MARIKANAPOLI
MARIKANAPOLI, Marika Fruscio: "Ciao Mazzarri, grazie di tutto: un addio motivato, che era nell'aria"
20.05.2013 16:24 di Napoli Magazine


NAPOLI - 2-1 per la Roma. I ragazzi di Andreazzoli riescono a superare il Napoli, grazie alle reti di Marquinho e di Destro. Una vittoria tutto sommato meritata quella dei giallorossi che hanno impostato un buon gioco soprattutto nella ripresa. Due goal indubbiamente belli: Marquinho, su assist di Lamela, è riuscito a sfruttare l'uscita sbagliata di Britos ed a spiazzare Rosati con un destro in corsa angolatissimo. Destro, al 13', riesce ad evitare Rolando con un abile finta e con un sinistro potente insacca la palla tra i pali. Mazzarri, forse per uscire a testa alta, tenta di rimediare, inserendo Calaiò al posto di Cannavaro. Behrami viene posizionato al centro della difesa con il preciso compito di infastidire Pjanic e di impedire le ripartenze capitoline. La Roma, arretrata, non è riuscita a domare la furia "Cavaniana": il Matador accorcia le distanze ma il suo impegno non è sufficiente per ribaltare il risultato e per addolcire i nervi tesi di fine stagione dei suoi compagni. Andreazzoli, rispetto a Mazzarri, ci ha creduto di piu'. La Roma ha messo verve in campo, mentre il Napoli ha disputato una gara a marce basse. Solo il primo tempo ha regalato qualche emozione ai tifosi azzurri: il Napoli dei primi 20 minuti riesce a dettare regole ed egemonia territoriale anche se pecca puntualmente nelle finalizzazioni. Cavani solo avanti senza Pandev (uscito dal campo per infortunio) sfiora il goal ma nel finale sbaglia clamorosamente: riesce a rubare la palla a Burdisso, si posiziona davanti a Lobont quasi come se stesse tirando un rigore ma la palla non va a giusta destinazione. Questa è stata l'unica azione pericolosa, targata Napoli, degna di nota. Risultato a parte, la partita ha avuto un altro significato per il Napoli. L'atmosfera pacata, la maliinconia che si respirava in campo preannunciava un doloroso addio. Mazzarri lascia la panchina del Napoli in via ufficiale. A Roma, all'Olimpico (forse ironia della sorte...), Walter dichiara finito il suo ciclo. Forse i silenzi, il desiderio di nascondere la verità erano campanelli d'allarme che non lasciavano dubbi in merito. Ma dopo Roma-Napoli arriva l'ufficialità della notizia: Mazzarri scopre le carte ed esterna la sua amara decisione. L'addio era nell'aria, si respirava gia' da tempo. Il ct toscano ha voluto tacere fino all'ultimo per non destabilizzare gli umori dello spogliatoio. Non è un divorzio anche perchè nelle sue parole possiamo leggere amore e stima per questa squadra che gli ha comunque dato tante soddisfazioni e tanti riconoscimenti. Walter Mazzarri rimarrà sempre un tifoso del Napoli e davanti a Bigon e De Laurentiis ha augurato il meglio per il futuro di questo team. Le motivazioni sono state lucidamente esternate: 1) la voglia di ulteriori stimoli e carica 2) la possibilità che i giocatori, dopo un periodo così lungo, possano non rispondere positivamente al suo metodo ormai collaudato 3) il bisogno fisiologico di cambiare aria. Non ha detto nulla di preciso riguardo il suo futuro, ma penso che l'atmosfera dell'Olimpico l'abbia rapito la sera stessa del match. Noi ringraziamo di cuore Walter Mazzarri sia per l'impegno e sia per i risultati ottenuti. Grazie mister per aver portato il Napoli ad alti livelli e per aver sudato, pianto ed esultato con noi. Grazie di essere stato al nostro fianco nel bene e nel male, nei momenti di luce ed in quelli bui. Grazie per essere stato guida professionale e morale. Grazie per aver creduto nel Napoli fino in fondo e fino alla fine... La stima nei suoi confronti è grande e personalmente mi mancherà tanto scrivere il suo nome nei miei articoli: per me rimane il miglior allenatore italiano. Ora c'è da ricostruire un nuovo Napoli intorno ad un nuovo nome e che Dio ce lo mandi buono!





Marika Fruscio



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20/05/2013 - 16:24


NAPOLI - 2-1 per la Roma. I ragazzi di Andreazzoli riescono a superare il Napoli, grazie alle reti di Marquinho e di Destro. Una vittoria tutto sommato meritata quella dei giallorossi che hanno impostato un buon gioco soprattutto nella ripresa. Due goal indubbiamente belli: Marquinho, su assist di Lamela, è riuscito a sfruttare l'uscita sbagliata di Britos ed a spiazzare Rosati con un destro in corsa angolatissimo. Destro, al 13', riesce ad evitare Rolando con un abile finta e con un sinistro potente insacca la palla tra i pali. Mazzarri, forse per uscire a testa alta, tenta di rimediare, inserendo Calaiò al posto di Cannavaro. Behrami viene posizionato al centro della difesa con il preciso compito di infastidire Pjanic e di impedire le ripartenze capitoline. La Roma, arretrata, non è riuscita a domare la furia "Cavaniana": il Matador accorcia le distanze ma il suo impegno non è sufficiente per ribaltare il risultato e per addolcire i nervi tesi di fine stagione dei suoi compagni. Andreazzoli, rispetto a Mazzarri, ci ha creduto di piu'. La Roma ha messo verve in campo, mentre il Napoli ha disputato una gara a marce basse. Solo il primo tempo ha regalato qualche emozione ai tifosi azzurri: il Napoli dei primi 20 minuti riesce a dettare regole ed egemonia territoriale anche se pecca puntualmente nelle finalizzazioni. Cavani solo avanti senza Pandev (uscito dal campo per infortunio) sfiora il goal ma nel finale sbaglia clamorosamente: riesce a rubare la palla a Burdisso, si posiziona davanti a Lobont quasi come se stesse tirando un rigore ma la palla non va a giusta destinazione. Questa è stata l'unica azione pericolosa, targata Napoli, degna di nota. Risultato a parte, la partita ha avuto un altro significato per il Napoli. L'atmosfera pacata, la maliinconia che si respirava in campo preannunciava un doloroso addio. Mazzarri lascia la panchina del Napoli in via ufficiale. A Roma, all'Olimpico (forse ironia della sorte...), Walter dichiara finito il suo ciclo. Forse i silenzi, il desiderio di nascondere la verità erano campanelli d'allarme che non lasciavano dubbi in merito. Ma dopo Roma-Napoli arriva l'ufficialità della notizia: Mazzarri scopre le carte ed esterna la sua amara decisione. L'addio era nell'aria, si respirava gia' da tempo. Il ct toscano ha voluto tacere fino all'ultimo per non destabilizzare gli umori dello spogliatoio. Non è un divorzio anche perchè nelle sue parole possiamo leggere amore e stima per questa squadra che gli ha comunque dato tante soddisfazioni e tanti riconoscimenti. Walter Mazzarri rimarrà sempre un tifoso del Napoli e davanti a Bigon e De Laurentiis ha augurato il meglio per il futuro di questo team. Le motivazioni sono state lucidamente esternate: 1) la voglia di ulteriori stimoli e carica 2) la possibilità che i giocatori, dopo un periodo così lungo, possano non rispondere positivamente al suo metodo ormai collaudato 3) il bisogno fisiologico di cambiare aria. Non ha detto nulla di preciso riguardo il suo futuro, ma penso che l'atmosfera dell'Olimpico l'abbia rapito la sera stessa del match. Noi ringraziamo di cuore Walter Mazzarri sia per l'impegno e sia per i risultati ottenuti. Grazie mister per aver portato il Napoli ad alti livelli e per aver sudato, pianto ed esultato con noi. Grazie di essere stato al nostro fianco nel bene e nel male, nei momenti di luce ed in quelli bui. Grazie per essere stato guida professionale e morale. Grazie per aver creduto nel Napoli fino in fondo e fino alla fine... La stima nei suoi confronti è grande e personalmente mi mancherà tanto scrivere il suo nome nei miei articoli: per me rimane il miglior allenatore italiano. Ora c'è da ricostruire un nuovo Napoli intorno ad un nuovo nome e che Dio ce lo mandi buono!





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