MARIKANAPOLI
MARIKANAPOLI, Marika Fruscio: "Napoli, è festa!"
13.05.2013 09:00 di Napoli Magazine


NAPOLI - Il sipario si apre ed è festa: più di 50mila al San Paolo per festeggiare il Napoli, ormai proiettato verso l'Europa che conta. Scenari esclusivi a Fuorigrotta, accompagnati dalla musica che tutti noi apettavamo da tempo... Quel ritornello "The Champions" carico di emozione, i cori, la gioia dei tifosi. Napoli-Siena è stata una partita "comoda", innocua per entrambe le squadre. Il Napoli, ormai in Champions, non ha più interesse a premere il piede sull'acceleratore ed il Siena, in fase di retrocessione, è privo di stimoli e obiettivi. Il risultato? Una partitella, quasi amichevole, di fine campionato. Nessuna delle due squadre ha da perdere o guadagnare. Lo spettacolo l'hanno dato i tifosi, offrendo giochi pirotecnici, cori ed esultanze da primato. De Laurentiis stesso ha voluto dare il via alle danze... Come un imperatore romano, e' sceso in campo in prima persona. Mazzarri, poco preoccupato del risultato, ha dato spazio alla panchina azzurra, facendo esordire in campo giocatori poco impiegati. Ed ecco entrare in campo il Napoli 2: El Kaddouri, Calaiò, Rolando, Grava(alla sua ultima partita con la maglia azzurra) guidati dall'onnipresente Cavani. Napoli-Siena non è stata una partita brillante, nessun batticuore e soprattutto non c è stato calcio spettacolo. Non ci son stati tatticismi, le due squadre si son affrontate a viso aperto. Il Napoli ha schierato molte seconde linee ma nonostante cio' e' partito abbastanza offensivo soprattutto con Cavani. Il Matador, nonostante i diversi tentativi, non riesce ad essere cinico e preciso nelle finalizzazioni: sbaglia un colpo di testa, facendo finire la palla sull'incrocio dei pali, e poi sbaglia clamorosamente una sicura conclusione, centrando la base del palo. Un non so che di sfortuna? O segni premonitori? Fatto sta che anche una potente diagonale dal limite dell'area non ha sorpreso Pegolo, uno dei migliori in campo. Ci prova anche Inler a sfatare questa maledizione, ma il suo tiro dalla distanza viene rinviato da Pegolo che riesce a negare ancora una volta la gioia del goal. Il Napoli è poco incisivo nei 30 metri e nn riesce a sfruttare alla meglio gli errori del Siena. I toscani spesso ignorano varchi preziosi per i contropiedi azzurri. Tutto sommato il Siena si è difeso bene al San Paolo, riuscendo più volte ad entrare in area partenopea e mettendo in difficolta' la difesa. Il Napoli, a centrocampo, si è affidato ad El Kaddouri al posto di Hamsik. Come potete ben immaginare, la mancanza dello slovacco si è fatta sentire parecchio. Con tutto il rispetto per El Kaddouri, Hamsik ha diverse marce in più. Il gioco ragionato, l'intuizione, le giocate "illuminate" fanno di Hamsik una pedina fondamentale per il gioco azzurro. Senza Marek il Napoli fatica a trovare fluidità di manovra. L'errore piu' grande però lo commette la difesa al 37' in occasione del gol del Siena. Grillo, lasciato libero di impostare il tiro, riesce a sorprendere Rosati dalla distanza. Il vantaggio del Siena, inaspettato, non ha però demoralizzato ne' il Napoli e ne' il suo pubblico. Gli azzurri continuano ad attaccare, soprattutto con Cavani, che spreca diverse occasioni goal: su cross di Mesto (buona l'intesa!) tenta di testa ma la palla finisce alta. Pegolo, trovatosi di fronte nell'uno contro uno, riesce nuovamente a negare l'esultanza al Matador. Ma chi la dura la vince ed al 29' Edi ristabilisce la parità con una rapida conclusione. Dopo il pareggio il Napoli imposta il gioco in maniera puramente offensiva, attaccando a pieno organico. Tale atteggiamento, seppure di poca durata, mette in seria difficolta' i toscani. Ma il Siena, nella ripresa, tira fuori le unghie e riparte pericoloso, soprattutto sfruttando il versante destro: sfiora per poco il goal del vantaggio e riesce ad impostare un buon gioco chiudendo agli azzurri le vie di passaggio, lasciando pochi spazi. Degni di nota gli inserimenti di Bolzoni e Reginaldo, soprattutto nel finale di gara. Il Napoli appare deconcentrato e sembra aver rinunciato a voler vincere, sicuro ormai dei propri obiettivi. Mazzarri tenta la doppia carta Hamsik-Insigne, passando ad una difesa a quattro. E se Insigne ha cercato di dare velocità all'azione e di alzare il baricentro, Hamsik è risultato determinante ai fini del risultato. Al 49' Marekiaro, su azione di contropiede, riesce a dare la zampata finale. Solo davanti a Pegolo sigla il 2-1 e chiude i giochi. L'uomo pensante della squadra ancora una volta fa la differenza, evidenziando la sua indispensabilità. Concludo quest'articolo salutando Gianluca Grava: grazie di cuore per il tuo contributo positivo dalla C alla Champions, ci sei sempre stato, nel bene e nel male. Rappresenti alla grande la nuova era del Calcio Napoli.





Marika Fruscio



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MARIKANAPOLI, Marika Fruscio: "Napoli, è festa!"

di Napoli Magazine

13/05/2013 - 09:00


NAPOLI - Il sipario si apre ed è festa: più di 50mila al San Paolo per festeggiare il Napoli, ormai proiettato verso l'Europa che conta. Scenari esclusivi a Fuorigrotta, accompagnati dalla musica che tutti noi apettavamo da tempo... Quel ritornello "The Champions" carico di emozione, i cori, la gioia dei tifosi. Napoli-Siena è stata una partita "comoda", innocua per entrambe le squadre. Il Napoli, ormai in Champions, non ha più interesse a premere il piede sull'acceleratore ed il Siena, in fase di retrocessione, è privo di stimoli e obiettivi. Il risultato? Una partitella, quasi amichevole, di fine campionato. Nessuna delle due squadre ha da perdere o guadagnare. Lo spettacolo l'hanno dato i tifosi, offrendo giochi pirotecnici, cori ed esultanze da primato. De Laurentiis stesso ha voluto dare il via alle danze... Come un imperatore romano, e' sceso in campo in prima persona. Mazzarri, poco preoccupato del risultato, ha dato spazio alla panchina azzurra, facendo esordire in campo giocatori poco impiegati. Ed ecco entrare in campo il Napoli 2: El Kaddouri, Calaiò, Rolando, Grava(alla sua ultima partita con la maglia azzurra) guidati dall'onnipresente Cavani. Napoli-Siena non è stata una partita brillante, nessun batticuore e soprattutto non c è stato calcio spettacolo. Non ci son stati tatticismi, le due squadre si son affrontate a viso aperto. Il Napoli ha schierato molte seconde linee ma nonostante cio' e' partito abbastanza offensivo soprattutto con Cavani. Il Matador, nonostante i diversi tentativi, non riesce ad essere cinico e preciso nelle finalizzazioni: sbaglia un colpo di testa, facendo finire la palla sull'incrocio dei pali, e poi sbaglia clamorosamente una sicura conclusione, centrando la base del palo. Un non so che di sfortuna? O segni premonitori? Fatto sta che anche una potente diagonale dal limite dell'area non ha sorpreso Pegolo, uno dei migliori in campo. Ci prova anche Inler a sfatare questa maledizione, ma il suo tiro dalla distanza viene rinviato da Pegolo che riesce a negare ancora una volta la gioia del goal. Il Napoli è poco incisivo nei 30 metri e nn riesce a sfruttare alla meglio gli errori del Siena. I toscani spesso ignorano varchi preziosi per i contropiedi azzurri. Tutto sommato il Siena si è difeso bene al San Paolo, riuscendo più volte ad entrare in area partenopea e mettendo in difficolta' la difesa. Il Napoli, a centrocampo, si è affidato ad El Kaddouri al posto di Hamsik. Come potete ben immaginare, la mancanza dello slovacco si è fatta sentire parecchio. Con tutto il rispetto per El Kaddouri, Hamsik ha diverse marce in più. Il gioco ragionato, l'intuizione, le giocate "illuminate" fanno di Hamsik una pedina fondamentale per il gioco azzurro. Senza Marek il Napoli fatica a trovare fluidità di manovra. L'errore piu' grande però lo commette la difesa al 37' in occasione del gol del Siena. Grillo, lasciato libero di impostare il tiro, riesce a sorprendere Rosati dalla distanza. Il vantaggio del Siena, inaspettato, non ha però demoralizzato ne' il Napoli e ne' il suo pubblico. Gli azzurri continuano ad attaccare, soprattutto con Cavani, che spreca diverse occasioni goal: su cross di Mesto (buona l'intesa!) tenta di testa ma la palla finisce alta. Pegolo, trovatosi di fronte nell'uno contro uno, riesce nuovamente a negare l'esultanza al Matador. Ma chi la dura la vince ed al 29' Edi ristabilisce la parità con una rapida conclusione. Dopo il pareggio il Napoli imposta il gioco in maniera puramente offensiva, attaccando a pieno organico. Tale atteggiamento, seppure di poca durata, mette in seria difficolta' i toscani. Ma il Siena, nella ripresa, tira fuori le unghie e riparte pericoloso, soprattutto sfruttando il versante destro: sfiora per poco il goal del vantaggio e riesce ad impostare un buon gioco chiudendo agli azzurri le vie di passaggio, lasciando pochi spazi. Degni di nota gli inserimenti di Bolzoni e Reginaldo, soprattutto nel finale di gara. Il Napoli appare deconcentrato e sembra aver rinunciato a voler vincere, sicuro ormai dei propri obiettivi. Mazzarri tenta la doppia carta Hamsik-Insigne, passando ad una difesa a quattro. E se Insigne ha cercato di dare velocità all'azione e di alzare il baricentro, Hamsik è risultato determinante ai fini del risultato. Al 49' Marekiaro, su azione di contropiede, riesce a dare la zampata finale. Solo davanti a Pegolo sigla il 2-1 e chiude i giochi. L'uomo pensante della squadra ancora una volta fa la differenza, evidenziando la sua indispensabilità. Concludo quest'articolo salutando Gianluca Grava: grazie di cuore per il tuo contributo positivo dalla C alla Champions, ci sei sempre stato, nel bene e nel male. Rappresenti alla grande la nuova era del Calcio Napoli.





Marika Fruscio



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