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MARIKANAPOLI, Marika Fruscio: "L'Atalanta si inginocchia al grande Napoli"
18.03.2013 14:02 di Napoli Magazine


NAPOLI - Gli azzurri difendono con i denti il secondo posto, portando in campo carattere, determinazione e tanto sentimento. Questa vittoria, stra-meritata, ha portato la giusta verve nello spogliatoio ed ha ridato vita ai tifosi azzurri. Il Napoli parte subito bene avvalendosi di spirito puramente offensivo. Trova subito il rigore per fallo di Giorgi su Zuniga. Ci pensa Cavani a far esultare i 38mila del San Paolo. Il Matador, ben piazzato in campo, ritrova il goal dopo un periodo di astinenza e la giusta forma; pericolosissimo sotto porta, sfiora il raddoppio diverse volte, approfittando di un'Atalanta che faticava molto a ricompattarsi ed a reagire. Ad impensierire la squadra di Colantuono ci hanno pensato anche Hamsik e Pandev con diverse occasioni goal, sprecate per mancanza di precisione. L'Atalanta si inginocchia ad un super Napoli e non trova il giusto sprint per ingranare la manovra. Riesce ad essere pungente solo quando prova ad approfittare degli errori partenopei. Tale riflessione trova riscontro nel goal del pareggio atalantino; Gamberini sbaglia tutto e permette a Denis di servire Bonaventura che sfiora il pallone in maniera rocambolesca perchè effettivamente l'ultimo a toccare la sfera è stato Cannavaro. Un autogoal involontario, ma che permette ai bergamaschi di accorciare le distanze e di far leva sul tallone d'Achille del Napoli, la difesa. Nella ripresa il Napoli pressa sin dai primi minuti, rivelandosi pericolosissimo in fase offensiva e soprattutto negli ultimi 20 metri. Una cascata di occasioni per gli azzurri, ma le finalizzazioni risultano imprecise e poco incisive. Cavani riesce a sbloccare il risultato con una diagonale vellutata che sorprende Consigli. Tale vantaggio dura poco poiche' l'Atalanta rimedia con Denis. L'ex azzurro, con un magistrale contropiede, supera la difesa partenopea (male Behrami e Cannavaro) e beffa De Sanctis. L'ingresso di Insigne nella ripresa porta una ventata di ossigeno in campo: guizzi giusti e tempestivi permettono al giovane di entrare facilmente in area avversaria. La buona verve di Insigne consente ad Armero di servire Pandev in occasione del terzo e decisivo goal. Potete immaginare la reazione del San Paolo... Un delirio! L'Atalanta, nonostante le grandi energie impiegate per gestire i due pareggi(ottenuti con un pizzico di fortuna) non è riuscita ad essere all'altezza della partita: poco efficace dal punto di vista offensivo e poco convincente a tutto campo. Solo Denis è riuscito a creare problemi a Mazzarri, ma il suo lavoro solitario non è stato sufficiente a trascinare l'intera squadra. Il Napoli esce dal buio, quindi, ottendo una vittoria importante dal punto di vista psicologico. Dzemaili ha disputato una buona gara, nonostante qualche difficolta' nell'amministrare a dovere il centrocampo. Berhami, schierato davanti alla difesa nel secondo tempo, ha agevolato Denis in occasione del pareggio. Maggio, a mio avviso, andava sostituito prima: e' migliorato, ma non e' ancora al top della condizione fisica. La fascia destra infatti, in ombra per tutto il primo tempo, prende vita solo nel momento in cui Zuniga la gestisce, con conseguente abbassamento di Armero. Zu-Zù rianima la destra del campo, apportando velocità, vivacità e pericolosità alla manovra. Chi comincia bene è a metà dell'opera. Non aspettiamo il secondo tempo per ruggire: i leoni devono sbranare subito e saziarsi, il finale deve essere la digestione di una grande abbuffata.





Marika Fruscio



Napoli Magazine



Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com


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MARIKANAPOLI, Marika Fruscio: "L'Atalanta si inginocchia al grande Napoli"

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18/03/2013 - 14:02


NAPOLI - Gli azzurri difendono con i denti il secondo posto, portando in campo carattere, determinazione e tanto sentimento. Questa vittoria, stra-meritata, ha portato la giusta verve nello spogliatoio ed ha ridato vita ai tifosi azzurri. Il Napoli parte subito bene avvalendosi di spirito puramente offensivo. Trova subito il rigore per fallo di Giorgi su Zuniga. Ci pensa Cavani a far esultare i 38mila del San Paolo. Il Matador, ben piazzato in campo, ritrova il goal dopo un periodo di astinenza e la giusta forma; pericolosissimo sotto porta, sfiora il raddoppio diverse volte, approfittando di un'Atalanta che faticava molto a ricompattarsi ed a reagire. Ad impensierire la squadra di Colantuono ci hanno pensato anche Hamsik e Pandev con diverse occasioni goal, sprecate per mancanza di precisione. L'Atalanta si inginocchia ad un super Napoli e non trova il giusto sprint per ingranare la manovra. Riesce ad essere pungente solo quando prova ad approfittare degli errori partenopei. Tale riflessione trova riscontro nel goal del pareggio atalantino; Gamberini sbaglia tutto e permette a Denis di servire Bonaventura che sfiora il pallone in maniera rocambolesca perchè effettivamente l'ultimo a toccare la sfera è stato Cannavaro. Un autogoal involontario, ma che permette ai bergamaschi di accorciare le distanze e di far leva sul tallone d'Achille del Napoli, la difesa. Nella ripresa il Napoli pressa sin dai primi minuti, rivelandosi pericolosissimo in fase offensiva e soprattutto negli ultimi 20 metri. Una cascata di occasioni per gli azzurri, ma le finalizzazioni risultano imprecise e poco incisive. Cavani riesce a sbloccare il risultato con una diagonale vellutata che sorprende Consigli. Tale vantaggio dura poco poiche' l'Atalanta rimedia con Denis. L'ex azzurro, con un magistrale contropiede, supera la difesa partenopea (male Behrami e Cannavaro) e beffa De Sanctis. L'ingresso di Insigne nella ripresa porta una ventata di ossigeno in campo: guizzi giusti e tempestivi permettono al giovane di entrare facilmente in area avversaria. La buona verve di Insigne consente ad Armero di servire Pandev in occasione del terzo e decisivo goal. Potete immaginare la reazione del San Paolo... Un delirio! L'Atalanta, nonostante le grandi energie impiegate per gestire i due pareggi(ottenuti con un pizzico di fortuna) non è riuscita ad essere all'altezza della partita: poco efficace dal punto di vista offensivo e poco convincente a tutto campo. Solo Denis è riuscito a creare problemi a Mazzarri, ma il suo lavoro solitario non è stato sufficiente a trascinare l'intera squadra. Il Napoli esce dal buio, quindi, ottendo una vittoria importante dal punto di vista psicologico. Dzemaili ha disputato una buona gara, nonostante qualche difficolta' nell'amministrare a dovere il centrocampo. Berhami, schierato davanti alla difesa nel secondo tempo, ha agevolato Denis in occasione del pareggio. Maggio, a mio avviso, andava sostituito prima: e' migliorato, ma non e' ancora al top della condizione fisica. La fascia destra infatti, in ombra per tutto il primo tempo, prende vita solo nel momento in cui Zuniga la gestisce, con conseguente abbassamento di Armero. Zu-Zù rianima la destra del campo, apportando velocità, vivacità e pericolosità alla manovra. Chi comincia bene è a metà dell'opera. Non aspettiamo il secondo tempo per ruggire: i leoni devono sbranare subito e saziarsi, il finale deve essere la digestione di una grande abbuffata.





Marika Fruscio



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