuse né possibili perdoni, pronti per la forca celeste. Non ci si vergogna più, dai giocatori ai critici, di venir meno al famoso vecchio dogma del padrone Sarri: vietato parlare di scudetto, sarebbe una bestemmia. E siccome siamo bravi cristiani, magari abbiamo fatto mille peccati ma non mortale come quello, finora nessuno o quasi era venuto meno al comandamento dato: sì, siamo bravi, spesso diamo anche lezioni a chi non sa (e non sanno in tanti), ma non nominiamo santi invano, tanto meno in invettive o maledizioni, Dio ci scampi e liberi. Poi accade che le si suoni di brutto alla banda sassuolese e le promesse, puff, diventino aria fritta. Ma il giorno dopo può essere utile per fare discorsi diversi, guardare al match e ai suoi interpreti senza gli occhi pieni solo di quelle magie, dunque persino più freddi e obiettivi.

 

BUONI

 

Higuain 9 – Un uomo, due giocatori. Nel senso che ogni giorno di più vale per due. Quando dopo aver fatto gol torna a difendere, magari si fa 50 metri per ostacolare una ripartenza e poi è di nuovo “là” a fare da parafulmine, ad aprire spazi, a dare palloni d’oro e a rimetterla in gol, ti vien voglia di alzarti, metter via la penna e il block notes e applaudire: hai vinto, hai già vinto, Pipita. Il Napoli ha allungato in vetta e resta più primo di prima perché gioca in vantaggio di un uomo… Gli altri lo sanno, lo sappiamo tutti, ma non urliamolo più ai quattro venti che sennò se ne accorgono anche FIGC e Lega e stravolgono regole e classifiche.

 

Insigne 8 – Il compariello suo, del Fenomeno di cui sopra. Assist, giocate di fino, ogni palla uno show. La speranza è solo che il giocattolo azzurro non gli prenda troppo la mano ché come i bimbi cattivi, finisca per danneggiarlo con qualche marachella: non dimentichiamoci che è sempre lo scugnizzo Lorenzino dispettoso... Per ora con la palla tra i piedi fa quello che vuole, è una mina vagante che gira per il campo ed esplode senza avvisare. La prima palla gol a Callejon è stata da perfezionista come scelta di tempo e precisione. Tié, basta toccarla ed è già gol.  

 

Callejon 8 – Gli mancava solo il gol, dicevamo tutti. Come quando si dice a un animale-fenomeno che gli manca solo la parola. Dopo i chilometri sulla fascia, le coperture, gli assist e le mille idee per gli altri, la marcatura personale la meritava più di tutti. Ha frantumato lo splendido Sassuolo convergendo verso il centro mettendo in pratica la mini-rivoluzione di Sarri facendo pure il secondo centravanti. Quel movimento vincente con la finta di corpo e l’incursione spalle al difensore (poi ripetuta da Higuain sull’altro gol) è istinto e talento più che schema. Sia quello che sia uccide. Assassino d’uno spagnolo…

 

Hamsik 7,5 – O Capitano, o nostro capitano… Padrone e signore del centrocampo. Regale tra le linee, scassa tutto, recupera e riparte, dà palloni d’oro, fatica, è sempre nel vivo del gioco, tira, impegna mezza difesa rivale. Serve altro?

 

Sarri 7 – ‘O Mast conferma che il pedigree tecnico-tattico sempre più lussuoso che gli viene riconosciuto a livello nazionale (senza che lo desideri, anzi) è assolutamente meritato. La navicella Napoli sta diventando astronave. Sembra - sembra solo, per carità – con la Juve in rimonta in viaggio verso un’orbita tricolore. Lungi da noi cadere in tentazione e bestemmiare, siamo bravi guaglioni, figli di Dio…

 

CATTIVI

 

Hysaj 5 – Ci è venuto involontariamente in aiuto: e come facevamo a trovare un cattivo dopo quel bendiddio che è stato l’ultimo Napoli? L’inciampo in coppia con Albiol del primo go del Sassuolo è stato uno dei rarissimi momenti d’incertezza della retroguardia azzurra da tre partite in qua. D’altra parte un primato così netto e indiscutibile non si costruisce (e conserva), se dietro non hai fondamenta solide. Che vuoi minare la costruzione che potrebbe, chissà, diventare cattedrale?

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BUONI & CATTIVI - Napoli-Sassuolo, voto 9 a Higuain, 8 a Insigne e Callejon

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18/01/2024 - 18:53

NAPOLI - Risvegliarsi dalla notte più fredda e più dolce e scoprire che si è tutti pronti per l’inferno, dannati bestemmiatori, senza più scuse né possibili perdoni, pronti per la forca celeste. Non ci si vergogna più, dai giocatori ai critici, di venir meno al famoso vecchio dogma del padrone Sarri: vietato parlare di scudetto, sarebbe una bestemmia. E siccome siamo bravi cristiani, magari abbiamo fatto mille peccati ma non mortale come quello, finora nessuno o quasi era venuto meno al comandamento dato: sì, siamo bravi, spesso diamo anche lezioni a chi non sa (e non sanno in tanti), ma non nominiamo santi invano, tanto meno in invettive o maledizioni, Dio ci scampi e liberi. Poi accade che le si suoni di brutto alla banda sassuolese e le promesse, puff, diventino aria fritta. Ma il giorno dopo può essere utile per fare discorsi diversi, guardare al match e ai suoi interpreti senza gli occhi pieni solo di quelle magie, dunque persino più freddi e obiettivi.

 

BUONI

 

Higuain 9 – Un uomo, due giocatori. Nel senso che ogni giorno di più vale per due. Quando dopo aver fatto gol torna a difendere, magari si fa 50 metri per ostacolare una ripartenza e poi è di nuovo “là” a fare da parafulmine, ad aprire spazi, a dare palloni d’oro e a rimetterla in gol, ti vien voglia di alzarti, metter via la penna e il block notes e applaudire: hai vinto, hai già vinto, Pipita. Il Napoli ha allungato in vetta e resta più primo di prima perché gioca in vantaggio di un uomo… Gli altri lo sanno, lo sappiamo tutti, ma non urliamolo più ai quattro venti che sennò se ne accorgono anche FIGC e Lega e stravolgono regole e classifiche.

 

Insigne 8 – Il compariello suo, del Fenomeno di cui sopra. Assist, giocate di fino, ogni palla uno show. La speranza è solo che il giocattolo azzurro non gli prenda troppo la mano ché come i bimbi cattivi, finisca per danneggiarlo con qualche marachella: non dimentichiamoci che è sempre lo scugnizzo Lorenzino dispettoso... Per ora con la palla tra i piedi fa quello che vuole, è una mina vagante che gira per il campo ed esplode senza avvisare. La prima palla gol a Callejon è stata da perfezionista come scelta di tempo e precisione. Tié, basta toccarla ed è già gol.  

 

Callejon 8 – Gli mancava solo il gol, dicevamo tutti. Come quando si dice a un animale-fenomeno che gli manca solo la parola. Dopo i chilometri sulla fascia, le coperture, gli assist e le mille idee per gli altri, la marcatura personale la meritava più di tutti. Ha frantumato lo splendido Sassuolo convergendo verso il centro mettendo in pratica la mini-rivoluzione di Sarri facendo pure il secondo centravanti. Quel movimento vincente con la finta di corpo e l’incursione spalle al difensore (poi ripetuta da Higuain sull’altro gol) è istinto e talento più che schema. Sia quello che sia uccide. Assassino d’uno spagnolo…

 

Hamsik 7,5 – O Capitano, o nostro capitano… Padrone e signore del centrocampo. Regale tra le linee, scassa tutto, recupera e riparte, dà palloni d’oro, fatica, è sempre nel vivo del gioco, tira, impegna mezza difesa rivale. Serve altro?

 

Sarri 7 – ‘O Mast conferma che il pedigree tecnico-tattico sempre più lussuoso che gli viene riconosciuto a livello nazionale (senza che lo desideri, anzi) è assolutamente meritato. La navicella Napoli sta diventando astronave. Sembra - sembra solo, per carità – con la Juve in rimonta in viaggio verso un’orbita tricolore. Lungi da noi cadere in tentazione e bestemmiare, siamo bravi guaglioni, figli di Dio…

 

CATTIVI

 

Hysaj 5 – Ci è venuto involontariamente in aiuto: e come facevamo a trovare un cattivo dopo quel bendiddio che è stato l’ultimo Napoli? L’inciampo in coppia con Albiol del primo go del Sassuolo è stato uno dei rarissimi momenti d’incertezza della retroguardia azzurra da tre partite in qua. D’altra parte un primato così netto e indiscutibile non si costruisce (e conserva), se dietro non hai fondamenta solide. Che vuoi minare la costruzione che potrebbe, chissà, diventare cattedrale?