MARIKANAPOLI
MARIKANAPOLI, Fruscio: "Il diavolo veste Napoli"
15.04.2013 13:31 di Napoli Magazine


NAPOLI - Il Napoli, con questo pareggio, lascia il Milan a 4 punti di distacco e consolida il secondo posto. Non è stata una partita elettrizzante ed adrenalinica; prima dei goal la partita è proceduta a rilento, a marce basse. Poche accellerazioni, poco sprint e poca intensità agonistica. I passaggi e le iniziazioni si son dimostrate lente e poco precise; troppi errori di misura per entrambe le squadre. Il Milan dei primi minuti ci è sembrato più determinato. E' arrivato spesso in area avversaria ed è riuscito a portarsi in vantaggio con una buona giocata di Flamini. Il fuoriclasse rossonero si è inserito bene, riuscendo ad impostare un sinistro micidiale che ha sorpreso De Sanctis. Flamini ha sfruttato gli errori difensivi di Britos, il cui anticipo su Pazzini è risultato fuori tempo e di Hamsik che non ha interpretato bene l'andamento dell'azione. Il vantaggio meneghino non è durato molto anche perchè il Napoli ha risposto subito con super Pandev. Il macedone ha ristabilito la parità, interpretando bene l'assist perfetto di Hamsik. La precisione chirurgica del suggerimento ha permesso a Goran di trovarsi praticamente di fronte ad Abbiati. L'azione è stata incoraggiata anche da una disorientata e disordinata difesa milanista. Il Napoli, dopo il pareggio, tenta il "colpaccio" con Cavani, servito da un ottimo Cannavaro. Tale tentativo però viene prontamente sventato da Abbiati con la punta delle dita... Un'azione quasi perfetta, peccato! Il Napoli sembra aver ritrovato la verve giusta in campo; ottimi gli inserimenti sulla trequarti, palleggi stretti, rapidi e buona gestione degli spazi disponibili grazie ai registi protagonisti Dzemaili -Hamsik. Non particolarmente efficace la fascia destra, dove Maggio non ha ritrovato l'ottima condizione psico-fisica. Da qui, in effetti, son nate poche azioni propizie e l'apporto del titolarissimo è risultato appesantito e spesso interrotto dagli interventi di Constant. Zuniga invece, sull altro versante, ha giocato ad alti ritmi. Ha contrastato bene l'operato di Boateng, di Flamini e di Niang. Zu-Zu ha gestito la fase passiva con intelligenza e nella fase attiva ha dimostrato grinta e caparbietà. Ha dominato bene il suo istinto e lo ha trasformato in gioco astuto e tattico. Non ha abbandonato nessun momento della gara... una figura realmente onnipresente!!! Un altro gladiatore degno di nota è Berhami. Lo svizzero ha bloccato diverse iniziative insidiose rossonere, diventando la spina nel fianco di Flamini. ' ottimo lavoro a centrocampo però non è servito a fornire a Cavani le giuste ispirazioni per poter finalizzare l'azione. Il Matador non è riuscito a mettere lo zampino neanche in questa partita; sbaglia un'occasione d'oro ed il suo controllo partita risulta poco incisivo e determinante. Una prestazione che non raggiunge la sufficienza. Nella ripresa Mazzarri opta per il 4-4-1 super offensivo e schiera Insigne ( poco reattivo) alle spalle di Cavani, Armero a sinistra davanti a Zuniga ed inserisce Calaiò al posto di Maggio. Una scelta tutto sommato positiva poichè sia Calaiò che Armero son stati pericolosissimi in area avversaria, sfiorando il goal. Il Milan, dal canto suo, ha schierato il tridente Niang-Pazzini-Robinho. Un tridente alquanto insolito data la mancanza di El Sharaawy lasciato volontariamente in panchina da mister Allegri. Il terzetto rossonero però non ha spaventato l'organico partenopeo anche perchè non ha trovato la giusta intesa e la collaborazione è stata pressochè nulla. Pazzini subisce un eccellente Berhami ed in attacco riesce a sfruttare (ed a ricevere!) pochissimi palloni. Robinho non riesce ad entrare in partita e tentenna in fase offensiva. Niang, non avendo le caratteristiche di Balotelli, fatica sia in fase di copertura e sia sul fronte tipicamente offensivo proponendo un gioco lento e prevedibile. Il Milan non ha potuto nemmeno contare più di tanto su giocatori di spessore come Montolivo e Muntari, che hanno affrontato la partita in maniera poco lucida e reattiva. L'unico attaccante che ha disorientato il Napoli è stato Boateng; ha sfiorato il goal del vantaggio ma ha poi abbandonato il campo per problemi alla caviglia. Solo nella ripresa Allegri decide di risistemare l'assetto tattico del Milan, inserendo il Faraone al posto di Robihno, optando quindi per il modulo 4-3-2 con Niang sulla fascia destra col compito di portare sprint e movimento ma... rimane praticamente immobile. Tale sistemazione non ha portato alcuna variazione di gioco anche perchè c'era tanto Napoli!!! Solo Abbiati, il vero protagonista, ha saputo imporsi sul Napoli, sventando i pericolosissimi tentativi di Cavani ed Armero in fase finale. I ragazzi di Allegri non hanno saputo dominare la propria arena ed i tori rossoneri non hanno matato il ciuccio azzurro. Il Napoli era pronto agonisticamente e coraggioso moralmente. Ha difeso alla grande il secondo posto in uno stadio difficile, gremito di cori e bandiere indiavolate. Ha portato in campo tanto orgoglio e determinazione ed ha ottenuto un risultato tutto sommato "comodo" ai fini della classifica.





Marika Fruscio



Napoli Magazine



Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com


ULTIMISSIME MARIKANAPOLI
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
MARIKANAPOLI, Fruscio: "Il diavolo veste Napoli"

di Napoli Magazine

15/04/2013 - 13:31


NAPOLI - Il Napoli, con questo pareggio, lascia il Milan a 4 punti di distacco e consolida il secondo posto. Non è stata una partita elettrizzante ed adrenalinica; prima dei goal la partita è proceduta a rilento, a marce basse. Poche accellerazioni, poco sprint e poca intensità agonistica. I passaggi e le iniziazioni si son dimostrate lente e poco precise; troppi errori di misura per entrambe le squadre. Il Milan dei primi minuti ci è sembrato più determinato. E' arrivato spesso in area avversaria ed è riuscito a portarsi in vantaggio con una buona giocata di Flamini. Il fuoriclasse rossonero si è inserito bene, riuscendo ad impostare un sinistro micidiale che ha sorpreso De Sanctis. Flamini ha sfruttato gli errori difensivi di Britos, il cui anticipo su Pazzini è risultato fuori tempo e di Hamsik che non ha interpretato bene l'andamento dell'azione. Il vantaggio meneghino non è durato molto anche perchè il Napoli ha risposto subito con super Pandev. Il macedone ha ristabilito la parità, interpretando bene l'assist perfetto di Hamsik. La precisione chirurgica del suggerimento ha permesso a Goran di trovarsi praticamente di fronte ad Abbiati. L'azione è stata incoraggiata anche da una disorientata e disordinata difesa milanista. Il Napoli, dopo il pareggio, tenta il "colpaccio" con Cavani, servito da un ottimo Cannavaro. Tale tentativo però viene prontamente sventato da Abbiati con la punta delle dita... Un'azione quasi perfetta, peccato! Il Napoli sembra aver ritrovato la verve giusta in campo; ottimi gli inserimenti sulla trequarti, palleggi stretti, rapidi e buona gestione degli spazi disponibili grazie ai registi protagonisti Dzemaili -Hamsik. Non particolarmente efficace la fascia destra, dove Maggio non ha ritrovato l'ottima condizione psico-fisica. Da qui, in effetti, son nate poche azioni propizie e l'apporto del titolarissimo è risultato appesantito e spesso interrotto dagli interventi di Constant. Zuniga invece, sull altro versante, ha giocato ad alti ritmi. Ha contrastato bene l'operato di Boateng, di Flamini e di Niang. Zu-Zu ha gestito la fase passiva con intelligenza e nella fase attiva ha dimostrato grinta e caparbietà. Ha dominato bene il suo istinto e lo ha trasformato in gioco astuto e tattico. Non ha abbandonato nessun momento della gara... una figura realmente onnipresente!!! Un altro gladiatore degno di nota è Berhami. Lo svizzero ha bloccato diverse iniziative insidiose rossonere, diventando la spina nel fianco di Flamini. ' ottimo lavoro a centrocampo però non è servito a fornire a Cavani le giuste ispirazioni per poter finalizzare l'azione. Il Matador non è riuscito a mettere lo zampino neanche in questa partita; sbaglia un'occasione d'oro ed il suo controllo partita risulta poco incisivo e determinante. Una prestazione che non raggiunge la sufficienza. Nella ripresa Mazzarri opta per il 4-4-1 super offensivo e schiera Insigne ( poco reattivo) alle spalle di Cavani, Armero a sinistra davanti a Zuniga ed inserisce Calaiò al posto di Maggio. Una scelta tutto sommato positiva poichè sia Calaiò che Armero son stati pericolosissimi in area avversaria, sfiorando il goal. Il Milan, dal canto suo, ha schierato il tridente Niang-Pazzini-Robinho. Un tridente alquanto insolito data la mancanza di El Sharaawy lasciato volontariamente in panchina da mister Allegri. Il terzetto rossonero però non ha spaventato l'organico partenopeo anche perchè non ha trovato la giusta intesa e la collaborazione è stata pressochè nulla. Pazzini subisce un eccellente Berhami ed in attacco riesce a sfruttare (ed a ricevere!) pochissimi palloni. Robinho non riesce ad entrare in partita e tentenna in fase offensiva. Niang, non avendo le caratteristiche di Balotelli, fatica sia in fase di copertura e sia sul fronte tipicamente offensivo proponendo un gioco lento e prevedibile. Il Milan non ha potuto nemmeno contare più di tanto su giocatori di spessore come Montolivo e Muntari, che hanno affrontato la partita in maniera poco lucida e reattiva. L'unico attaccante che ha disorientato il Napoli è stato Boateng; ha sfiorato il goal del vantaggio ma ha poi abbandonato il campo per problemi alla caviglia. Solo nella ripresa Allegri decide di risistemare l'assetto tattico del Milan, inserendo il Faraone al posto di Robihno, optando quindi per il modulo 4-3-2 con Niang sulla fascia destra col compito di portare sprint e movimento ma... rimane praticamente immobile. Tale sistemazione non ha portato alcuna variazione di gioco anche perchè c'era tanto Napoli!!! Solo Abbiati, il vero protagonista, ha saputo imporsi sul Napoli, sventando i pericolosissimi tentativi di Cavani ed Armero in fase finale. I ragazzi di Allegri non hanno saputo dominare la propria arena ed i tori rossoneri non hanno matato il ciuccio azzurro. Il Napoli era pronto agonisticamente e coraggioso moralmente. Ha difeso alla grande il secondo posto in uno stadio difficile, gremito di cori e bandiere indiavolate. Ha portato in campo tanto orgoglio e determinazione ed ha ottenuto un risultato tutto sommato "comodo" ai fini della classifica.





Marika Fruscio



Napoli Magazine



Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com