NAPOLI - I tifosi azzurri ospitano il cronista in un loro club ultras e in una sorta di fanta-intervista in dialetto, gli chiedono i ‘dietro le quinte’ del Napoli, storie e fatti privati di spogliatoio e di società, pareri sulla squadra e sul campionato.  
 

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C’è una bella atmosfera nel Club Azzurro Due Porte all’Arenella alla vigilia della trasferta del tifo verso Verona. Bella atmosfera per la fiducia sul Verona-Napoli in arrivo mitigata da una certa prudenza per il rischio della sfida lontano da casa e soprattutto dal malcontento per gli infortuni, innanzitutto quelli di Gabbiadini e Mertens.

- Maro’ dotto’, e che guaio ‘sti nazionali; solo quelle ci mancavano: povero Sarri, fino a mmo’ nun ha protestato né fatto polemiche, però va a fernì’ che fa pure lui come Mazzarri che s’incazzava per i tanti impegni degli azzurri e soprattutto per gli handicap che pesavano sulle squadre con tanti nazionali in tutto il mondo. V’arricurdat’?

“Certo che ricordo, avete voglia… Tutti gli allenatori vorrebbero avere i propri giocatori sempre a disposizione, 12 mesi su 12. Fa piacere soprattutto ai presidenti avere i giocatori in nazionale perché ovviamente la convocazione aumenta il valore del proprio organico, ma anche i tecnici sono contenti solo sulla carta, a patto che non la cosa non rovini il loro lavoro”.

- Si vabbuo’, poi se si fanno pure male, come è successo a noi con Mertens e Gabbiadini… Insomma mo abbiamo finito di fare il turn-over, anche se Sarri pure lo faceva poco e niente. Mo nun putimm fa ripusa’ a nisciuno cchiu’. Domenica a Verona, per esempio, avimma jiuca’ pe’ forza con Higuain  - che pure è appena tornato dalla sua nazionale - con Insigne e Callejon, senza cambi, mannaggia ‘a miseria…

“Vero, diciamo che adesso entra in ballo la fortuna, che avrà un peso importante. Non parlo solo di altri infortuni. Dalla nostra parte c’è che il Verona, anche a livello di giocatori importanti, e parlo di Toni, è messo pure peggio. Il centravanti, unico suo bomber e uomo guida, è rientrato in gruppo solo per gli allenamenti. Il resto… il resto non c’è… i gialloblu oltre a essere ultimi in classifica col Carpi, tutti insieme hanno segnato un gol meno di Higuain da solo. Loro 8 gol, Gonzalo 9…” .

- Inzomma, dite voi, nun ce sta paragone, tecnicamente e tatticamente, è ‘overo, dotto’? Ce l’avess’m magna’, no?

“Mangiarceli come dite non so, diciamo che anche con  l’handicap di non poter far risposare i big - intendo i big di centrocampo e attacco - in quel Bentegodi che ci riserva sempre un’atmosfera particolare, se tutto va normalmente il Napoli non dovrebbe avere grandissimi problemi a prendersi i tre punti, per una volta al bando anche la scaramanzia…”.

Dal fondo della sala centrale del club azzurro, emerge una voce, quella del solito discolo Nello ‘o riggiularo: “E poi nun  ce scurdamm’ che ‘ngoppa o balcon’ loro,  ce sta semp’ Giulietta, e ‘o sapimm tutt’ quant’ che tiene una ‘dote’ nascosta…

“E ti pareva che non veniva fuori la storia di ‘Giulietta è ‘na zoccola’...  Quel fortunato slogan deve dare carica, senza far distrarre dal primo obiettivo del Napoli, prendersi i tre punti. Poi si potrà far festa e anche sfottere i tifosi locali, ma senza esagerare perché ricordate che siete a casa loro: voi del Club Due Porte ci sarete no? Quindi prudenza, ragazzi, mi raccomando, tifo e basta”.

- E certo che ci saremo, e chi s’a perde a Giulietta… Vincere in quello stadio odioso e poi sfottere a loro e a Giulietta e una di quelle cose che fanno la differenza tra un bel campionato e un campionato speciale. Amma ‘i tutt’ quant’ sott’o balcone, tenimm conservat’ certi bell’ serenate…, diciamo serenate, vulite senti’ dotto’?

“Pinuccio e Franchetiello, vi conosco, lasciamo stare l’anteprima…  Posso immaginare, so quanto siete ‘romantici’ voi, A Verona, poi, con Giulietta…”.