NAPOLI - Finalmente è arrivata la Pasqua, lettori di "Napoli Magazine" vi auguro una serena domenica. Abbiamo preparato insieme la pastiera, e ne prepareremo un'altra fresca fresca per questa giornata e se avanzerà un pezzetto la mangeremo anche a Pasquetta che come notoriamente è festa di avanzi. Ero indecisa nuovamente su cosa proporre, la Pasqua napoletana è ricca di piatti importanti ma come sempre accontento voi, che con estrema chiarezza mi avete chiesto il casatiello. Il casatiello è la tipica torta rustica napoletana fatta con semplici ingredienti: pasta di pane lievitata con aggiunta di strutto, formaggi e salumi. Come la pastiera anche il casatiello ha diverse scuole di pensiero: ogni famiglia toglie o aggiunge ingredienti e conserva il segreto per il suo ottimo risultato. Segreti familiari non ne ho per il casatiello, ma sicuramente cercherò di condividere con voi i miei accorgimenti e qualche trucco per un buon risultato. Detto ciò mi accingo ad elencarvi tutti gli ingredienti e, passo passo, vi spiegherò alcuni aneddoti.
Ingredienti:
Per la pasta di pane:
1 kg di farina 00
2 cubetti di lievito
200 gr di strutto
acqua q.b.
poco sale
tanto pepe
Per il ripieno:
200 gr di pecorino romano
100 gr di grana
400 gr di formaggi (tipo provolone, scamorza ed emmental)
400 gr di salumi (immancabile il salame napoletano, prosciutto cotto, mortadella ed
io aggiungo anche il crudo)
5 uova (facoltative per la parte superiore)
cicoli (facoltativi)
Per prima cosa prepariamo un piccolo panetto, sciogliendo in una ciotolina due cubetti di lievito di birra in un pò di acqua tiepida, amalgamiamo il tutto con 4 cucchiai di farina. Copriamo con un panno e lasciamolo lievitare circa una mezz'ora. Intanto prepariamo tutto l'occorrente tagliando pazientemente a dadini tutti i formaggi e i salumi. Trascorso il tempo di lievitazione, disponiamo la restante farina al centro del tavolo, poniamo il panetto lievitato al centro, una mezza presa di sale e tanto pepe quanto basta a renderlo evidente nell'impasto (l'aggiunta di tanto pepe è una delle caratteristiche primarie). Lavoriamo l'impasto per un pò, facilitando la formazione dell'incordatura necessaria per la lievitazione successiva. Qui prendo una pausa, per dirvi che ci sono due scuole di pensiero sul passo successivo, ovvero l'aggiunta dello strutto. C'è chi lo aggiunge subito e poi lo lascia lievitare due ore, oppure chi come me lo aggiunge dopo la lievitazione. L'aggiunta successiva alla lievitazione dello strutto facilita la morbidezza dell'impasto secondo il mio parere. Trascorse le due ore come già precedentemente detto, aggiungo lo strutto, lo lavoro, tanto quanto serve per farlo amalgamare bene all'impasto. Stendiamo la pasta formando un quadrato dello spessore di un centimetro (aiutatevi guardando attentamente le foto), disponeteci sopra tutti gli ingredienti formando una copertina quindi i salumi i formaggi e il pecorino, infine il parmigiano e i cicoli avendo l'accortezza di lasciare un bordo di 3 cm. Arrotolate l'impasto piano piano, unite le due estremità formando una ciambella, spennnellate con tuorlo d'uovo e disponete sulla superficie le uova crude (lavate) che cuoceranno in forno coperte da strisce di pasta avanzata che verranno disposte a forma di croce. La cottura è importante: il ruoto bisogna disporlo sul piano piu basso del forno facilitando, in questo modo, la lievitazione. Il forno deve essere preriscaldato a 180 gradi (forno statico): la cottura varia dall'ora all'ora e mezza, dipende dai gusti. Per esempio a me non piace bruciticcio ma dorato, quindi un'ora per me va bene. Dopo cotto, toglietelo dal forno e dallo stampo e lasciatelo raffreddare. Come consumarlo? Allora lo si puo mangiare caldo appena sfornato oppure freddo, ripeto la Pasquetta gode di questa meraviglia appartenente alla tradizione. Spero di esservi stata utile e soprattutto chiara, di aver soddisfatto tutti i miei lettori, in special modo la mia amica Suela. Aspetto le vostre foto e qualora lo vogliate, potrete con me commentare la ricetta sulla mia pagina facebook "Le Ricette Di Elvira". Amiche mie e amici, ancora Buona Pasqua.
I VOSTRI CASATIELLI SU TWITTER E FACEBOOK:
Mandateci le Foto dei vostri casatielli su Twitter a @napolimagazine con l'hashtag #LeRicetteDiElvira - Siamo pronti al RT e per ulteriori consigli e commenti a questa rubrica potete trovarmi direttamente su Twitter collegandovi a @MazzaElvira o sulla mia pagina facebook "Le Ricette di Elvira" (Vi risponderò, come sempre, con piacere).
LA FOTO ILLUSTRAZIONE:
Elvira Mazza
Napoli Magazine
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
di Napoli Magazine
31/03/2013 - 09:00
NAPOLI - Finalmente è arrivata la Pasqua, lettori di "Napoli Magazine" vi auguro una serena domenica. Abbiamo preparato insieme la pastiera, e ne prepareremo un'altra fresca fresca per questa giornata e se avanzerà un pezzetto la mangeremo anche a Pasquetta che come notoriamente è festa di avanzi. Ero indecisa nuovamente su cosa proporre, la Pasqua napoletana è ricca di piatti importanti ma come sempre accontento voi, che con estrema chiarezza mi avete chiesto il casatiello. Il casatiello è la tipica torta rustica napoletana fatta con semplici ingredienti: pasta di pane lievitata con aggiunta di strutto, formaggi e salumi. Come la pastiera anche il casatiello ha diverse scuole di pensiero: ogni famiglia toglie o aggiunge ingredienti e conserva il segreto per il suo ottimo risultato. Segreti familiari non ne ho per il casatiello, ma sicuramente cercherò di condividere con voi i miei accorgimenti e qualche trucco per un buon risultato. Detto ciò mi accingo ad elencarvi tutti gli ingredienti e, passo passo, vi spiegherò alcuni aneddoti.
Ingredienti:
Per la pasta di pane:
1 kg di farina 00
2 cubetti di lievito
200 gr di strutto
acqua q.b.
poco sale
tanto pepe
Per il ripieno:
200 gr di pecorino romano
100 gr di grana
400 gr di formaggi (tipo provolone, scamorza ed emmental)
400 gr di salumi (immancabile il salame napoletano, prosciutto cotto, mortadella ed
io aggiungo anche il crudo)
5 uova (facoltative per la parte superiore)
cicoli (facoltativi)
Per prima cosa prepariamo un piccolo panetto, sciogliendo in una ciotolina due cubetti di lievito di birra in un pò di acqua tiepida, amalgamiamo il tutto con 4 cucchiai di farina. Copriamo con un panno e lasciamolo lievitare circa una mezz'ora. Intanto prepariamo tutto l'occorrente tagliando pazientemente a dadini tutti i formaggi e i salumi. Trascorso il tempo di lievitazione, disponiamo la restante farina al centro del tavolo, poniamo il panetto lievitato al centro, una mezza presa di sale e tanto pepe quanto basta a renderlo evidente nell'impasto (l'aggiunta di tanto pepe è una delle caratteristiche primarie). Lavoriamo l'impasto per un pò, facilitando la formazione dell'incordatura necessaria per la lievitazione successiva. Qui prendo una pausa, per dirvi che ci sono due scuole di pensiero sul passo successivo, ovvero l'aggiunta dello strutto. C'è chi lo aggiunge subito e poi lo lascia lievitare due ore, oppure chi come me lo aggiunge dopo la lievitazione. L'aggiunta successiva alla lievitazione dello strutto facilita la morbidezza dell'impasto secondo il mio parere. Trascorse le due ore come già precedentemente detto, aggiungo lo strutto, lo lavoro, tanto quanto serve per farlo amalgamare bene all'impasto. Stendiamo la pasta formando un quadrato dello spessore di un centimetro (aiutatevi guardando attentamente le foto), disponeteci sopra tutti gli ingredienti formando una copertina quindi i salumi i formaggi e il pecorino, infine il parmigiano e i cicoli avendo l'accortezza di lasciare un bordo di 3 cm. Arrotolate l'impasto piano piano, unite le due estremità formando una ciambella, spennnellate con tuorlo d'uovo e disponete sulla superficie le uova crude (lavate) che cuoceranno in forno coperte da strisce di pasta avanzata che verranno disposte a forma di croce. La cottura è importante: il ruoto bisogna disporlo sul piano piu basso del forno facilitando, in questo modo, la lievitazione. Il forno deve essere preriscaldato a 180 gradi (forno statico): la cottura varia dall'ora all'ora e mezza, dipende dai gusti. Per esempio a me non piace bruciticcio ma dorato, quindi un'ora per me va bene. Dopo cotto, toglietelo dal forno e dallo stampo e lasciatelo raffreddare. Come consumarlo? Allora lo si puo mangiare caldo appena sfornato oppure freddo, ripeto la Pasquetta gode di questa meraviglia appartenente alla tradizione. Spero di esservi stata utile e soprattutto chiara, di aver soddisfatto tutti i miei lettori, in special modo la mia amica Suela. Aspetto le vostre foto e qualora lo vogliate, potrete con me commentare la ricetta sulla mia pagina facebook "Le Ricette Di Elvira". Amiche mie e amici, ancora Buona Pasqua.
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Mandateci le Foto dei vostri casatielli su Twitter a @napolimagazine con l'hashtag #LeRicetteDiElvira - Siamo pronti al RT e per ulteriori consigli e commenti a questa rubrica potete trovarmi direttamente su Twitter collegandovi a @MazzaElvira o sulla mia pagina facebook "Le Ricette di Elvira" (Vi risponderò, come sempre, con piacere).
LA FOTO ILLUSTRAZIONE:
Elvira Mazza
Napoli Magazine
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