BUONI & CATTIVI
BUONI & CATTIVI - Udinese-Napoli, 7 ad Allan
05.04.2016 11:00 di Napoli Magazine

NAPOLI - Una sentenza. O quasi. Per gli azzurri queste ultime sono state ore proprio difficili: giovane o vecchio che tu sia infatti veder svanire un sogno che in qualche modo allietava le notti (e talora anche i giorni), è doloroso. E il sogno, puff, s’è dileguato in quella infame serata del ‘Friuli’, conosciuto anche come ‘Dacia Arena’ per ragioni di sponsor. Dice: non essere così drastico o pessimista, in fondo mancano ancora sette partite, può succedere tutto, se scrivi su un giornale “geograficamente” schierato come Napoli Magazine perché non alimentare fiducia, voglia di farcela, tifare e, conseguentemente, leggere su carta o online? 

 

D’accordo, siamo qua: alimentiamo, alimentiamo, e come no, siamo qui per questo, diciamo... Prima, però, ci tocca provare a interpretare, spiegare, leggere nelle pieghe di Udinese-Napoli per capire il più possibile come e se i succitati sogni siano svaniti.

 

Già quand’erano tre i punti di disavanzo dalla Juve, onestamente eravamo assai scettici sulle possibilità della quadra di Sarri di recuperare e poi strappare lo scudetto ai bianconeri; ora se possibile le possibilità sono anche diminuite. Il regolamento infatti prevede - per l’assegnazione dei titoli sportivi, scudetto compreso - i seguenti criteri: 1) punti scontri diretti (Juventus e Napoli 3 a testa); 2) differenza reti scontri diretti (2-2, quindi nuova parità, non valgono le reti in trasferta); 3) differenza reti generale; 4) maggior numero di reti segnate in generale; 5) sorteggio.

 

Tornando alla disgraziatissima Udinese-Napoli, al Friuli ne son successe tante ma tante, tutte o quasi per il Napoli col segno negativo. Sappiamo  bene, ahinoi, i dettagli del capitombolo, del 3-1, dei fischi di Irrati, dell’espulsione di Higuain, delle mille polemiche. Non vorremmo tornarci perché fa male e tutti si son fatti la loro opinione. Se non per dire che anche il vostro pagellista pur masticando amaro, amarissimo, si arrende alla verità di un 3-1 che non ci aspettavamo, ma è nei fatti e ci resterà. 

 

Come dicevamo in apertura è stata una sorta di sentenza. Non avrebbe senso cominciare con le recriminazioni, la nostra opinione è che il campo ha sancito una giusta sconfitta, che l’Udinese è stata superiore, anche tanto, giocando la sua miglior partita dell’anno, che il Napoli è stato la brutta copia di quello splendido visto finora. Che Higuain ha avuto una crisi nervosa perché vedeva il frutto che s’allontanava forse per sempre. Il resto delle considerazioni sono a seguire, nelle più amare pagelle/valutazioni azzurre dell’anno forse.

 

BUONI

 

Allan 7 – Teniamocelo stretto, questo stakanovista maratoneta che proprio da Udine era arrivato e che anche nella tetra sconfitta friulana ha salvato la pelle - la  sua almeno. Nient’altro poteva fare. I soliti chilometri, le solite sgommate, le solite unghiate ai rivali per difendere la ghirba e la sua onestà. Solo era, desolatamente solo. Chiede aiuto, stava affogando  e difatti almeno il Napoli senza il cavaliere nero là in mezzo, è affogato. De Laurentiis: urge un salvagente, magari due, appena puoi non dimenticartene.

 

CATTIVI

 

Abbiamo  l’imbarazzo della scelta. Stanno tutti qui, s’é rivista la vecchia Banda del Buco e ahinoi, c’è poco da ridere, anzi molto da piangere.

 

Koulibaly 4 – Il suo votaccio vale per lui ma è anche come simbolo della Banda del Buco: è da lì che si deve ripartire se non si vuole solo piangere, ora e per la prossima stagione. Gli udinesi l’hanno preso in giro, le sue gambone arrivavano sempre dopo, sempre scoordinate e fuori tempo e ha procurato varie frittate, innanzitutto il rigore, ma non solo.

 

Higuain 5 – E sì, il voto è nettamente più brutto di quel che ha effettivamente meritato perché se il suo gol è stato da 10, l’espulsione merita la superbocciatura proprio perché gli vogliamo troppo bene ed è campione super vero.        

                        

Albiol 4 – Persino lui, persino ‘O Prufessore, sta qui. Normalmente coordina, aggiusta, rimedia alle pecche degli altri là dietro. Se salta il collegamento-Albiol la solita Banda del Buco diventa la Banda delle Voragini, com’è stata stavolta. In quella è affondata la squadra tutta. Urge che riprenda in mano la bacchetta.

 

Ghoulam 4 – Oddio, che giornata, era il casellante dello sportello sinistro dell’autostrada difensiva. Solo che ha fatto sciopero senza dirlo agli altri: di lì sono passati tutti gratis. 

 

 

Paolo Prestisimone

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

ULTIMISSIME BUONI & CATTIVI
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
BUONI & CATTIVI - Udinese-Napoli, 7 ad Allan

di Napoli Magazine

05/04/2024 - 11:00

NAPOLI - Una sentenza. O quasi. Per gli azzurri queste ultime sono state ore proprio difficili: giovane o vecchio che tu sia infatti veder svanire un sogno che in qualche modo allietava le notti (e talora anche i giorni), è doloroso. E il sogno, puff, s’è dileguato in quella infame serata del ‘Friuli’, conosciuto anche come ‘Dacia Arena’ per ragioni di sponsor. Dice: non essere così drastico o pessimista, in fondo mancano ancora sette partite, può succedere tutto, se scrivi su un giornale “geograficamente” schierato come Napoli Magazine perché non alimentare fiducia, voglia di farcela, tifare e, conseguentemente, leggere su carta o online? 

 

D’accordo, siamo qua: alimentiamo, alimentiamo, e come no, siamo qui per questo, diciamo... Prima, però, ci tocca provare a interpretare, spiegare, leggere nelle pieghe di Udinese-Napoli per capire il più possibile come e se i succitati sogni siano svaniti.

 

Già quand’erano tre i punti di disavanzo dalla Juve, onestamente eravamo assai scettici sulle possibilità della quadra di Sarri di recuperare e poi strappare lo scudetto ai bianconeri; ora se possibile le possibilità sono anche diminuite. Il regolamento infatti prevede - per l’assegnazione dei titoli sportivi, scudetto compreso - i seguenti criteri: 1) punti scontri diretti (Juventus e Napoli 3 a testa); 2) differenza reti scontri diretti (2-2, quindi nuova parità, non valgono le reti in trasferta); 3) differenza reti generale; 4) maggior numero di reti segnate in generale; 5) sorteggio.

 

Tornando alla disgraziatissima Udinese-Napoli, al Friuli ne son successe tante ma tante, tutte o quasi per il Napoli col segno negativo. Sappiamo  bene, ahinoi, i dettagli del capitombolo, del 3-1, dei fischi di Irrati, dell’espulsione di Higuain, delle mille polemiche. Non vorremmo tornarci perché fa male e tutti si son fatti la loro opinione. Se non per dire che anche il vostro pagellista pur masticando amaro, amarissimo, si arrende alla verità di un 3-1 che non ci aspettavamo, ma è nei fatti e ci resterà. 

 

Come dicevamo in apertura è stata una sorta di sentenza. Non avrebbe senso cominciare con le recriminazioni, la nostra opinione è che il campo ha sancito una giusta sconfitta, che l’Udinese è stata superiore, anche tanto, giocando la sua miglior partita dell’anno, che il Napoli è stato la brutta copia di quello splendido visto finora. Che Higuain ha avuto una crisi nervosa perché vedeva il frutto che s’allontanava forse per sempre. Il resto delle considerazioni sono a seguire, nelle più amare pagelle/valutazioni azzurre dell’anno forse.

 

BUONI

 

Allan 7 – Teniamocelo stretto, questo stakanovista maratoneta che proprio da Udine era arrivato e che anche nella tetra sconfitta friulana ha salvato la pelle - la  sua almeno. Nient’altro poteva fare. I soliti chilometri, le solite sgommate, le solite unghiate ai rivali per difendere la ghirba e la sua onestà. Solo era, desolatamente solo. Chiede aiuto, stava affogando  e difatti almeno il Napoli senza il cavaliere nero là in mezzo, è affogato. De Laurentiis: urge un salvagente, magari due, appena puoi non dimenticartene.

 

CATTIVI

 

Abbiamo  l’imbarazzo della scelta. Stanno tutti qui, s’é rivista la vecchia Banda del Buco e ahinoi, c’è poco da ridere, anzi molto da piangere.

 

Koulibaly 4 – Il suo votaccio vale per lui ma è anche come simbolo della Banda del Buco: è da lì che si deve ripartire se non si vuole solo piangere, ora e per la prossima stagione. Gli udinesi l’hanno preso in giro, le sue gambone arrivavano sempre dopo, sempre scoordinate e fuori tempo e ha procurato varie frittate, innanzitutto il rigore, ma non solo.

 

Higuain 5 – E sì, il voto è nettamente più brutto di quel che ha effettivamente meritato perché se il suo gol è stato da 10, l’espulsione merita la superbocciatura proprio perché gli vogliamo troppo bene ed è campione super vero.        

                        

Albiol 4 – Persino lui, persino ‘O Prufessore, sta qui. Normalmente coordina, aggiusta, rimedia alle pecche degli altri là dietro. Se salta il collegamento-Albiol la solita Banda del Buco diventa la Banda delle Voragini, com’è stata stavolta. In quella è affondata la squadra tutta. Urge che riprenda in mano la bacchetta.

 

Ghoulam 4 – Oddio, che giornata, era il casellante dello sportello sinistro dell’autostrada difensiva. Solo che ha fatto sciopero senza dirlo agli altri: di lì sono passati tutti gratis. 

 

 

Paolo Prestisimone

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com