NAPOLI - Il futuro del tecnico toscano è incerto. Ma alcuni dati sono certissimi: De Laurentiis lo vuole, molte squadre lo vorrebbero e tantissimi tifosi sono dalla sua parte. Il risultato? Il tempo stringe e tale decisione andrebbe valutata e definita tempestivamente. Lo stesso Mazzarri, alla luce della sua esperienza in azzurro, potrebbe presto esprimere la sua volontà, tenendo conto della grande stima che il presidente De Laurentiis nutre per la sua persona e per il suo operato. Le voci di corridoio sul presunto divorzio Mazzarri-De Laurentiis sembrano trovare smentita da entrambe le parti. Quel clima gelido che si respirava in casa Napoli si è subito trasformato in vento di phon. Può capitare di essere in disappunto su vari temi, ma il Napoli è un organico solido ed armonioso, formato da persone intelligenti che puntano allo stesso obiettivo. Non c'è guerra, non ci sono dissapori. Mazzarri è ben voluto da tutti, la SSC Napoli e gli stessi tifosi gli riconoscono grandi meriti. Dati alla mano, i numeri sono dalla parte del tecnico. Dal suo arrivo in azzurro fino ad oggi, la squadra è cresciuta, stabilizzandosi al vertice con grandi traguardi non solo in campionato ma anche in Europa. Ha dato voce al Napoli, ha esaltato al meglio le qualità di ogni singolo giocatore, rendendolo leader nel proprio ruolo. Basti pensare a Cavani. Il Matador, a Napoli, ha trovato l'habitat ideale per diventare il bomber più quotato in Europa. Al Palermo non ha avuto lo stesso risultato. Il tecnico toscano è riuscito a trasformare un team mediocre in una squadra temibile e competitiva. Se il Napoli è da Champions lo si deve anche al suo impegno. Mazzarri ha sempre creduto nei suoi ragazzi ed il suo amore per il Napoli è ben visibile agli occhi di tutti: durante le partite è sempre attivo ed esigente. A bordocampo gioisce e soffre. Si toglie la giacca, suda, solca il terreno a causa dei suoi andi-rivieni, lotta animatamente contro ogni scorrettezza arbitrale, rimediando parecchi "gialli". Sembra voler quasi entrare in campo. Il condottiero azzurro ama i suoi giocatori, li invita a cena per sollevare gli animi in caso di sconfitta e cerca in tutte le maniere di ricompattare il gruppo. D'altro canto gli azzurri lo stimano molto, considerandolo non solo un buon allenatore ma una vera e propria guida morale. Il Napoli, con Mazzarri, è diventato non solo un club sportivo ad alti livelli ma una vera e propria famiglia. Alcuni tifosi, pochi in realtà, ritengono che il tecnico toscano debba abbandonare la panchina. Rimproverano il mancato salto di qualità che avrebbe dato speranza per vincere lo scudetto. E' stato criticato anche il modulo usato: la difesa a 3 viene vista come strategia superata ed ormai prevedibile. La prevedibilità di gioco, secondo alcuni opinionisti e tifosi, darebbe modo agli avversari di studiare ogni manovra che anche la squadra più mediocre riuscirebbe a mettere in difficoltà. E' stata criticata perfino la scelta dei giocatori; secondo alcuni soloni, infatti, Mazzarri utilizza sempre i soliti e le nuove reclute non trovano spazio per adattarsi all'organico. Io mi schiero dalla parte di Mazzarri, per il semplice motivo che le alternative non sono forti come i titolari. E' un grande tecnico sia dal punto di vista professionale e sia dal punto di vista umano. Un grande condottiero armato di volontà, pazienza e grande competenza. Ama la propria squadra e cerca sempre di ottenere il massimo dai giocatori che ha a disposizione. Non si possono chiedere miracoli. Non possiamo rimproverargli niente: la scelta dei giocatori è dettata dalla qualità del singolo. Ha provato ad introdurre elementi alternativi ma i risultati e la qualità di gioco l'abbiamo vista tutti. E' normale che cerchi di mettere in campo giocatori ad alto rendimento, specialmente in determinate partite e specialmente in questa fase del campionato. Il problema non è Mazzarri. Vanno acquistati top players, pronti a fare la differenza in campo ed in grado di sostituire i titolarissimi. La probabile riconferma del tecnico va letta a garanzia di questo discorso. De Laurentiis e Bigon sanno bene che per vincere occorrono le certezze e gli indizi, finora raccolti, sembrano condurre a questa svolta giusta e meritata per la gioia dell'intero ambiente partenopeo.
Marika Fruscio
Napoli Magazine
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di Napoli Magazine
25/03/2013 - 08:00
NAPOLI - Il futuro del tecnico toscano è incerto. Ma alcuni dati sono certissimi: De Laurentiis lo vuole, molte squadre lo vorrebbero e tantissimi tifosi sono dalla sua parte. Il risultato? Il tempo stringe e tale decisione andrebbe valutata e definita tempestivamente. Lo stesso Mazzarri, alla luce della sua esperienza in azzurro, potrebbe presto esprimere la sua volontà, tenendo conto della grande stima che il presidente De Laurentiis nutre per la sua persona e per il suo operato. Le voci di corridoio sul presunto divorzio Mazzarri-De Laurentiis sembrano trovare smentita da entrambe le parti. Quel clima gelido che si respirava in casa Napoli si è subito trasformato in vento di phon. Può capitare di essere in disappunto su vari temi, ma il Napoli è un organico solido ed armonioso, formato da persone intelligenti che puntano allo stesso obiettivo. Non c'è guerra, non ci sono dissapori. Mazzarri è ben voluto da tutti, la SSC Napoli e gli stessi tifosi gli riconoscono grandi meriti. Dati alla mano, i numeri sono dalla parte del tecnico. Dal suo arrivo in azzurro fino ad oggi, la squadra è cresciuta, stabilizzandosi al vertice con grandi traguardi non solo in campionato ma anche in Europa. Ha dato voce al Napoli, ha esaltato al meglio le qualità di ogni singolo giocatore, rendendolo leader nel proprio ruolo. Basti pensare a Cavani. Il Matador, a Napoli, ha trovato l'habitat ideale per diventare il bomber più quotato in Europa. Al Palermo non ha avuto lo stesso risultato. Il tecnico toscano è riuscito a trasformare un team mediocre in una squadra temibile e competitiva. Se il Napoli è da Champions lo si deve anche al suo impegno. Mazzarri ha sempre creduto nei suoi ragazzi ed il suo amore per il Napoli è ben visibile agli occhi di tutti: durante le partite è sempre attivo ed esigente. A bordocampo gioisce e soffre. Si toglie la giacca, suda, solca il terreno a causa dei suoi andi-rivieni, lotta animatamente contro ogni scorrettezza arbitrale, rimediando parecchi "gialli". Sembra voler quasi entrare in campo. Il condottiero azzurro ama i suoi giocatori, li invita a cena per sollevare gli animi in caso di sconfitta e cerca in tutte le maniere di ricompattare il gruppo. D'altro canto gli azzurri lo stimano molto, considerandolo non solo un buon allenatore ma una vera e propria guida morale. Il Napoli, con Mazzarri, è diventato non solo un club sportivo ad alti livelli ma una vera e propria famiglia. Alcuni tifosi, pochi in realtà, ritengono che il tecnico toscano debba abbandonare la panchina. Rimproverano il mancato salto di qualità che avrebbe dato speranza per vincere lo scudetto. E' stato criticato anche il modulo usato: la difesa a 3 viene vista come strategia superata ed ormai prevedibile. La prevedibilità di gioco, secondo alcuni opinionisti e tifosi, darebbe modo agli avversari di studiare ogni manovra che anche la squadra più mediocre riuscirebbe a mettere in difficoltà. E' stata criticata perfino la scelta dei giocatori; secondo alcuni soloni, infatti, Mazzarri utilizza sempre i soliti e le nuove reclute non trovano spazio per adattarsi all'organico. Io mi schiero dalla parte di Mazzarri, per il semplice motivo che le alternative non sono forti come i titolari. E' un grande tecnico sia dal punto di vista professionale e sia dal punto di vista umano. Un grande condottiero armato di volontà, pazienza e grande competenza. Ama la propria squadra e cerca sempre di ottenere il massimo dai giocatori che ha a disposizione. Non si possono chiedere miracoli. Non possiamo rimproverargli niente: la scelta dei giocatori è dettata dalla qualità del singolo. Ha provato ad introdurre elementi alternativi ma i risultati e la qualità di gioco l'abbiamo vista tutti. E' normale che cerchi di mettere in campo giocatori ad alto rendimento, specialmente in determinate partite e specialmente in questa fase del campionato. Il problema non è Mazzarri. Vanno acquistati top players, pronti a fare la differenza in campo ed in grado di sostituire i titolarissimi. La probabile riconferma del tecnico va letta a garanzia di questo discorso. De Laurentiis e Bigon sanno bene che per vincere occorrono le certezze e gli indizi, finora raccolti, sembrano condurre a questa svolta giusta e meritata per la gioia dell'intero ambiente partenopeo.
Marika Fruscio
Napoli Magazine
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